Storie vere, leggende urbane o fatti di cronaca che porteranno un po’ di brivido al vostro sabato sera.
Questa sera si parla di Beverley Allitt, chiamata Angelo della morte, un’infermiera che ha tentato di uccidere 17 persone, riuscendo a ucciderne solo 4. Vediamo insieme la sua storia, dall’infanzia arrivando agli omicidi.
I primi anni di Beverley Allitt
Già dai primi anni di vita Beverley Allitt non sembrava totalmente sana di mente. Infatti, da bambina indossava dei bendaggi per attirare l’attenzione su di sé, ma non premetteva a nessuno di esaminare le ferite. Aumentando molto di peso, anche da adolescente andava alla ricerca di approvazione, mostrando anche comportamento aggressivi a volte. Ha passato molto tempo negli ospedali lamentando una serie di malanni fisici. Infatti, riuscì a farsi togliere una appendice totalmente sana. I dottori presto si accorsero anche che la paziente era solita a infliggersi le ferite.
Molti pensarono si potesse trattare della Sindrome di Munchausen (disturbo psicologico per cui le persone fingono un disturbo psicologico o una malattia per attirare su di loro l’attenzione). Quando, però, la ragazza ha capito che fingere o farsi del male non serviva più a nulla, iniziò a voler infliggere ferite agli altri. Così, cominciò a studiare per diventare infermiera. Il suo fidanzato, inoltre, la descriveva come manipolativa, ingannevole e aggressiva. Ad ogni modo, nel 1991 viene assunto per sei mesi al Kesteven Hospital, dove lavorò nel reparto dei bambini.
I crimini
Vediamo, ora, alcune delle vittime, ma anche coloro che riuscirono a salvarsi, di Beverley Allitt. Liam Taylor, 7 settimane, venne portato in reparto per un’infezione al torace. Purtroppo morì il 21 febbraio 1991. In seguito, Timothy Hardwick, 11 anni, fu ricoverato dopo un attacco epilettico. Anche lui morì il 5 marzo 1991. In seguito, la Allitt cercò di uccidere Kayley Desmond, 1 anno, arrivata lì per un’infezione al torace, ma per fortuna fallì. Altri bambini che non riuscì ad assassinare furono: Paul Crampton (5 mesi), Bradley Gibson (5 anni) e Yik Hung Chan (2 anni)
Gli altri due bambini che, invece, uccise si chiamavano Clarie Peck (15 mesi) e Becky Phillips (2 mesi). Quest’ultima morì a casa due giorni dopo a causa di una dose eccessiva di insulina. I genitori, allora, portarono in ospedale anche la sorella gemella, Katie, la quale venne rianimata due volte a causa di un’apnea inspiegabile. La bambina, purtroppo, subì dei danni permanenti al cervello, paralisi parziale e la quasi totale perdita della vista.
Arresto e processo di Beverley Allitt
Beverley Allitt venne arrestata il 26 luglio 1991, ma le accuse formali si poterono presentare solo nel novembre dello stesso anno. Durante l’interrogatorio, l’Angelo della morte si mostrò calma, negando ogni omicidio. tuttavia, una più approfondita indagine evidenziò un disturbo della personalità. Inoltre, la donna dimostrava sintomi della Sindrome di Munchausen e della Sindrome di Munchause per procura (malattia che spinge le persone ad arrecare un danno fisico a terzi per farli credere malati e attirare l’attenzione su di sé). Infine, nel maggio 1993 venne condannata a 13 ergastoli. Oggi risulta ancora in vita e trattenuta all’ospedale Rampton Secure a Nottinhamshire.