Oggi spegne 41 candeline il candidato al Premio Oscar Jake Gyllenhaal, protagonista del film del 2016 Animali notturni, thriller psicologico dalle tinte noir diretto dal regista e fashion designer Tom Ford. La pellicola, che ha vinto il Leone d’Argento alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vanta un cast di eccezione: tra gli altri, Amy Adams, Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson e Karl Glusman. Nel film di Ford, che esplora la fragilità delle relazioni umane e la forza dei ricordi, le ferite aperte dei protagonisti, lasciate da un passato ancora vivido e affilato come un coltello, bruciano come il primo giorno.

Trama

Le apparenze ingannano. Ad una prima, superficiale occhiata, la bella gallerista Susan Morrow (Amy Adams) sembrerebbe avere tutto: i soldi, l’amore, il lavoro dei sogni. Ma la realtà non è sempre ciò che appare. Alla soglia dei 40 anni, Susan è una donna infelice e insoddisfatta della propria vita di plastica: il lavoro nel campo dell’arte non la soddisfa più, e il suo matrimonio è, ormai, solo una farsa. Quando, dopo 19 anni di silenzio, l’ex marito e scrittore Edward Sheffield (Jake Gyllenhaal) torna bruscamente nella sua vita facendole recapitare un manoscritto dal titolo “Animali notturni“, Susan si lancia nella lettura di una storia inquietante che la sconvolge e affascina in egual modo, e le riporta alla mente il passato con Edward.

Occhio per occhio

Il romanzo “Animali notturni” narra la triste storia di un uomo ordinario, Tony Hastings (Jake Gyllenhaal), marito di Laura (Isla Fisher) e padre di India (Ellie Bamber). Durante un viaggio di famiglia nel West Texas, l’auto degli Hastings viene presa di mira da un gruppo di delinquenti locali capeggiati dal sadico Ray Marcus (un notevolissimo Aaron Taylor-Johnson). Tony riesce a fuggire, ma per Laura e India non c’è scampo: le due giovani donne vengono stuprate e assassinate. I delitti restano impuniti per un anno, finché il detective Bobby Andes (Michael Shannon) e un indurito Tony decidono di farsi giustizia da soli.

“Animali notturni” è un libro autobiografico? La storia di Tony Hastings ha preso spunto da una vicenda realmente accaduta? Sì… e no. Il fatto che il protagonista del manoscritto e il marito di Susan siano interpretati dallo stesso attore non deve confondere gli spettatori: Tony Hastings non è altro che un alter-ego di Edward Sheffield. Nel film Animali notturni, realtà e finzione letteraria si mescolano, e due storie parallele (la storia di Susan e la storia di Tony) confluiscono in una sola quando appare chiaro che gli eventi narrati nel manoscritto non sono altro che il riflesso di un passato ormai lontano, una metafora per quella che è stata la tormentata relazione tra Edward e Susan.

Edward e Susan non potrebbero essere più diversi: la loro estrazione sociale è diversa (il primo è cresciuto in una famiglia modesta, la seconda è di famiglia ricca); Edward è un puro di cuore, incorruttibile, un ragazzo semplice che vorrebbe vivere della sua scrittura, ideali che la moglie, che aspira alla grandezza, non esita a demolire. Quando Susan chiude la relazione con Edward dopo averlo tradito con Hutton Morrow (Armie Hammer), la protagonista sceglie una vita agiata e di successo e, con essa, un’idea di sé ben definita: se fosse rimasta insieme a Edward, non avrebbe mai raggiunto i benefici e il rango che le assicura l’unione con il suo secondo marito.

Terminata la lettura del manoscritto, Susan contatta l’ex marito per congratularsi con lui, ma, sebbene il tono usato da Edward nelle sue e-mail sembri amichevole e per nulla rancoroso, si intuisce facilmente dal suo scritto che l’uomo non ha dimenticato il loro passato insieme. A questo proposito, il titolo del romanzo che, non troppo casualmente, Edward ha dedicato a lei, cioè “Animali notturni”, è già di per sé molto eloquente: quando erano sposati, Edward definiva Susan un “animale notturno”, e nel libro (così come nel mondo reale), gli animali notturni sono i cattivi della storia. Come la bella e letale Susan ha preso alla sprovvista Edward decidendo di tradirlo e abortire il loro bambino senza coinvolgerlo nella sua scelta, Ray, Turk e Lou torturano e uccidono due donne innocenti, derubando Tony della cosa più preziosa per ogni uomo su questa Terra: la sua famiglia. Presto o tardi, Tony Hastings riesce ad avere la sua vendetta, e lo stesso vale per Edward. Il suo romanzo è la sua vendetta.

Echi dal passato

Edward ha inviato il manoscritto di “Animali notturni” alla sua ex moglie per una sola ragione: ferirla. Tutto, nel romanzo, parla di lei. Ogni scelta letteraria di Edward è modellata sul ricordo che l’uomo ha di Susan. La provenienza della moglie di Tony Hastings, ad esempio: Laura (rossa di capelli come la protagonista) è del Texas, proprio come l’ex moglie di Edward. Nei flashback del passato, Susan parla con un marcato accento del Sud (lo stesso accento della Hastings), che perderà una volta trasferitasi nella patinata L.A.

In passato, Susan ha scambiato per debolezza la sensibilità dell’ex marito, e non stupisce che la stessa parola (“debole”) sia usata da Ray Marcus per provocare Tony Hastings durante il loro ultimo, serrato faccia a faccia.

