Negli anni ’70 sono stati prodotti film horror fra i più importanti di sempre, capolavori che hanno reinventato il genere e che ovviamente sono anche quelli più citati.
Quando si parla di questo decennio, gli anni ’70, solitamente si citano quelli che sono stati i pilastri del genere, e per fortuna si continua sempre a parlarne: Non aprite quella porta, Suspiria, Halloween, Alien, Carrie, Zombi, L’esorcista e altri ancora). E non a caso il periodo è quello della Nuova Hollywood, del rinnovamento cinematografico.
In questo articolo consiglio 5 film degli anni ’70 che non sono così famosi e citati, così da incuriosire chi non ne era a conoscenza.
1) Il Messia del diavolo (1973)
Messiah of evil è un horror statunitense diretto da Willard Huyck e Gloria Katz (che qualche anno dopo realizzeranno l’amato-odiato Howard the duck). Surreale ed ipnotico, è un film che ha in qualche modo anticipato un certo tipo di horror visionario, influenzando molti registi. Dalla fotografia alle ambientazioni notturne (bellissima la scena del cinema e quella del supermarket), all’utilizzo della voce narrante della protagonista.
Trama: Una giovane donna parte alla ricerca di suo padre, un pittore surrealista che sembra essere scomparso. Il suo viaggio la porta ad una cittadina costiera della California dove un ipotetico contagio ha reso gli abitanti simili a zombi cannibali.
Un’atmosfera da incubo, una narrazione mai troppo lineare, con alcune sequenze che sembrano ispirate dalle opere di Lovecraft. Messiah of evil è una vera gemma da recuperare, si può trovare ancora qualche copia in home video.
2) Il Profumo della signora in nero (1974)
Diretto da Francesco Barilli, questo giallo-horror si è ispirato al capolavoro Rosemary’s baby (1968). Nonostante la trama non sia originalissima, il film riesce a mescolare bene alcuni elementi horror con una struttura narrativa da giallo-thriller. Il finale è sicuramente la parte più riuscita, e di certo non lascia indifferenti.
Trama: Una giovane dottoressa vive in bilico tra schizofrenia e paranoia per via di un trauma infantile. Inizia a dare segni di squilibrio e misteriosi avvenimenti iniziano a preoccuparla, come l’arrivo di una bambina e lo strano comportamento dei suoi vicini…
Un passato che tormenta la protagonista interpretata da Mimsy Farmer in un crescendo di tensione con suggestioni polanskiane. Negli anni ha avuto una discreta visibilità anche in televisione e non è difficile da trovare in home video.
3) Schock (Shock, 1977)
Ultimo film del maestro Mario Bava, un horror psicologico che ancora oggi riesce ad inquietare. Il figlio Lamberto Bava ha collaborato come sceneggiatore insieme a Dardando Sacchetti, Franco Barberi e Alessandro Parenzo. Inoltre per questo film Mario e Lamberto Bava hanno realizzato la regia insieme.
Trama: Dora torna ad abitare nella vecchia casa in cui, qualche anno prima, aveva vissuto insieme a suo marito. Con lei ci sono il suo nuovo compagno e suo figlio. Una volta stabilitisi nell’abitazione, il bambino inizia a comportarsi in modo strano e Dora si ritrova a fare i conti con il suo passato.
Un film che vede un rapporto madre-figlio morboso, in una storia di fantasmi e traumi del passato. Gli stereotipi dell’horror non sono mai inseriti a caso ed è gestita bene la componente psicologica. Protagonista è Daria Nicolodi, scomparsa di recente, attrice in film fondamentali del cinema italiano di genere, da Mario Bava a Dario Argento. Schock è abbastanza apprezzato dai fan dell’horror italiano classico, ma non aiuta il fatto che sia fuori catalogo e difficilissimo da recuperare. Negli Stati Uniti fu distribuito con il titolo Beyond the Door II come sequel non ufficiale del film horror italiano Chi sei? (Beyond the door).
4) Martin (Wampyr, 1977)
Dopo il film The Crazies (La città verrà distrutta all’alba), George A. Romero gira Martin, un horror cruento e molto personale, una rilettura insolita della figura del vampiro. Il film segna anche la prima collaborazione fra il regista e Tom Savini agli effetti speciali.
Trama: Convinto di essere la reincarnazione di un antico vampiro, un adolescente ha un metodo insolito di nutrirsi, prima narcotizza le sue vittime e poi ne beve il sangue facendo un taglio sui polsi…
George A. Romero ha dichiarato che Martin è il suo preferito nella filmografia, nonostante fu realizzato con un budget molto ridotto. Martin fu distribuito da noi nel 1978, con il titolo Wampyr. Come per Zombi (Dawn of the dead, 1978) fu Dario Argento a curare l’edizione europea, che vede anche la colonna sonora dei Goblin. In home video si trova ancora facilmente.
5) Chi vive in quella casa? (The Comeback, 1978)
The Comeback è il meno conosciuto fra questi 5 film consigliati, si tratta di uno slasher-horror britannico diretto da Pete Walker. Un film che ha sicuramente diversi limiti, ma se visto senza troppe aspettative non deluderà i fan dello slasher.
Trama: Nick è un cantante americano che decide di tornare in Inghilterra per tentare di rilanciare la sua carriera. Nella sinistra abitazione in cui si rifugia per scrivere le nuove canzoni comincerà, però, a ricevere le visite del fantasma della moglie morta assassinata tempo prima. Attraverso le sue rivelazioni, Nick tenterà di risolvere l’omicidio.
Pete Walker è uno di quei registi da riscoprire, ha realizzato diversi horror interessanti (B-movie soprattutto), come ad esempio La Terza Mano, La Casa del peccato mortale e La Casa delle ombre lunghe. Alcuni sono disponibili in home video, e questo Chi vive in quella casa? si trova anche su YouTube in versione italiana, cliccando su questo link.
Questi ovviamente sono solo alcuni titoli che ho scelto fra i tanti horror del decennio che meritano di essere recuperati, ma da qualche parte bisogna pur cominciare!
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