Finalmente dopo alcuni giorni dedicati a una serie di appuntamenti a introdurre l’XI edizione del FiPiLi Horror Festival, venerdì 28 ottobre il festival entra nel vivo!
Filo conduttore della manifestazione di quest’anno sarà il Vampiro, tema di molte proiezioni e degli spazi artistici che verranno inaugurati dalle 18,00 presso la sala Lem, all’interno del Palazzo del Portuale di Livorno, inaugurazione accompagnata da un aperitivo offerto dalla delegazione Fisar Livorno. Nelle sale sarà allestita l’esposizione “Fino al collo”, una open call rivolta a illustratori e fumettisti le cui opere, dopo il festival, saranno messe all’asta e il ricavato devoluto a Emergency.
Il tema del FiPiLi Horror Festival di quest’anno, dopo il 2019 dedicato al maestro del brivido Dario Argento e quello del 2020 a Federico Fellini, prevede un tributo alla figura del vampiro tra mito, letteratura e cinema. I tredici artisti coinvolti sono Valentina Restivo, Fabio Leonardi, Alessandro Balluchi, Ingap, Malleus, Gedo, Champa, Pietro Rotelli, Andrea Moneta, Paolo Pollo Cioni, Lapis e Giulio Rotelli.
Inoltre, a cura degli studenti del Liceo F. Cecioni di Livorno, la School of Vampires: disegni, tele e installazioni dedicate al vampiro nel cinema, e ancora la mostra “Noi vampiri: la fascinazione di Nosferatu”, che racconta in sei pannelli la fortuna del genere nella storia del cinema. Dopo più di un secolo dalla nascita di Dracula di Bram Stoker, il fascino di Nosferatu nel cinema come nella società non perde di potenza e non smette di attrarre il pubblico di ogni età. Grazie ai materiali della biblioteca, il Centro di documentazione sulle arti dello spettacolo di Villa Maria propone il racconto del genere più longevo del cinema horror.
La mostra è promossa da Comune di Livorno e a cura di Cooperativa Itinera. L’ultima esposizione è Midjourney in FiPiLi, per scoprire l’origine del personaggio che campeggia sulla locandina di questa edizione del festival. Ci siamo divertiti a giocare con il programma “Midjourney” e abbiamo chiesto ad un software di creare un’immagine utilizzando il nostro slogan “Eat people not animals” e questo è il risultato: una serie di figure umane, vagamente animalesche, ma tutte in qualche modo edibili, tra cui abbiamo scelto il nostro Waffleman nella locandina di questa edizione.
Alle ore 19:00, al cinema Quattro Mori, l’ospite d’onore della giornata, Franco Nero, protagonista di una conversazione con Antonio Capellupo, intitolata come il suo ultimo libro autobiografico Django e gli altri, molte storie, una vita (Rai Libri, 2022).
Francesco Sparanero alias Franco Nero è un attore poliedrico, che durante la sua lunga e prolifica carriera ha partecipato a più di 150 film spaziando tra i diversi generi cinematografici, diventando e uno degli attori italiani più richiesti dai registi stranieri come prova la recente partecipazione in Django unchained di Quentin Tarantino. John Huston gli affidò il ruolo di Abele nel kolossal La Bibbia (1965), a cui seguirà la notorietà definitiva raggiunta con “Un tranquillo posto di campagna” (1968). In seguito ha interpretato numerosi film del filone del giallo politico italiano (Il giorno della civetta, 1968 tratto dal capolavoro di Sciascia, grazie al quale vinse un David di Donatello; Il delitto Matteotti, 1973; Marcia trionfale, 1976; ecc.).
Ha lavorato con grandissimi registi come Rainer Werner Fassbinder, Franco Zeffirelli, Lucio Fulci, Beppe Cino, Pupi Avati e Luis Bunuel. Impagabile protagonista dello spaghetti western italiano, una delle sue interpretazioni più celebri è sicuramente quella di Django (1966), nell’omonimo film di Sergio Corbucci, pietra miliare del genere. Non a caso, il suo libro autobiografico porta il nome di quel personaggio che così intensamente ha influenzato la sua carriera lavorativa, che è solo una parte della vita intensa vissuta dall’attore fino ad oggi.
Si tratta di un’occasione particolare di ascolto e confronto con uno degli attori più importanti e rappresentativi del panorama italiano e mondiale, alla quale seguirà la proiezione, introdotta da Franco Nero in compagnia del noto critico e youtuber nostrano Federico Frusciante, del film Un tranquillo posto di campagna (1968) del maestro Elio Petri. Una pellicola drammatica che vira verso il thriller paranormale e l’horror, in cui Franco Nero ricopre il ruolo dello sfortunato protagonista, il pittore in crisi depressiva Leonardo Ferri, che cerca di trovare rifugio in una villa veneta disabitata: un’altra opera da annoverare nella carriera del nostro ospite, vincitrice dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 1969.
A chiudere la giornata alle ore 22:30 in anteprima nazionale Bodies Bodies Bodies, regia di Halina Reijn, prodotto dalla a24, casa di produzione americana indipendente specializzata nel distribuire tutti i new horror di tendenza degli ultimi anni; uno slasher che si muove tra horror, commedia e thriller su un gruppo di ricchi ragazzi che nel corso di una festa a base di droga e alcool scoprono quanto le relazioni umane costruite tramite l’utilizzo spasmodico dei social, siano ben diverse da quelle reali.
Si conclude così il primo giorno del FiPiLi Horror Festival, in attesa di sabato, per una giornata ricca di appuntamenti: la rassegna cinema a colazione prevede la proiezione di Bad Hair (2020) di Justin Simien, nel pomeriggio la proiezione dei cortometraggi e di alcuni lungometraggi in concorso, e alle 20.30 in esclusiva la conversazione con un ospite d’eccezione: Maccio Capatonda. La giornata si concluderà con la proiezione di Mad God, capolavoro in anteprima del maestro degli effetti speciali Phil Tippett.
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