Torna una delle più belle avventure targate Square Enix (ex Squaresoft) in una veste tutta nuova. Convinti? Solo a metà.
Poteva essere l’occasione per far vedere a tutti di che cosa potesse essere capace Final Fantasy VIII con un veste next-gen, eppure il lavoro di rispolvero fatto dalla casa di Tokyo ha lasciato un po’ di amaro in bocca.
Senza dubbio rigiocare la bellissima storia d’amore di Squall e Rinoa con una veste grafica rimodellata soprattutto dal punto di vista dei personaggi è un graditissimo ritorno al passato, a quel lontano 1999 che vedeva nascere la serie di FF sotto una nuova luce: niente più personaggi squadrati composti da blocchi di pixel poco realistici, ma proporzionati alle reali dimensioni umane e con l’aspetto che ci si aspettava avessero. Un capitolo di elevatissimo successo, quasi al pari del predecessore, che, nonostante non avesse ancora avuto una riedizione degna di nota, continuava comunque ad essere giocato in tutto il mondo.
Un titolo che nell’immaginario collettivo, ancora sognava un suo remake (esattamente al pari del precedente FFVII in uscita a Marzo 2020) o quanto meno, un remaster che fosse ben fatto. Tipo questo? Insomma.
Personalmente non sono rimasto eccessivamente estasiato dalla sua nuova versione uscita il 3 Settembre scorso per console e PC. Probabilmente per le (scarse) novità introdotte. Diciamo che ci troviamo di fronte a un discreto lavoro di restauro nel complesso, ma che poteva e doveva essere migliore. Nulla da dire sulla rimodellazione dei personaggi, che presentano dei tratti totalmente rivoluzionati, prendendo come esempio il viso che risulta decisamente più dettagliato (si vede benissimo anche il colore degli occhi) con dei modelli poligonali davvero evidenti e realistici, ed un magnifico sonoro che, nonostante i 20 anni sul groppone, è ancora stupendo.
Quello che lascia veramente sgomenti dopo un lavoro del genere sono i fondali prerenderizzati, lasciati sgranati esattamente come apparirebbero se si rigiocasse alla versione per PSOne di due decadi fa; il tutto lascia presagire un lavoro fatto in fretta e furia per cercare di non ritardare di troppo l’uscita del Remake di Final Fantasy VII, in modo da tenere buoni i giocatori fino al Marzo del prossimo anno.
Non che sia una cattiva idea eh, per l’amor di Dio, perchè rigiocare il titolo è grande tuffo al cuore ed un piacere per i veri fan della saga come il sottoscritto, però alla fine anche le novità introdotte, come ad esempio la possibilità di accelerare i combattimenti con l’opzione “x3” o quella di avere sempre a disposizione le limit (attacchi speciali), rende sicuramente l’avventura un po’ troppo facile e fin troppo scorrevole, tanto da non presentare effettive sfide e appagare, come già detto, a metà.
Per come la vedo io, la versione per Nintendo Switch è quella più interessante, grazie anche alla possibilità di giocare il titolo in portabilità (parliamo di un gioco di ruolo che richiede molte molte ore per il suo completamento, anche di più se si pensa alle missioni secondarie con il completamento dei relativi dungeon) e di godersi appieno le avventure di Squall e soci in viaggio.
Consigliato solo ai veri fan della saga di Final Fantasy, ed ovviamente, ai più nostalgici del titolo.
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