Creepy Tales, sinossi

Creepy Tales ci porta indietro nel tempo, ai primi del ‘900. Benjamin è un giovane orfano, ospite del st. Grace and Mercy, brefotrofio nei pressi di un piccolo villaggio inglese. Fin da subito si rende conto che l’istituto per ragazzi abbandonati non è il luogo rassicurante che tutti credono. Nel silenzio delle stanze vuote si muovono creature inquietanti. La scoperta di strane incisioni e stralci di una tetra filastrocca convinceranno Benjamin dell’esistenza di un mondo oscuro, in cui la Natura ha perso tutto il suo aspetto benevolo. Ad aiutarlo nell’impresa c’è Archibald Morgestein, enigmatico antiquario. Benjamin non ha altra scelta che persistere nella ricerca della verità per scoprire cosa in realtà si nasconde tra le mura dell’orfanotrofio. Una sola consapevolezza lo guiderà: alcune favole hanno il cuore più nero dell’inchiostro con il quale sono scritte.

Creepy Tales, la genesi

A me piace definire Creepy Tales una favola oscura che mescola elementi tipici del genere dark fantasy e sfumature horror, non adatta, però, a un pubblico molto giovane.
L’elemento cardine della vicenda è la malvagità. Nello scenario distorto in cui si muovono i personaggi, anche i luoghi e addirittura gli oggetti possono celare una natura malevola. La stesura di questo romanzo è iniziata dopo un periodo complicato della mia vita, in cui avevo “necessità” di capire se fossi ancora in grado di scrivere. Tutto è partito da poche parole, divenute poi l’incipit:

“Benjamin era convinto che non ci fosse nulla di più osceno e maligno del St. Grace and Marcy”

La storia di Benjamin è una storia all’apparenza semplice, che mi ha permesso di usare una fantasia sfrenata. Adoro questo tipo di ambientazione decadente e dalle sfumature vittoriane; come ben rappresentato dalla splendida cover di Antonello Venditti, il brefotrofio incarna le cupe atmosfere dei romanzi gotici.
Per quello che riguarda i personaggi, mi sono divertita a crearne di bizzarri. Ho una particolare attrazione verso il body horror. Adoro ideare cattivi che, anche nell’aspetto esteriore, dimostrino la stessa oscurità che segna la loro condotta morale.

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Miriam Palombi, l’autrice si presenta

Miriam Palombi nasce a Milano nel 1972. Ceramista e scrittrice. Autrice di narrativa horror, dark fantasy, thriller. Le sue opere esplorano un universo macabro e spettrale, ispirandosi ai temi più classici del genere. Membro della Horror Writers Association. Curatrice della collana horror della DZ Edizioni. Tra i fondatori del blog Horror Cultura. Tra i soci de “la nuova carne”, Associazione Culturale.

Perché l’Horror? E’ una domanda che mi fanno spesso.

Molto spesso si pensa che l’horror sia qualcosa strettamente legato alla modernità, all’alienazione di una società che deve fare i conti con i propri demoni. Niente di più errato.
Ancor prima di essere scritte le “storie” erano raccontate, e spesso avevano una tematica comune: la paura. La paura dell’oscurità, delle forze della Natura, della malattia, della morte. Le storie erano narrate per esorcizzare e per mettere in guardia sulle conseguenze di atti amorali o perversi.
Walpole, Blake, Shelley, Poe, Lovecraft, King, non gli unici ma quelli che maggiormente prediligo, non hanno fatto altro che creare delle favole macabre, delle orride fiabe della buona notte che ci avrebbero accompagnato anche da svegli, nei secoli a venire.
È strano pensare come oggi letteratura, cinema, musica, videogiochi, solo perché hanno delle particolari caratteristiche perturbanti, nonostante derivino saldamente dalle nostre origini, dal nostro folklore, vengano considerati un prodotto di serie b. Di nicchia, parola troppo spesso abusata dagli stessi addetti ai lavori.
Da qui nasce la mia passione per la cultura Horror, intendendo per cultura “un sistema di saperi, opinioni, credenze, costumi e comportamenti che caratterizzano un gruppo, e trasmessi di generazione in generazione”.
Troppo spesso si è costretti a dover legittimare un tipo di narrativa che ha come scopo quello di mettere a disagio il lettore. Di fargli credere che forse sotto il letto c’è realmente qualcosa che sbava e ringhia…o forse è solo suggestione. L’importante, però, è riuscire a trovare il coraggio di dare una sbirciatina. Ecco perché scrivo horror.

-Nel 2016 Miriam Palombi pubblica:
L’ARCHIVIO DEGLI DEI, DZ Edizioni. Menzione d’Onore al Premio Holmes Awards.
B.I.H.F.F (Best Italian Horror Flash Fiction), racconto Miseri Resti Sepolti, edita da Independent Legions Publishing.

-Nel 2018 pubblica:
MISERI RESTI SEPOLTI, DZ Edizioni.

-Nel 2019 pubblica:
LE OSSA DEI MORTI, DZ Edizioni. Prefazione a cura di Paolo Di Orazio.
IL PENTACOLO. Legacy of Darkness, DZ Edizioni. Vincitore “Trofeo Cittadella- Miglior romanzo fantasy 2021”.

-Nel 2020 pubblica:
DALLE TENEBRE, Myth Press, collana Arcadia.
CREEPY TALES, Watson edizioni.

-Nel 2021 pubblica:
RASPUTIN. L’OMBRA DEL MONACO, collana Ritratti, Watson edizioni.
I CUSTODI DEL CAOS, collana Heroic Fantasy Italia, Delos Digital.

-Nel 2022 pubblica:
IL GIROTONDO DELLE ANIME PICCOLE, collana ‘I narratori del buio’, Weird Book.
IL VARCO. Scheletri-ebook.

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