Come non detto, molti stanno scrivendo in questi giorni riguardo ai vecchi capitoli di Resident Evil, visto che sono uscite svariate remastered.
Tutto sta nel capire adesso se vale davvero la pena acquistarle anche se sono già state giocate (dando ovviamente per scontato che chi non ha ancora avuto modo di provare tali giochi deve assolutamente farlo, a prescindere poi dal RE di cui si parla).
Se parliamo delle versioni PS4 e XBOX ONE, lasciamo stare direttamente, perché non si tratta altro che delle riconversioni delle precedenti uscite per PS3 e XBOX 360. Quindi se le avete già giocate, tenete i soldi tranquillamente nel portafoglio.
Qualcosa invece può sinceramente spingervi a riconsiderare quelle per Nintendo Switch. Perché? Rigiocare certi titoloni in portabilità (e mi riferisco in particolare a Resident Evil, Resident Evil 0 e Resident Evil 4) è un’esperienza senza dubbio da ripetere, anche per i fan più accaniti. Un bel viaggio in aereo o in treno può presentarsi come un’occasione unica per rivivere certe storie, che sicuramente ricorderete con molto piacere.
Non mi sento di parlavi molto delle remastered di RE5 e RE6, anch’esse disponibili per Switch, perché risultano dei porting non troppo godibili, anche a causa degli evidenti cali di frame-rate che presentano (sia in modalità dock, sia in modalità portatile); rimane comunque il fatto che se pure questi non li avete mai giocati prima, fatelo, perché svelano molti retroscena sulle malefatte dell’Umbrella Corporation.
Più che buone invece sono state le rimasterizzazioni per Nintendo Switch di RE e RE0: in particolare possiamo dire che funzionano magistralmente in modalità portatile, e riviverle in questo mini formato le rende sicuramente appetibili. Da contestare forse solo le meccaniche di gioco, che fanno sentire davvero tanto il peso degli anni (parliamo di due titoli che hanno circa 18 anni) e i filmati che risultano fin troppo compressi e non ben allineati alle sequenze di gioco. Resident Evil 4 invece si salva grazie anche in questo caso a una buona modalità portatile, sebbene risenta (esattamente come i suoi due successori nelle loro riedizioni) di alcuni cali di frame-rate (che comunque in questo caso specifico non sono evidentissimi quando portate il gioco fuori casa).
Resident Evil Rebirth
Un grande classico senza tempo, che dovrebbe essere giocato sempre e comunque. Chi non avesse ancora avuto il piacere di averlo tra le mani, dovrebbe sbrigarsi ad accaparrarsene subito una copia. Su Switch è vero, c’è la possibilità di giocarlo in portabilità e questo indubbiamente è un grande valore aggiunto, ma per tutti gli altri, c’è sempre la possibilità di giocarlo su PS4 e XBOX ONE ad un prezzo addirittura più agevolato (19.90€ contro i 29.90€ della versione Nintendo).
Il destino della squadra speciale Alpha della STARS, inizia proprio qui, chiamata ad investigare su una serie di strani omicidi avvenuti in una magione nei monti Arklay appena fuori la città di Raccoon City. Con la possibilità di scegliere come personaggi giocabili la poliziotta Jill o il collega Chris, vi immergerete in una storia di puro terrore che svelerà tutte le verità sulla terribile compagnia farmaceutica Umbrella Corporation.
Resident Evil 0
Al pari del primo titolo, sicuramente dovete mettere le mani, qualora non lo aveste ancora fatto, anche su Resident Evil 0. Rivoluzionario per il fatto che è possibile giocare con due personaggi contemporaneamente, chiamando l’aiuto dell’altro quando più lo si desidera, questo gioco presenta delle atmosfere davvero lugubri e raccapriccianti al pari di tutti i migliori titoli della serie.
Basato sulle meccaniche di Resident Evil Rebirth e sullo stesso stile grafico (basato sempre su fondali prerenderizzati), Resident Evil 0 ci farà vedere come Rebecca Chambers, recluta sempre appartenente alle forze speciali STARS del dipartimento di polizia di Raccoon City, è riuscita a sopravvivere all’incidente che ha portato al totale annientamento della sua squadra, in questo caso il team Bravo. Rebecca si ritroverà poi a collaborare con un detenuto, il fuggiasco Billy Coen, per cercare di sopravvivere. Inutile dire che in portabilità, questo gioco si presenta come una chicca indissolubile. Ma in alternativa, esattamente come per il Rebirth e il 4, sempre disponibile a 10€ in meno per le altre console.
Resident Evil 4
Un altro grande must da giocare della saga è Resident Evil 4. Un titolone che nel lontano 2005 ebbe un successo pauroso, grazie anche al ritorno della mitica saga di Capcom dopo molti anni di attesa da RE3 (di cui assaporeremo il remake in Aprile). Ebbe un grande riscontro, soprattutto grazie anche a questo nuovo genere action-horror da esso inaugurato, che introdusse meccaniche profondamente diverse rispetto al passato e questa nuova telecamera “over the shoulder” (sopra la spalla) molto apprezzata, che sarà da lì in avanti adottata anche dai suoi successori, nonché dai remake del secondo e terzo titolo della serie.
Molti si sono interessati anche al grande ritorno dell’agente Leon Scott Kennedy, che avevamo lasciato in RE2 e al proseguo della sua storia, questa volta impegnato in Europa, più precisamente in Spagna, a salvare la figlia del presidente americano rapita da una setta religiosa, i “Los Illuminados”. Il gioco a differenza dei due qui riportati, sulla versione Switch risente di alcuni cali di frame-rate, che fortunatamente vanno ad assottigliarsi in modalità portatile. Per il resto, abbiamo un gioco in tutto e per tutto uguale i precedenti porting, quindi raccomandato solo ai veri fan della serie che lo vogliono rigiocare su Nintendo Switch (dove il prezzo rimane sempre un po troppo alto visti gli anni del gioco) e per tutti coloro che disgraziatamente per un motivo o per un altro, non lo hanno mai giocato.
Brutto dirlo, ma avere una Nintendo Switch in questi casi sarebbe una gran bella fortuna. Per tutti gli altri, potete comunque giocare a questi best sellers comodamente dal divano di casa su PS4, XBOX ONE o addirittura su PC (Steam) con 10€ di meno.