Dal 27 luglio è in sala Hai mai avuto paura?, un progetto 100% made in Italy, scritto e diretto da Ambra Principato. Un esordio alla regia sorprendente e accattivante, coronato da un cast in grado di far valere la propria presenza scenica, a partire da Mirko Frezza (protagonista nella quarta stagione di Rocco Schiavone) nei panni dello zingaro Scajaccia e Justin Korovkin (The Nest – Il nido) nel ruolo di Giacomo. Non da meno anche il giovanissimo Lorenzo Ferrante (Supereroi) nel ruolo di Orazio. Il film è stato distruibito da Vision Distribution.
Trama e soggetto
Nel 1813, in un piccolo borgo della campagna italiana, delle morti improvvise e violente colpiscono il bestiame, suscitando sconforto nella comunità ed in particolare nella famiglia del Conte Augusto e della Contessa Adele, insieme ai figli Giacomo, Orazio e Pilla. Quando, un giorno, Orazio inizia a notare comportamenti ambigui nel fratello maggiore, cala un’atmosfera di mistero e angoscia che affonda le proprie radici nel profondo della psiche umana e che farà insospettire anche il più razionale degli abitanti.
Ambra Principato, insieme a Carmen Danza, ha liberamente adattato il film dal romanzo di Michele Mari, Io venia pien d’angoscia a rimirarti, che illustra la passione di Leopardi per la luna (la quale gioca un ruolo importante nella vicenda, e vedremo perché).
La recensione contiene SPOILER. Consiglio vivamente di leggere post visione.
Ambientazioni e personaggi: richiami all’horror gotico…
Per quanto riguarda le ambientazioni, la regista ha dichiarato in un’intervista di aver tratto ispirazione dal classico di Bram Stoker Dracula, in quanto grande appassionata di horror gotico. Di fatti, a me ha ricordato molto i film della golden era della Universal, che tra gli anni ’30 e gli anni ’50 del secolo scorso ha aperto le porte al genere horror e horror sci-fi. Il titolo che associo al film di Ambra Principato appartiene proprio a quest’epoca cinematografica, ed é L’uomo lupo (1941) con protagonisti Lon Chaney Jr. e Bela Lugosi. Prendendo in considerazione le due pellicole, ci sono diversi elementi che ritroviamo in entrambe: il bosco/la brughiera, la comunità di persone, la simbologia occulta ed esoterica dei sinti, superstizione e chiusura mentale dettata dal fanatismo religioso.
Soprattutto per quanto riguarda la simbologia e l’occulto, troviamo, da una parte, il sopra citato Scajaccia, lo zingaro che mostra alla comunità un simbolo da tenere fuori dalla porta di ogni casa per proteggersi dalla Bestia; dall’altra, Bela che mostra a Larry Talbot il simbolo del pentagramma, associato a chiunque fosse affetto da licantropia. Quindi in Hai mai avuto paura? il simbolo é un dispositivo di protezione, mentre in L’uomo lupo rappresenta più un tratto di riconoscimento.
…e all’horror contemporaneo
La regista, ad ogni modo, pone l’accento sulle inquadrature, curate con una certa precisione e attenzione per i dettagli. Negli esterni e alcune sequenze, ho notato echi alla The Witch di Robert Eggers (soprattutto per le sequenze dell’ovile) e Il signor diavolo di Avati (per il paesaggio rurale selvaggio e insidioso). Le sequenze degli interni invece mi hanno ricordato molto quelle di The Haunting of Hill House, e Bly Manor (in particolare la casa buia e inquietante nelle ore notturne).
Per ultimo ma non meno importante, credo che la somiglianza con l’Hyde di Mercoledì sia notevole: Orazio, come Tyler, porta con sé sicuramente diversi traumi causati, in questo caso, dalla psicosi bigotta della madre. Gli stessi disegni della Bestia che lui illustra ricordano quelli che Mercoledì trova nella casa nel bosco di Xavier.
La paura come pilastro del film
Come si evince dal titolo e dal mantra ricorrente “la paura muove tutte le cose”, il tema centrale della pellicola é proprio il concetto stesso di paura, rappresentato in tutte le sue forme. La paura del buio, innata, che ci caratterizza soprattutto da bambini. La paura di esprimersi ed esprimere il proprio pensiero: Giacomo é chiaramente intimorito dal comportamento aggressivo e dal fanatismo religioso della madre. Non riesce mai a dire quello che pensa in sua presenza. La paura dell’altro/del diverso: la madre discrimina la gente del villaggio e non vuole che la sua famiglia frequenti i loro ambienti. Oppure ancora, la paura del passato che può riemergere: il conte Augusto che brucia un libro nel camino.
Il riferimento letterario a Leopardi e il ruolo della Luna
La particolarità del film di Ambra Principato é l’aver mescolato il genere horror con la letteratura, con riferimenti alle fiabe di Giambattista Basile e in particolar modo alla poesia e alla persona di Giacomo Leopardi. Non a caso, infatti, il fratello maggiore si chiama Giacomo e si innamora di una giovane chiamata Silvia. Leopardi ha tra l’altro scritto una poesia intitolata Alla luna, dove intraprende una sorta di dialogo con essa, simbolo della forza rinvigorente della natura.
La luna non solo scandisce il ritmo della storia, ma la suddivide in atti, come se fosse un dramma teatrale, attraverso le fasi lunari, fino a giungere al plenilunio. In letteratura contiene significati diversi: nella poesia di García Lorca ad esempio, spesso sono opposti tra loro. Può alludere alla vita e alla morte, così come la fertilità e la sterilità, che è ancora un riferimento esplicito, in entrambi i casi, al ciclo della vita.
Conclusioni
Hai mai avuto paura? é un film che lascia sorpresi e soprattutto lascia libertà allo spettatore di leggere la storia su diversi livelli. A mio avviso, la chiave di lettura che meglio si incastra con il contesto é il significato metaforico di paura come in Babadook: la Bestia non é altro che l’insieme di tutte le paure che non riusciamo ad affrontare, che neghiamo o che temiamo semplicemente. Questo vale sia per la famiglia di Giacomo, che per l’intero villaggio: entrambi si sono lasciati consumare dalla paura fino a impazzire.
Rimane valida anche la possibilità di vedere il film come se fosse un romanzo di formazione (quello che in letteratura tedesca viene chiamato Bildungsroman) in quanto ci mostra come Orazio debba affrontare le proprie paure, abbracciare quell’ombra che segue ognuno di noi e quindi, in un certo senso, crescere.
Hai mai avuto paura? é un film che scava nel profondo del nostro animo, risvegliando le paure più nascoste, con dei dialoghi coerenti e dal carattere introspettivo, fotografia e scenografia molto ben curate e un cast che lascia il segno.
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