Susana Martín Gijón, amatissima autrice spagnola, che ha scalato le classifiche di vendita con oltre 100.000 copie, ci porta con 1580: morte a Siviglia, alla fine del XVI secolo nella più straordinaria città dell’epoca, capitale commerciale del vecchio e nuovo mondo. Il terrore si nasconde nello splendore di Siviglia. Due protagoniste indimenticabili, un segreto che avrebbe potuto cambiare la storia, un intrigo avvincente che non lascia scampo fin dall’inizio.

In libreria dal 28 maggio – pagine 544 – euro 18,90

«La più grande autrice di noir del panorama attuale». Andrés González-Barba, ABC

«Una delle più prestigiose scrittrici di Spagna, che si abbevera a Cervantes e a Umberto Eco e al contempo si ricollega al noir più contemporaneo. Il lettore avrà la sensazione di immergersi nel XVI secolo». El Correo

«El Correo» «Fate un respiro profondo, cominciate a leggere e… che Dio vi aiuti!
Il meglio del noir e del romanzo storico si riuniscono nella penna di Susana Martín Gijón». Luiz Zueco

«Si avverte il magistero del romanzo poliziesco mediterraneo di Camilleri, ma risuona ancora l’eco di Vázquez Montalbán». Público

Sinossi

Anno del Signore 1580. Siviglia è una delle più ricche e fiorenti città d’Europa. Dal suo porto sta per salpare la flotta delle Indie: dovrà riportare alla Corona spagnola parte di quei tesori del Nuovo Mondo che la stanno facendo grande. Ma l’orrore è in agguato. Sulla polena della nave da guerra che guiderà la spedizione appare la pelle di un volto di donna, scuoiato, dai capelli rossi… Il crimine è raccapricciante, ma più nefasto ancora è il presagio che la superstizione dei marinai riconosce nella cruenta insegna. A cercare con tenacia la verità è Damiana, prostituta mulatta della Babilonia, una delle più rinomate case di tolleranza della città, collega della vittima. Damiana ignora però di essere molto più coinvolta di quanto creda, e la sua decisione di cercare aiuto presso l’amica d’infanzia Carlina, ora suor Catalina, carmelitana scalza, avrà nuove terribili conseguenze. Susana Martín Gijón ha conquistato la Spagna con questo noir storico dallo strepitoso successo. Personaggi riuscitissimi, un intrigo affascinante capace di sorprendere più volte il lettore, un’ambientazione studiata fin nei dettagli, che ci trasporta in una metropoli di quattro secoli fa, fra ricchi palazzi, vicoli oscuri, postriboli, un porto in cui tutti i mondi si incrociano. Il meglio del romanzo storico e il meglio del «noir mediterraneo» uniti in un libro stupefacente, in grado di ipnotizzare il lettore dalla prima all’ultima pagina.

L’autrice

Susana Martín Gijón (Siviglia, 1981) è una delle più apprezzate scrittrici di noir in Spagna. Giurista specializzata in relazioni internazionali e diritti umani, dopo essersi formata professionalmente in Italia si è occupata di sviluppo socioeconomico, cooperazione internazionale, diritti civili. Nella sua carriera di scrittrice, iniziata nel 2014, è stata finalista di numerosi premi tra cui: Premio Literario Felipe Trigo e La Trama/Aragón Negro. Di grande successo i suoi cicli polizieschi con protagoniste Annika Kaunda e Camino Vargas. 1580: morte a Siviglia è il suo libro d’esordio in Italia.

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