Il nuovo film di Ciaran Foy racconta la storia di Eli, bambino malato dalla nascita che cerca una cura in una misteriosa clinica. Scienza e superstizione, realtà ed orrore vi accompagneranno dall’inizio alla fine.

 

Reduce dal non brillantissimo Sinister 2, Ciaran Foy ci riprova con una nuova storia horror, rimasta tra le sceneggiature in sospeso dal 2015. Eli è un film che richiama altre situazioni già in parte viste, ma con qualche spunto interessante. Tra gli aspetti che consigliamo c’è quello di intrattenere lo spettatore per tutta la sua durata. Sia che siate degli amanti dell’horror, che vorranno confermare le loro ipotesi, sia che siate dei semplici spettatori, che rimarranno anche sorpresi in molti punti. Oggi proporre pellicole innovative per il genere è molto difficile, in quanto quasi tutto si è già visto, lo si può fare con prodotti più autoriali ma meno apprezzati anche dal pubblico generalista. Questo 2019 ce ne ha fornito parecchi esempi: da Suspiria ad Us o da Midsommar fino The Nest. Ho trovato però, come dicevo, spunti interessanti in questo Eli, che me lo hanno fatto apprezzare durante la visione.

 

La ricerca di una cura e l’inizio di un incubo

La storia racconta di una normale famiglia americana: l’apprensiva Rose, il burbero Paul e il piccolo Eli. Stanno viaggiando per raggiungere una misteriosa clinica dove si vocifera la malattia di Eli possa essere guarita. Il piccolo infatti non può avere contatti con l’aria e tutto ciò che non è stato decontaminato da germi e batteri. Indossa sempre una tuta protettiva oppure una speciale tenda intorno al suo letto. Nel caso entrasse in contatto con l’esterno avrebbe crisi respiratorie e il suo corpo si coprirebbe di eruzioni cutanee.

Verranno accolti nella clinica dalla dottoressa Isabella Horn, una specialista nella terapia genica e nel curare sistemi immunitari con problemi strutturali. La dottoressa è aiutata da alcune infermiere del suo staff, mentre la villa è isolata dall’esterno con uno speciale sistema di pressurizzazione. Un’ala dell’antico maniero non è stata restaurata, sarà proprio questa parte della clinica ad attirare Eli a scoprirne i segreti.

Strane presenze ed echi passati

Eli si accorgerà di essere sempre osservato da strane presenze che lasciano dei segni sui vetri della sua stanza e che lui vede nel buio. Naturalmente nessuno crederà al giovane paziente, né i genitori né tanto meno lo staff medico. L’unica a credergli sarà Haley, una ragazzina dell’età di Eli, che viene a trovarlo nei pressi della clinica. I due si parlano solamente attraverso i vetri, ma sarà proprio Haley a mettere in guardia il ragazzino dai pericoli della villa. Lui non è stato il primo a seguire i 3 passi delle cure della dottoressa Horn, e i precedenti pazienti non hanno fatto una bella fine.

La situazione precipiterà sempre di più, fino ad un finale concitato e pieno di colpi di scena. Alla fine, per un amante del genere, alcune svolte nella sceneggiatura saranno prevedibili ma si vorrà arrivare al finale per capire se quello che avevamo intuito corrisponde alla visone del regista. Molti jumpscare sono piuttosto telefonati, regia e fotografia non brillano per particolari virtuosismi ma fanno comunque un lavoro soddisfacente. Gran parte del fascino sta nella commistione tra la classica villa infestata e la clinica per esperimenti malefici, che immergono lo spettatore per tutta la durata del film. Charlie Shotwell è stato molto bravo in un ruolo non semplice del protagonista, come Sadie Sink nei panni di Haley.

 

Un buon film di intrattenimento per Halloween

Penso che il film possa essere inserito tra le novità da guardarsi in periodo di Halloween per una serata in compagnia. Sicuramente non sarà un cult da ammirare oppure un film di serie Z per farsi delle risate, ma penso possa essere un compromesso leggero per tutti. Eli può regalarvi un’oretta e mezza di mistero e fantasmi, con un finale pieno di colpi di scena. Noi vi consigliamo di metterlo nella vostra lista, nel caso non lo abbiate già visto.

 

Non sarà sicuramente un film memorabile, ma ho visto parecchi passi avanti rispetto a Sinister 2, infatti in questo film Ciaran Foy ha avuto molta più libertà creativa. Eli è un film che ci spinge ad andare a fondo nel mistero che circonda la clinica, in cui nulla è come sembra e tutto viene completamente ribaltato per lo spettatore. Perché forse, alla fine, medicina e soprannaturale possono essere due facce della stessa oscura medaglia.