Da pochi giorni si è concluso su Dylan Dog il ciclo della meteora, storyline di 14 mesi che ha distrutto il Mondo dell’Indagatore per crearne uno nuovo. Una lunga partita a scacchi contro il calcolatore agente del caos John Ghost, terminato con incredibili colpi di scena. Tra terremoti, pestilenze, matrimoni e partenze: Dylan dovrà cambiare profondamente per ritrovare sé stesso.

 

Era il settembre del 2014 quando Roberto Recchioni diventò il curatore di una delle testate a fumetti più famose di casa Bonelli, quel Dylan Dog ideato da Tiziano Sclavi nel 1986. Ci sono voluti 6 anni per: pubblicare le storie che secondo il nuovo curatore erano adatte, creare nuovi personaggi attorno alla vita di Dylan e presentare un ciclo di storie rivoluzionarie per il personaggio. Dopo aver assistito al tanto agognato pensionamento dell’ispettore Bloch, alla promozione di un nuovo ispettore a Scotland Yard e l’ingresso in scena di John Ghost, magnate della tecnologia e nemesi di Dylan: ecco una meteora profilarsi all’orizzonte. Da questo catastrofico evento in avvicinamento prenderanno il via le 14 storie che hanno portato la testata allo storico numero 400. Una visione diversa anche nel modo di raccontare le avventure dell’Indagatore, fino a quel momento solamente auto conclusive.

 

Una minaccia incombente dal cielo

Il fulcro di questa tanto articolata trama è la meteora che si prepara ad abbattersi sulla Terra, distruggendo l’intero Pianeta. Ben presto, dopo aver a lungo discusso con il manipolatore John Ghost, Dylan capisce che non potrà fare nulla per fermare l’evento. Il suo carattere però lo obbliga a proteggere tutti quelli che si rivolgono a lui fino al giorno fatidico. Infatti, con l’avvicinamento del corpo celeste, la gente sfoga gli istinti peggiori, facendo riemergere il Male dell’animo umano. L’Indagatore dell’Incubo dovrà essere l’eroe a cui la gente deve guardare per continuare a sperare in un futuro impossibile. Dylan ha sempre saputo di non essere un eroe, né tanto meno una figura di riferimento, eppure non si tirerà mai indietro davanti ai soprusi. La meteora starà anche per porre fine all’umanità, ma il modo migliore per rimanere noi stessi è non perdere ciò che ci rende umani.

Caos e misteriosi esperimenti

La prima parte del ciclo della meteora presenta delle storie molto diverse tra loro, che hanno però un comune denominatore negli effetti del corpo celeste sul nostro Pianeta. Che regni il caos! è il primo numero di questa narrazione che ci permette di comprendere come il piano di John Ghost sia fomentare ancora di più il disordine provocato dalla notizia dell’arrivo della celeste minaccia. Lui sceglierà Dylan come paladino del Bene, modello a cui la gente deve fare riferimento, anche grazie ai media che possiede. Con Esercizio numero 6 vediamo come inquietanti esperimenti fatti a ragazzini esp, vedranno aumentare i loro effetti per gli influssi dal cielo. La sopravvissuta farà incontrare Dylan con una vera final girl come nei film horror, che riesce sempre a scampare ai disastri. In particolare, quando gli effetti della meteora cominceranno a piovere su Londra. Interessante vedere come nel finale le conoscenze di Ghost arrivino addirittura all’inquilina di Buckingham Palace, in una veste decisamente inquietante.

 

Paurosi cambiamenti innaturali

Gli esperimenti continueranno anche ne La caduta degli Dei, dove Dylan si ritroverà all’interno di una struttura che studia gli istinti di sopravvivenza dell’uomo. Antiche maledizioni sul nostro Pianeta e la ricerca di un nuovo inizio in un satellite spaziale, questo quello che capirà l’Indagatore ne Il sangue della Terra. L’appartamento di Craven Road al numero 7 si rivelerà un vero e proprio Tesseract spazio-temporale ne Il primordio. Sarà poi la volta di Casca il Mondo, con un terribile terremoto che devasterà l’Inghilterra e le conseguenze inaspettate di una spaventata bambina a cui dare aiuto. Infine, il cambiamento per l’arrivo della meteora causerà anche una trasformazione nel normale corso climatico con Eterne stagioni. Mentre paradossi temporali causati da un misterioso bambino saranno al centro Del tempo e di altre illusioni. Ne Il suo nome era guerra, alcuni elementi del misterioso passato dell’ispettore Carpenter verranno svelati. Infine, una misteriosa epidemia sta sterminando la popolazione e nuove ipotetiche speranze di sopravvivenza vengono alla luce in Morbo M.