Quando vivevano insieme e Susan leggeva i lavori di Edward, non mancava di giudicare la sua scrittura poco incisiva e troppo personale. Ma “Animali notturni” non è come uno dei suoi primi, banali scritti: è violento, avvincente, onesto, e personale senza cadere nel sentimentalismo. Per Susan, è chiaro come la luce del sole che il “suo” Edward sia cambiato. Come il protagonista della sua storia, ha subito una trasformazione che la lascia piacevolmente colpita. Edward non è più l’uomo che ricorda, ma è l’uomo che lei, Susan, ha sempre desiderato che diventasse. Ecco perché la donna decide di invitarlo a cena in un ristorante di lusso, ma, inaspettatamente, Edward non si presenta all’incontro. Il messaggio è chiaro: l’ex marito non ha mai voluto riallacciare i rapporti con lei, voleva solo che Susan, per una volta, si trovasse nella stessa posizione in cui era stato costretto lui vent’anni prima, e capisse cosa significhi essere tradito e abbandonato dalla persona amata.

La regia di Tom Ford

Il regista di Animali notturni è il noto fashion designer Tom Ford. Nel 2012, un amico consigliò a Ford di leggere il libro di Austin WrightTony & Susan“, e lo stilista ne fu a tal punto conquistato da decidere di farne un film. Ford ha detto del romanzo di Wright:

“La nostra società è diventata usa-e-getta. Tutto è usato una volta e poi buttato via. Anche le persone. Questa storia è un monito per ciò che può accadere quando butti via una persona.”

Nel film di Ford, ogni elemento scenico è scelto con cura. Il film si apre con una mostra di arte contemporanea che mira, come tutta la buona arte, a sconvolgere il suo pubblico: un gruppo di raggianti donne obese, libere da ogni inibizione, ballano nude per il loro pubblico. Il pensiero del regista è trasparente: trascendere i canoni di bellezza convenzionali e abbracciare la propria individualità. Di questo controverso incipit, Ford ha detto:

“Quelle erano donne che avevano smesso di preoccuparsi dei canoni di bellezza imposti dalla società, ed erano così felici. […] e poi abbiamo staccato su Amy, che è proprio come, secondo la nostra società, dovrebbe essere una bella donna: di successo e morta dentro.”

A differenza delle donne della sua mostra, Susan sente il peso delle convenzioni sociali. Sono le sue insicurezze come donna, i duri giudizi della madre e, soprattutto, il suo background a portarla a scegliere la comodità di Hutton piuttosto che l’amore puro e incondizionato di Edward. Il regista ha dichiarato di provare grande empatia per la sua protagonista femminile: Ford, che ha un passato di dipendenza da alcol e droghe, ha raccontato di essersi lasciato corrompere dal lusso proprio come Susan in un periodo in cui solo le cose materiali gli davano un qualche conforto. Il regista ha detto del personaggio di Susan:

Si è costruita questa dura corazza perché dentro è vuota, tormentata, danneggiata, vulnerabile, e sta cercando di tenere insieme i pezzi attraverso il perfezionismo. Se il mondo esteriore è perfetto, allora forse anche lei starà meglio.” 

Come la sua protagonista, Ford è cresciuto in Texas, e lo stile di vita opulento e materialista che promuove la famiglia di Susan gli è tristemente noto: era abitudine dei suoi familiari giudicare il valore di una persona dal suo conto in banca. Il regista ha dichiarato che per il personaggio della madre di Susan, interpretata da una sublime Laura Linney, si è ispirato alla sua stessa madre.

“[…] Se non per i commenti sprezzanti, senz’altro per l’acconciatura!”

Animali notturni

I colori

L’attenzione quasi maniacale per i dettagli è il marchio di fabbrica di Ford (si pensi al suo film d’esordio, A Single Man). Questa maniacalità (o genialità) è veicolata dalla fotografia del film. In Animali notturni, ogni colore ha una sua funzione. Nelle scene del presente, dominano i toni del blu, un blu cupo e desaturato, tendente al grigio; nei flashback, invece, i colori sono caldi e accesi, perché, secondo Ford, come tutti gli esseri umani, la sua protagonista tende a “romanticizzare” i propri ricordi.

Animali notturni

Il presente di Susan è grigio, tristemente in contrasto con il trionfo di colori che era la sua vita quando Edward era ancora al suo fianco. Ma quando Susan finisce di leggere il romanzo di Edward, il suo mondo sembra colorarsi di nuovo, come se la lettura catartica di “Animali notturni” l’avesse in qualche modo risvegliata da un lungo sonno di morte e, infine, riportata alla vita.

Animali notturni

Tra tutti i colori, è il rosso a svolgere la funzione più importante. Nel film di Ford, primeggia un rosso cupo e sanguigno, che il regista adopera per tradurre in immagini una particolare emozione umana: la rabbia. E’, infatti, questo impulso primordiale a muovere i protagonisti maschili del film: Edward si infuria quando viene a sapere dell’aborto di Susan, e il trauma lo induce a scrivere un romanzo la cui lettura sia per lei una (seppur tardiva) punizione; Tony, invece, è un uomo devastato dalla perdita che, lasciato solo dalla Legge, cerca vendetta per il brutale omicidio della sua famiglia a fianco del Detective Andes.

Animali notturni
Animali notturni

Inoltre, tutte le donne del film (Susan, la figlia di Susan, Laura e India Hastings) hanno lunghi capelli rossi.

Animali notturni
Animali notturni

Quando Tony ritrova i corpi senza vita di moglie e figlia, l’amara scena che si presenta davanti agli occhi dello spettatore ricorda quella di un dipinto: due bellissime muse preraffaellite (ondulati capelli rossi, pelle bianca come neve) giacciono su un divano rosso in un silenzio di morte.

Se siete alla ricerca di una pellicola minimale, cupa, e intrisa di mistero, Animali notturni è il film che fa per voi.

Leggi anche: The Neon Demon: “La bellezza è l’unica cosa”