Sono stati rilasciati su Hulu i primi 3 episodi della seconda stagione di Castle Rock, omaggio al mondo letterario creato dalla mente di Stephen King. Dopo i misteri svelati nella prima stagione, questa volta sarà l’arrivo in città di Annie Wilkes e sua figlia a dar il via all’orrore.

 

Negli ultimi anni sono aumentate a dismisura le trasposizioni kinghiane sia al cinema che nelle serialità casalinga, eppure Castle Rock rappresenta un caso molto diverso. Infatti la serie sviluppata da J.J. Abrams rappresenta un omaggio al vasto patrimonio letterario dello scrittore di Portland, ma raccontando storie inedite. Lo definirei quasi un patchwork delle varie pagine della sua bibliografia assemblate per creare qualcosa di nuovo. Questo ci viene mostrato già nella sigla iniziale, quando nomi e frasi andranno a comporre la scritta della cittadina.

Se non avete visto la prima stagione di Castle Rock, rilasciata in Italia su Apple TV, potete tranquillamente recuperarvi questa nuova stagione. Infatti la serie ha uno stampo antologico, non necessitando la visione dei 10 episodi precedenti. Rimangono però tantissimi i riferimenti alle opere di King, che saranno apprezzate però molto di più dai lettori ma non precluderanno nulla a tutti gli altri spettatori.

 

Una nuova infermiera ed un misterioso terreno

La nuova stagione di Castle Rock si apre con l’arrivo di Annie Wilkes e sua figlia Joy nell’immaginaria cittadina americana. La donna è un’infermiera con evidenti disturbi psichici, costretta a rubare continuamente medicinali negli ospedali dove lavora. Questo reato costringe lei e la figlia ad una vita di continui trasferimenti da una città all’altra. La storia inizia con il turbolento arrivo delle due a Castle Rock e le conoscenze che faranno sul posto. Persone non molto amichevoli, come il proprietario dei bungalow in cui prendono residenza, John ‘Ace’ Merrill. Se il nome non vi è nuovo è perché è uno dei bulli del romanzo Stand by me, ricordando però che la serie risulta un rielaborazione fatta dagli autori delle opere di King. Quindi a parte nomi e luoghi il tutto viene adattato in contesti nuovi e potenzialmente interessanti per lo spettatore. In questo modo anche romanzi di epoche diverse potranno entrare in contatto creando qualcosa di innovativo.

Ace Merrill è figlio di Reginald ‘Pop’Merrill, piccolo boss locale ormai malato terminale che ha le mani in pasta con tutti i commercianti della cittadina. Oltre a riscuotere regolarmente il pizzo, gestisce gli affari dietro la costruzione di una nuovo centro commerciale somalo. Infatti, anni prima, molti immigrati sono arrivati a Castle Rock in fuga dalle guerre, provando così a ricominciare a vivere. Pop arriverà addirittura ad adottare due di loro: Abdi e Nadia, il primo diventato ingegnere e la seconda medico nell’ospedale dove ha preso servizio Annie. Sarà proprio il terreno su cui verrà costruito il nuovo centro commerciale a rivelare oscuri segreti.

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Una rivalità tra due cittadine

Il terreno in questione si trova vicino al confine con Jerusalem’s Lot, cittadina che i fan di King conosceranno molto bene dal suo secondo romanzo: Le notti di Salem. Al centro della vicenda la villa gotica dei Marsten ed i suoi inquietanti segreti. Però a differenza della località in cui vennero processate le streghe, menzionata nel titolo, al centro del racconto ci saranno i vampiri e la loro sete immortale. Difficile capire, dopo i primi tre episodi, se saranno anche qui protagonisti della stagione, solo il tempo ce lo dirà. L’aspetto encomiabile rimane, a mio parere, l’aver saputo amalgamare tutte queste vicende in un racconto coeso che, per ora, porta Castle Rock ad una sempre migliore qualità.

Il personaggio di Joy risulta essere ben scritto e potenzialmente interessante, tanto da citare la versione di Annie che ritroviamo nel Misery scritto da King. La ragazzina è da sempre succube della madre e dei suoi problemi psichici, ma tra le due c’è un rapporto di genuino affetto. Il mistero più grande sarà capire chi è il padre e cosa Annie nasconde alla figlia, mostrato in pochi flashback. Il pericolo che sta per scatenarsi su Castle Rock, visto dalla stessa Annie, farà dubitare Joy. Infatti, la madre è costantemente vittima di allucinazioni in caso di mancato dosaggio dei medicinali. Sarà solo il fidarsi l’una dell’altra che potrà aiutarle a risolvere il mistero.

 

Citazioni letterarie e cinematografiche da brivido

Nelle prime tre puntate della nuova stagione di Castle Rock ho trovato ancora più riferimenti all’universo di King rispetto alla prima. Le maggiori fonti d’ispirazione rimangono senz’altro i due romanzi Misery e Le notti di Salem. Interessante come gli eventi di questo secondo romanzo siano già avvenuti nella linea temporale raccontata, così come quelli successi in Jerusalem’s Lot, racconto contenuto all’interno di A volte ritornano. Esso rappresenta quasi il seguito del romanzo, spiegando cosa sia successo a Marsten House negli anni successivi. Immancabili i riferimenti a Derry, non molto distante dagli eventi narrati. Così come la prigione di Shawshank, luogo centrale della prima stagione, situato a poche miglia dai protagonisti.

Non è un caso, infatti, che Pop Merrill sia interpretato da Tim Robbins: ovvero Andy Dufresne de Le ali della libertà. Il film del 1994 è stato tratto dal racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, inserito da King nella raccolta Stagioni diverse. Questo non è il primo caso di attori cinematografici di celebri trasposizioni che interpretano altri ruoli in questa serie antologica. Basti pensare a Sissy Spacek, la Carrie di Brian De Palma, oppure Bill Skarsgard, il nuovo Pennywise di Muschietti. A J.J. Abrams piace citare il passato, infatti non manca mai di celebrarlo in tutte le sue opere, in un continuo gioco di rimandi con lo spettatore.

Posso tranquillamente affermare che l’interpretazione di Lizzy Caplan, almeno da questo inizio di stagione, rende appieno giustizia al personaggio di Annie Wilkes. Il confronto con Kathy Bates nella trasposizione cinematografica, non la fa per nulla sfigurare. Anzi, la giovane attrice è riuscita ad imitarne perfettamente alcune espressioni e la postura durante la camminata. Questo a dimostrazione di uno studio rigoroso per calarsi nella parte. Potrebbe anche regalare alla Caplan qualche nomination per i premi Emmy del prossimo anno.

Una partenza con il botto per una seconda stagione che promette colpi di scena esplosivi. Castle Rock si conferma una nuovo innovativo modo per affrontare le trasposizioni letterarie di Stephen King. L’unione tra i migliori elementi della produzione del Re del brivido, per creare nuove storie di assoluto terrore.