Matrimonio per l’Apocalisse

Dopo che Paola Barbato ci ha presentato un bella storia di vendetta nei confronti di Dylan, architettata da alcune sue vecchie conoscenze nella sua lunga storia editoriale. In Chi muore si rivede assistiamo anche alla scoperta da parte dell’Indagatore di un’agenzia che promette suicidi assecondando le fantasie della gente, in vista degli ultimi giorni prima dello schianto della meteora. Ecco che il piano di John Ghost comincia finalmente a rivelarsi nella sua interezza. Usare il sanguinario Soprintendente di Scotland Yard ed il vendicativo agente Gorman come proprie pedine nella scacchiera finale. In Oggi sposi il suo piano è un matrimonio per Dylan, proprio prima dell’arrivo della meteora. Dopo aver ripulito Londra dai vampiri nazisti agli ordini del Soprintendente, grazie all’unione delle forze di Bloch e Carpenter insieme ai loro agenti, tutti si spostano alla villa del magnate. Ma la sposa sarà l’unica persona a cui Dylan capisce di non poter mai rinunciare: Groucho.

Solo il fedele assistente è stata la persona che in tutti questi anni non ha mai abbandonato Dylan, l’unico di cui l’Indagatore non ha mai potuto fare a meno. Ghost l’aveva intuito già prima della meteora, infatti aveva cercato più volte di mettersi in contatto con lui. Come nelle migliori tragedie però, subito dopo il matrimonio un colpo di fucile dell’ultima pedina Gorman diretto a Dylan viene parato dal corpo di Groucho. Dopo essersi accasciato a terra, muore, spiazzando Dylan e portandolo a compiere un gesto che non avrebbe mai pensato prima. Uccide John Ghost, che finalmente può morire, sapendo che il nuovo universo avrà inizio dal suo atto di dolore. Un Big Bang scaturito da un cuore violentato che partorirà un nuovo Mondo.

Un viaggio metaforico per uccidere il Creatore

Si potrebbe dilungarsi all’infinito sui significati profondi di E ora, L’Apocalisse!, numero 400 di Dylan Dog, albo profondamente celebrativo e conclusione del ciclo della meteora. L’impatto è avvenuto, mentre Londra è in fiamme, Dylan trova il galeone fuori dalla sua porta pronto a levare le ancore. Con il mozzo Groucho a bordo, li vediamo salpare in una storia profondamente d’avventura. Tra isole caraibiche popolate da zombi, donne giganti con le sembianze della madre dell’Indagatore ed alcuni tra i mostri più iconici affrontati da Dylan; ecco che trova anche spazio la meta narrazione: prima con uno dei  cloni del personaggio intrappolato nella sua staticità di storyline mensile auto conclusiva ed infine con lo scontro con il suo Creatore.

Recchioni sceglierà di far incontrare, citando Cuore di tenebra di Conrad, proprio alla fine del fiume, Dylan con il suo Creatore. Un imponente Tiziano Sclavi lo sovrasterà dalla sua scrivania, all’interno di una grotta che riporta le fattezze del suo volto. Un modo, per lo scrittore romano, di far uccidere alla creatura il suo creatore, svincolandosi definitivamente da tutto il pesante confronto con il passato editoriale del personaggio. Un modo non per dimenticare ciò che Dylan è stato, ma per far ricordare a tutti ciò che Dylan dovrebbe essere. Non una mero racconto di indagini a sfondo horror, ma un appuntamento mensile con l’orrore dell’imprevedibilità di storie che mirano a scuotere il lettore. Metaforicamente Dylan che decapita Sclavi e, lanciando in aria la sua testa vede che questa si trasforma nella meteora da cui è partita tutta la storia, dimostra come sia stato lo stesso Indagatore ad aver bisogno di un cambiamento.

 

Nuovo look per un futuro che parte da molto lontano

Nelle due pagine conclusive del numero 400, Corrado Roi ci presenta il Dylan Dog che ritroveremo a partire dal prossimo numero per un nuovo ciclo di 6 albi. Tutti scritti da Roberto Recchioni che saranno una sorta di nuovo punto di partenza nel nuovo universo in cui è approdato l’Indagatore dell’Incubo. Ci saranno elementi nuovi, come la folta barba che abbiamo visto anche durante la navigazione nel numero precedente, ma anche un forte richiamo al passato. Infatti, ad aiutare Dylan dopo i tragici eventi della meteora ci sarà Gnaghi, assistente di Francesco Dellamorte nel romanzo sclaviano Dellamorte Dellamore. Da quel testo fu poi tratto un celebre film con Rupert Everett, diretto da Michele Soavi. Un modo ancora più forte per rimarcare il fatto che, anche se tutto è cambiato, gli aspetti che hanno fatto innamorare i lettori del personaggio di Dylan Dog non saranno minimamente snaturati.

 

Dopo troppi anni di stagnazione del personaggio si è voluto rischiare, provando a trasformare Dylan per farlo tornare più simile a quello di un tempo. Una scossa calcolata e mirata a far tornare vivi gli incubi ed i mostri che tanto ci hanno fatto amare l’Indagatore dell’Incubo.