Da Memento a Tenet, passando per Inception e Il cavaliere oscuro: in libreria “Christopher Nolan – L’architetto del tempo”, un’analisi critica del percorso artistico del regista britannico.
Labirinti narrativi, spettacoli su vasta scala e ardite riflessioni sui valori morali. Si potrebbe riassumere così il cinema di Christopher Nolan: un prestigiatore della macchina da presa, capace di coniugare personalità stilistica e mentalità industriale. Attraverso le sue architetture visionarie, ha stravolto il blockbuster americano introducendo strutture irregolari, sovrapposizioni e sperimentazioni temporali. Edizioni NPE gli dedica un saggio: «Christopher Nolan – L’architetto del tempo», a firma di Riccardo Antoniazzi.
Quando si parla di Nolan, la mente vola subito alle monumentali immagini della Trilogia sul Cavaliere Oscuro o alle apocalittiche visioni di Inception e Interstellar. Tuttavia, l’abilità quasi ingegneristica del regista britannico nel riscrivere il blockbuster hollywoodiano, è solo l’assaggio a una poetica più stratificata, incentrata sulla ricerca del sé e sulle sofferenze che il ruolo dell’eroe comporta.
Le sue pellicole suscitano assieme ammirazione e sgomento, sfidando ripetutamente l’ingegno dello spettatore. Attraverso delle astute matrioske narrative, Nolan è riuscito a congiungere le esigenze spettacolari del cinema da “pop-corn” con gli stimoli offerti dalle più profonde meditazioni, mettendo d’accordo critica e grande pubblico.
Da Memento a Tenet, passando per Inception e Il cavaliere oscuro: la carriera e la produzione cinematografica di questo rivoluzionario campione di incassi, in un’analisi critica che ne ripercorre il percorso artistico. In libreria dal 16 dicembre.
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