Ormai 19 anni fa usciva nelle sale italiane la quinta pellicola di Danny Boyle. Un horror post-apocalittico che vede come protagonista il talentuoso Cillian Murphy. Con 28 giorni dopo ci troviamo davanti al migliore film del regista

28 giorni dopo

Trama

Un gruppo di animalisti libera degli scimpanzè da un laboratorio di sperimentazione animale.
Le scimmie però, portatrici di rabbia, appena liberate attaccano il gruppo.
28 giorni dopo, Jim (Cillian Murphy) si risveglia dal coma e scopre una Londra deserta e con la morte ad ogni angolo.
Scopre di non essere l’unico sopravvissuto e formatosi il gruppo decidono di partire verso una base militare dove dicono di avere una risposta all’epidemia e invitano tutti i sopravvissuti ad unirsi a loro.

28 giorni dopo

Danny Boyle riesce a mettere in scena un’ottima storia grazie anche alla meravigliosa sceneggiatura di Alex Garland.
Un film che è diventato un vero e proprio cult e che a distanza di quasi 20 anni resta uno dei migliori film horror del millennio.
Un film che non si limita a raccontare una storia di infetti ma che viene “sfruttato” per puntare il dito contro l’uomo e l’umanità, siamo noi le vere bestie.

Il regista nonostante ( o forse grazie) un budget limitato (5 milioni di sterline) crea un film crudo a cattivo.
Una critica alla società intera, all’umanità e ai danni che sta causando al mondo.
Danny Boyle rappresenta in maniera cruda l’abuso dell’uomo sull’animale ma allo stesso tempo non risparmia nemmeno gli ambientalisti, non li rappresenta come eroi, ma come un gruppo di sprovveduti che causano lo sterminio della popolazione.

28 giorni dopo

Garland e Boyle prendono un’importante decisione all’interno del film ovvero rappresentare la popolazione che ha contratto il virus come infetto e non come morto vivente donando agli infetti una dinamicità e velocità insolita e perfettamente riuscita (non come quella “tamarrata” di World War Z).
A sottolineare l’importanza di questa caratteristica degli infetti è il fatto che per interpretarli vennero scelti dei veri atleti.

28 giorni dopo

Come ho scritto prima nel film le vere bestie siamo noi, i non infetti. Le cose peggiori vengono realizzate dagli uomini. Un film da vedere e rivedere. Un cult e un gioiellino dei primi anni 2000.
Uno dei migliori film del genere.

Qualche curiosità

  • La pellicola è stata girata in ordine cronologico
  • Esiste un finale alternativo in cui non riescono a rianimare Jim
  • La fonte d’ispirazione per la sceneggiatura di Garland è il romanzo di John Wyndham: Il Giorno dei Trifidi
  • Le scene nella Londra post-apocalittica, per abbatere i costi, furono girate all’alba quando la città ancora “dormiva”

Il film è disponibile su Disney+

Classificazione: 4 su 5.