“É davvero affascinante quello che può accadere ad un corpo umano in certe circostanze”.
Così recitava John Carpenter ventisette anni fa, nel ruolo del narratore di Body Bags – Corpi Estranei: film horror comedy antologico, che usciva nelle sale cinematografiche l’otto agosto del 1993. Il lungometraggio si divide in tre episodi ai quali – oltre a Carpenter – hanno collaborato Tobe Hooper e Larry Sulkis. Nella pellicola sono presenti brevi apparizioni di personaggi famosi come Wes Craven, Sam Raimi e Greg Nicotero.
Il personaggio interpretato da John Carpenter si distingue per un senso dell’umorismo grottesco e pungente, proprio come quello del ‘Cryptkeeper’, il Custode della Cripta in Tales from the Crypt.
Un vecchio pazzo che si aggira per un obitorio, alla ricerca di corpi che celano storie interessanti di violenza e morte: questo è il ruolo di John Carpenter in Body Bags. Le scene in cui appare forniscono una cornice ai racconti, che rende il tutto più intrigante. Il personaggio non rinuncia mai a scherzare e a mantenere la bocca fresca con qualche drink alla formaldeide!
La stazione di rifornimento, John Carpenter.
Il primo episodio narra la vicenda di una ragazza (Alex Datcher) che accetta un impiego notturno come dipendente per una stazione di rifornimento. Ma in città si aggira un killer, la cui identità è sconosciuta. La fanciulla tuttavia non ci bada: ha intenzione di trascorrere la notte a studiare, e fermarsi soltanto se qualcuno giunge in stazione per fare il pieno di benzina. Nelle scene regna un’atmosfera che genera ansia. Lo spettatore si sente al sicuro sino a quando la protagonista resta nella cabina di servizio. Ad un tratto, però, sarà costretta ad uscire…
Si tratta di una storia cupa e dalle tonalità splatter, che riesce ad incutere terrore grazie alla situazione in cui Carpenter catapulta la ragazza protagonista: sola, di notte, in una stazione di rifornimento e con un assassino in agguato.
Hair, diretto da Sulkis, ma accreditato a Carpenter.
Hair è probabilmente l’episodio più originale della pellicola. Nella presentazione di questo racconto, il medico legale (John Carpenter) rivela già cosa aspettarsi dal finale. Ciononostante, a discapito di quanto si possa immaginare, l’inizio e lo svolgimento della storia risultano assai coinvolgenti e stuzzicati. Avremo occasione di conoscere un uomo (Stacy Keach), ossessionato dalla perdita dei capelli. Anche se combattere con la calvizie non è facile, prova qualsiasi metodo – shampoo, tinta, parrucchino – che possa far apparire sulla sua testa una capigliatura folta e lunga. La sua vita è destinata a cambiare quando viene a conoscenza della Roswell: una ditta che promette di far crescere i capelli in modo facile e veloce. Le conseguenze di un simile trattamento, però, andranno oltre qualsiasi aspettativa.
Eye, diretto da Hooper.
Eye è la storia di un giocatore di baseball (Mark Hamill) che, d’un tratto, perde l’uso di un occhio. Affranto al solo pensiero di non poter più gareggiare nel suo sport preferito – di cui, tra le altre cose, è una giovane promessa – il protagonista decide di sottoporsi ad un trapianto. Ne parla con sua moglie incinta che, anche se non proprio convinta, accondiscende. Ma non si tratta di un trapianto qualunque, poiché consiste nel sostituire l’occhio danneggiato con uno nuovo, appartenente ad un defunto. Lo sportivo dovrà fare i conti con allucinazioni blasfeme e crisi di panico, che sembrano essere connesse al suo nuovo organo.
Body Bags – Corpi estranei ci fa entrare nelle vite di persone comuni che, sconvolte da incidenti terribili, tentano di porre rimedio alla loro condizione o di ristabilire l’equilibrio che regnava prima dei tragici eventi. Il tutto è un pò ‘sopra le righe’, condito da un gusto per il macabro e lo splatter e un senso dell’umorismo bizzarro.
L’ispirazione a Tales from the Crypt emerge in modo chiaro, ma non risulta essere ridondante. Al contrario, sono stati presi alcuni elementi della serie tv per essere sfruttati nel miglior modo possibile: il narratore, le caratteristiche di certi personaggi, il format…ecc. Body Bags infatti ha una proprio personalità e presenta più violenza, sangue e crudezza rispetto alla fiction curata dal Custode della Cripta.