Berlino, ottobre 1924. Studi di Neubabelsberg. E’ sera inoltrata. L’indomani domattina si deve girare una scena importante della coproduzione The Blackguard. Ma c’è un problema. Mancano alcune comparse. Nani, nella fattispecie. Tocca al giovane aiuto regista Alfred Hitchcock risolvere il grattacapo.
“Giovane Innocente”, libro di Mauro Marchesini, si potrebbe definire sdoppiato. Anzi, bifronte. Con un dritto quasi saggistico e un rovescio quasi romanzesco. Un viaggio nella tormentata (ma artisticamente unica) Berlino di metà Anni 20 che comprende quattro tappe.
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Un largo preludio sull’assistente tuttofare A.H., sui suoi due primi film realizzati da director in terra straniera e sul rapporto con l’irresistibile cinema espressionista.
Un racconto ispirato da un episodio realmente accaduto a Neubabelsberg mentre si svolgevano le riprese della pellicola anglo-germanica The Blackguard.
Otto biografie-lampo, dove compaiono tra gli altri la stretta collaboratrice (nonché compagna di Hitch) Alma Reville, il genio Friedrich Murnau, l’amico mentore Michael Balcon, il grande scenografo Robert Herlth.
Una rapida antologia di testi riguardanti l’epoca descritta. Per: conoscere meglio l’apprendistato del futuro maestro britannico, omaggiare un personaggio chiave nella storia della cinematografia tedesca (il produttore Erich Pommer), scoprire il dietro le quinte di un capolavoro (L’ultima risata).
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