Quei Cattivi ragazzi narra dei racconti e delle vite di tanti ragazzi della comunità Kayros, fondata e gestita da Don Claudio Burgio alle porte di Milano, di coloro che sono passati di lì e che ancora la abitano, alla ricerca di un futuro da scrivere.
La storia della libera repubblica dei ragazzi di cui la società ha paura non è ancora stata raccontata. O almeno, viene raccontata diversamente, ci viene continuamente detto che rubano, picchiano, sparano, spacciano, vanno fuori controllo. Ma chi sono questi ragazzi, perché sono diventati “cattivi”? Lo racconta il nuovo podcast della giornalista Gabriella Simoni, “Quei cattivi ragazzi”, prodotto da Chora Media, una società del gruppo Be Water, on air dal 13 giugno in sei episodi (da circa 25 minuti l’uno), con narrazioni e interviste agli abitanti della comunità Kayros alle porte di Milano, gestita da Don Claudio Burgio: quei ragazzi, appunto, che hanno un futuro intero da scrivere, tutte le possibilità per farlo e anche tutto il rischio di sprecarlo.
Appena fuori Milano, precisamente nel comune di Vimodrone, c’è un luogo che non fa parte della città: sono quattro case – di quattro colori diversi a cui corrisponde un grado di complicazione differente – dove vive una cinquantina di ragazzi, i più giovani vanno ancora alle medie, i più grandi hanno superato i vent’anni. All’ingresso c’è una scritta: “Non esistono ragazzi cattivi”. Eppure è così che tutti li considerano: qui vivono quelli che vengono definiti ragazzi difficili, che iniziano il percorso delle carceri minorili o finiscono nelle pagine di cronaca locale. Quelli che non ne possono più di vivere per strada. Questo posto si chiama Kayros, che in greco significa “momento opportuno”. Qui ognuno ha modo di trovarlo, il proprio momento opportuno. Può anche sbagliare, scappare e sbagliare di nuovo: le porte saranno sempre aperte. A fare da collante tra chi abita e chi lavora, tra chi cerca il proprio futuro e chi prova ad aiutare, c’è l’uomo che vent’anni fa ha fondato Kayros: Don Claudio Burgio. Un nome che a Milano gira sulle bocche di tutti i ragazzi che finiscono al Beccaria, il carcere minorile. Sanno che possono chiedergli aiuto, sanno che non riceveranno mai un no.
Per alcuni Kayros è il modo per cercare una nuova partenza e tirarsi fuori da un brutto periodo, per altri è letteralmente l’ultima occasione prima di non potersi più rimettere in piedi. Tra i ragazzi della comunità ci sono Bryan e Andrew, grandi amici che la notte di Natale del 2022 prendono una decisione fondamentale per il loro futuro: il primo decide di evadere dal Beccaria, il secondo di restare, per poi ritrovarsi entrambi in comunità, mesi dopo. C’è Lamin, che a 15 anni parte dalla Costa d’Avorio, attraversa il deserto, supera la Libia e arriva in Italia su un barcone, e finisce nel nulla del piazzale della Stazione Centrale di Milano. Ci sono Adam e Cuba, che hanno riempito le proprie notti con risse, furti e rapine. E c’è Bilal, a cui un computer ha cambiato la vita. Ma ci sono anche le vite di Giulia, Daniele, Giuliana, che sono passati attraverso l’inferno e sono diventati educatori.
A fare da guida in questo viaggio e a raccogliere i racconti di questi ragazzi c’è Gabriella Simoni, da trent’anni inviata di guerra del TG5, giornalista che ha raccontato in carriera le notizie da Iraq, Egitto, Afghanistan, Somalia, Ucraina, come di quelle dalle periferie, dell’Italia e del mondo, e di anime che si perdono. Da oltre dieci anni frequenta Kayros e ha creato un rapporto di fiducia e amicizia con i ragazzi, gli educatori e le educatrici. Un rapporto fondamentale che non passa dalla domanda “che reato hai commesso?”, ma dalla relazione di tutti i giorni, quella per cui i racconti delle proprie storie escono spontanei, come quelli in prima persona dei ragazzi e delle ragazze, di quando e come sono diventati “cattivi” senza volerlo.
All’interno della comunità Kayros a disposizione dei ragazzi è stato recentemente inaugurato uno studio di registrazione musicale donato dal gruppo Sugar.
Quei Cattivi ragazzi è una produzione Chora Media, società del gruppo Be Water.
Quei Cattivi Ragazzi è una serie podcast di Chora Media, società del gruppo Be Water scritta da Gabriella Simoni con la collaborazione di Francesca Abruzzese.
La cura editoriale è di Marco Villa.
La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli.
La post produzione e il montaggio sono di Mattia Liciotti.
La producer è Ilaria Celeghin.
Il coordinamento della post produzione è di Mattia Scelsa.
I fonici di presa diretta sono Aurora Ricci e Francesca Abruzzese.
Il fonico di studio è Luca Possi.
Editing di Francesca Abruzzese e Valeria Luzi.
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