Oggi, 13 ottobre, è uscito su prime video, Evil Eye- l’occhio del male, il nuovo film del progetto Welcome to the Blumhouse targato Amazon.
Dopo The lie e Black Box è arrivato sulla piattaforma streaming anche il terzo film del progetto assieme anche al quarto e ultimo, Nocturne.
Elan Dassani e Rajeev Dassani dirigono un film thriller che di horror non ha quasi nulla.
Evil Eye è un film che parte da un’idea che potrebbe essere interessante.
Racconta il rapporto tra una madre, che è tornata a vivere in India e la figlia, ventinovenne che è rimasta a vivere in America.
La madre desidera ardentemente che la figlia trovi un fidanzato e si sposi tanto da organizzarle appuntamenti al buio che però non vanno mai bene.
Pallavi andando ad uno di questi appuntamenti incontra Sandeep, un ragazzo ricco e affascinante con il quale inizia una relazione.
Usha, la madre, ha dei dubbi su questa persona a causa dei fantasmi di una sua precedente relazione molto tossica.
Ai momenti nel presente si alternano i ricordi di Usha dell’uomo che abusava di lei.
Con l’andare avanti del film si scoprirà la veridicità o meno dei presentimenti di Usha.
Il film parte con dei buoni presupposti, indaga sul rapporto tra una madre e una figlia e sulla cultura e le tradizioni indiane.
Il film, un thriller psicologico, però pur avendo dei tratti interessanti non incalza mai nella narrazione e i momenti di tensione sono abbastanza inesistenti.
Queste caratteristiche su un film che dovrebbe dare molta importanza a momenti di tensione lo rendono abbastanza noioso e banale.
Tutto è abbastanza intuibile fin dal principio.
Purtroppo una buona idea di partenza non basta a rendere bello un film, ci vuole anche altro.
In Evil Eye manca totalmente il mordente e la tensione.
La recitazione non è male, i vestiti indiani tipici sono fatti bene, l’idea era anche interessante però purtroppo non è stata ben sfruttata.
Per tirare le fila Evil Eye è un film molto molle che rischia di annoiare, un vero peccato.