Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute in originale) è il nuovo film di Justine Triet (Victoria, Sibyl), vincitore della Palma d’oro a Cannes 76. Il film è uscito il 26 ottobre, distribuito in Italia da Teodora Film, in 141 sale.
Prima di dire qualsiasi cosa, sappiate che questa recensione contiene spoiler, quindi, se ancora non avete avuto modo di vedere questo film meraviglioso, correte a vederlo e poi tornate qui per leggere la recensione.
Trama
Sandra Voyter (Sandra Hüller), scrittrice tedesca di grande successo, perde improvvisamente il marito, Samuel Maleski (Samuel Theis), il quale muore dopo essere precipitato dall’ultimo piano dello chalet vicino a Grenoble, nel paesino natale di Samuel, dove vivono da due anni. La caduta accidentale fin da subito non viene ritenuta credibile. Si inizia subito a ipotizzare il suicidio o l’omicidio e immediatamente Sandra diventa la sospettata numero uno. Inizia così un lungo processo, in cui verrà scomposta e analizzata la coppia di Sandra e Samuel nei minimi dettagli. Il loro figlio Daniel, 11enne e ipovedente, dovrà affrontare un dilemma morale essendo l’unico testimone e scoprire (in un certo senso, decidere) se la madre è innocente o colpevole.
Il titolo
Anatomia di una caduta è un ottimo titolo, che in quattro parole già riassume il significato del film. Come avrete capito leggendo la trama, abbiamo infatti innanzitutto una caduta fisica. La caduta del corpo, accidentale o volontaria, di Samuel Maleski, che precipita dall’ultimo piano dello chalet, mentre sta facendo dei lavori di ristrutturazione. Tuttavia, capiamo ben presto che si tratta di una caduta anche metaforica, della coppia di Sandra e Samuel, in cui i litigi erano sempre più frequenti e violenti. Gli spettatori vedranno, specialmente nella seconda parte del film, la deflagrazione di questa coppia, ferita, tra le altre cose, dal trauma legato all’incidente del figlio Daniel che ha provocato, specialmente in Samuel, un profondo senso di colpa.
Il ribaltamento della coppia tradizionale
Sandra è una scrittrice di successo, mentre suo marito, insegnante, è frustrato perché non riesce a concludere il suo romanzo d’esordio. Lui la accusa di non prendersi le sue responsabilità di madre e di lasciare a lui tutti i compiti, soprattutto la cura del figlio Daniel, ipovedente a causa di un tragico incidente avvenuto 7 anni prima. Proprio questo incidente sarà chiave durante il processo.
Anatomia di una caduta ribalta i ruoli di coppia tradizionali, non solo perché lei è un’autrice di successo e lui resta a casa a occuparsi del figlio, ma perché le pretese dell’uno verso l’altra, esplicitate chiaramente in una delle scene principali del film, di solito vengono applicate a generi invertiti. A questo proposito, è interessante osservare che la sceneggiatura è stata scritta da Justine Triet assieme all’attore e sceneggiatore Arthur Harari. Triet e Harari infatti, oltre a essere oramai sodali collaboratori, sono anche una coppia nella vita. Abbiamo quindi una coppia che fa un film sulla coppia.
La Francia agli Oscar 2024
Anatomia di una caduta, oltre a essere un grandissimo film con un’eccezionale Sandra Hüller come protagonista femminile, ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Ciò lo rendeva agli occhi di molti il più papabile candidato della Francia agli Oscar 2024 nella categoria di Miglior Film Internazionale. Tuttavia, laddove l’Italia ha scelto di essere rappresentata da Io Capitano di Matteo Garrone, i nostri cugini d’Oltralpe hanno preferito La Passion de Dodin Bouffant di Trần Anh Hùng al thriller processuale di Triet.
Il film, anch’esso presentato quest’anno al Festival di Cannes, dove ha vinto Miglior Regia, vede protagonisti Juliette Binoche e Benoît Magimel. Alla coppia disfunzionale, ma estremamente affascinante, di Justine Triet è stata preferita la coppia di cuochi rinomati, e innamorati, di Trần Anh Hùng.
Anatomia di una caduta è un eccezionale film processuale, dove a essere analizzata è in primis la coppia di Sandra Voyter e Samuel Maleski. Sandra è colpevole o innocente? Sarete voi a deciderlo.