Fiero del passaggio al Locarno Film Festival 2022, dove ha vinto il Premio Rezzonico, Jason Blum è l’enfant prodige del cinema indipendente statunitense, horror ma non solo. Colui che, fondando Blumhouse Productions, ha inventato un metodo produttivo che con budget ridotti e massima libertà ai registi guadagna sia con le hit sia con i flop.
Ha conquistato i botteghini con titoli come Paranormal Activity o La notte del giudizio, e relative saghe; ha riportato al successo M. Night Shyamalan (quello del Sesto senso), che con Blumhouse ha girato Split e Glass¸ chiudendo il cerchio aperto con Unbreakable nel 2000; e ha tenuto a battesimo uno tra i nuovi alfieri dell’horror, Jordan Peele, producendo Scappa e Noi. Ma anche Whiplash, ambientato in una scuola di musica jazz che non è certo un horror e ha vinto tre Oscar nel 2015. Forte del valore innato del genere, che elaborando i traumi della società e rispecchiandone le paure scorre come un fiume lungo l’intera Storia del cinema, e dell’abilità con cui ha industrializzato logiche da cinema indipendente, tenendo insieme consuetudini europee e dinamiche da blockbuster Usa, Blumhouse Productions nel giro di pochi anni ha saputo costruirsi una forte identità e, nel 2020, è stata nominata una delle dieci compagnie più innovative «per aver portato maggiore efficienza creativa a Hollywood».
Questo è il primo libro in Italia a raccontarne genesi ed evoluzione, a partire dai suoi titoli di punta.
I LIBRI DI INLAND #9
Blumhouse Productions. La casa americana degli orrori
di Matteo Marescalco
con prefazione di Patrick Brice
20,00 euro. Per acquistarlo clicca QUI.
L’autore
Matteo Marescalco, laureato in Storia del Cinema e in Editoria e Scrittura alla Sapienza di Roma, nel 2021 ha conseguito il Master “BookTelling – Comunicare e vendere contenuti editoriali”. Ha vinto il premio “Scrivere di Cinema. Alberto Farassino” nel 2015 come miglior critico cinematografico italiano under 25. Collabora con le riviste online BirdmenMagazine, PointBlank e Movieplayer.
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