Il Florence Korea Film Fest presenterà una selezione di film del regista recentemente scomparso e ci sarà una novità: il meglio del cinema coreano dal 1990 al 2006 con la sezione Korean New Wave
Firenze, 16 marzo – L’omaggio cinematografico a Kim Ki-duk, il grande regista sudcoreano scomparso nel 2020 a soli 59 anni per complicazioni da Covid19, con una selezione dei suoi film, sarà uno degli eventi speciali della 19° edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà a Firenze, in forma ibrida, dal 21 al 28 maggio, dal vivo al cinema La Compagnia e on line sulla piattaforma Più Compagnia in collaborazione con Mymovies.it.
La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, è organizzata con il supporto Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, KOFIC – Korean Film Council con i main sponsor Conad e Unipol Sai.
Il festival intende omaggiare Kim Ki-duk, regista cult per molte generazioni, che ha raccontato con i suoi film uno spaccato della Corea tradizionale e contemporanea, spirituale, intima dove il tema della violenza s’interseca inevitabilmente con quello dell’amore: una delle voci cinematografiche più originali e intense del nuovo millennio. Il festival presenterà una selezione di film, poco distribuiti in Italia e che hanno rappresentato al meglio il suo percorso cinematografico in una specie di viaggio. Dall’esordio sul grande schermo con Crocodrile (1996), film che ha anticipato molti dei temi che poi ha trattato in Wild Animals e in Birdcage Inn del 1997 (altri due film della selezione) fino a Real Fiction, appena restaurato in 4K, poco visto e mai distribuito in Italia. L’omaggio presenta due pellicole del 2011: Bad Guy e Address Unknown, quest’ultimo film di apertura della 58/ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che aprirà nella sua narrazione il forte filone tematico dell’occupazione militare statunitense in Corea del Sud che tornerà spesso nei suoi film come in The Coast Guard (altro titolo della selezione). Chiude l’omaggio all’intervista nel documentario di Antoine Coppola, Kim Ki-duk, cinéaste de la beauté convulsive del 2006.
“A Kim Ki-duk abbiamo dedicato un omaggio nel 2005 – ha detto Riccardo Gelli, direttore e ideatore del festival e Consolato Onorario Repubblica di Corea a Firenze e Regione Toscana – e come festival lo abbiamo poi incontrato e premiato a Torino insieme al Museo del cinema. E’ doveroso continuare a celebrare un regista coraggioso e anticonformista, che ha saputo valorizzare il cinema in ogni sua forma e contaminazione”. “Speriamo – ha aggiunto Gelli – che il festival di quest’anno possa coincidere con la riapertura definitiva delle sale, per il bene delle manifestazioni cinematografiche e dell’intera filiera del cinema”
Tra le grandi novità del festival la sezione Korean New Wave, che racconterà il meglio della cinematografica sudcoreana dal 1990 al 2004, anni che hanno portato l’industria di Seoul ad essere protagonista tra i grandi colossi del mercato cinema. Una selezione che proietterà i miglior film, campioni d’incasso nella storia della Corea del Sud; i film che hanno vinto i premi dei festival internazionali e quelli che hanno rappresentato la nazione agli Oscar.
Come ogni anno, il programma presenta quest’anno un ricco cartellone di oltre 100 film, tra cortometraggi e documentari; oltre all’omaggio a Kim Ki-Duk, in programma una retrospettiva dedicata ad un regista o un attore/attrice (il cui nome sarà svelato nel corso dei prossimi mesi); le sezioni competitive Orizzonti Coreani (maggior successi in patria nel 2020); Independent Korea (una panoramica dei lavori più interessanti di autori emergenti) e K-Documentary (una selezione delle migliori opere documentaristiche). Tra gli eventi speciali anche quelli dedicati alla cultura sudcoreana come “Feeling Korea 2021 – Music, Dance, Culture & Korean” (si svolgeranno online a causa dell’emergenza sanitaria).
Protagonista la sezione “Corti, Corti!”, dedicata ai film brevi con giovani promesse del cinema sudcoreano: una nutrita selezione capace di spaziare fra i più svariati generi che vanno dalla fiction all’animazione, selezionati in collaborazione con Busan International Film Festival, Jeonju International Film Festival, Bucheon International Fantastic Film Festival, Asiana International Short Film Festival e Seoul International Estreme Short Image & Film Festival. Confermata la sezione “Virtual Reality Experience” in collaborazione con la Barunson Entertainment.
Florence Korean Film Fest 2021 – Giurie e premi
La giuria assegnerà il premio “Festival Critics Award” al miglior film delle sezioni Orizzonti e Independent. Per la sezione Corto, Corti! una giuria composta da giovani critici cinematografici e studiosi assegnerà al miglior cortometraggio il premio “Short Films Young Jury Award”. Dopo ogni proiezione il pubblico in sala sarà chiamato a esprimere il proprio parere sul film delle sezioni Independent Korea e Orizzonti Coreani, per conferire al più votato il premio del festival.
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