In Circeo si ripercorre il processo seguito al caso di cronaca del 1975
Circeo, la serie prodotta da Cattleya in collaborazione con Paramount Television International Studios (ex VIS), Paramount+ e RAI Fiction, è stata premiata ai Nastri d’Argento 2023 dedicati alla grande serialità, nella categoria “Docuserie”. La consegna del premio è avvenuta sabato 17 giugno a Napoli presso il Teatrino di Corte di Palazzo Reale, durante la serata finale dell’evento organizzato con la Film Commission Regione Campania.
La serie ripercorre processo seguito al terribile caso di cronaca del 1975, raccontando quanto abbia cambiato radicalmente la società italiana dell’epoca e contribuito alla lotta per i diritti delle donne. Tratta da un’idea di Flaminia Gressi e da un soggetto di serie di Flaminia Gressi e di Lisa Nur Sultan, è scritta dalle due autrici insieme a Viola Rispoli e diretta da Andrea Molaioli.
“Il massacro del Circeo” scuote l’Italia. La posta in gioco è alta: cambiare la mentalità di un Paese in cui lo stupro non è considerato un crimine contro la persona, ma un’offesa alla pubblica morale. A difendere Donatella, “la sopravvissuta del Circeo” (interpretata da Ambrosia Caldarelli), c’è Teresa Capogrossi (personaggio di fantasia interpretato da Greta Scarano), la giovane e ambiziosa avvocata che lavora prima per Fausto Tarsitano (realmente esistito e interpretato da Enrico Ianniello), noto avvocato penalista e poi per Tina Lagostena Bassi (Pia Lanciotti), “l’avvocato delle donne”, impegnata in prima fila per la riforma della legge sulla violenza sessuale.
Teresa, donna idealista e appassionata, imparerà, come una sorella maggiore, a prendersi cura di Donatella, dimostrando che si può vincere il processo e cambiare la legge. Ad ogni costo. Nel cast, anche, Angelo Spagnoletti, Francesca Antonelli, Benedetta Cimatti, Adalgisa Manfredi, Guglielmo Poggi e Andrea Pennacchi (cameo secondo episodio, nel ruolo di Don Occelli).
La serie originale in sei episodi CIRCEO è sempre disponibile su Paramount+.
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