Il 25 Ottobre 2018 usciva in Italia “Halloween” di David Gordon Green, undicesimo capitolo della saga inaugurata nel 1978 da John Carpenter con il suo “Halloween- La notte delle streghe”. La pellicola trascura ogni precedente sequel, ponendosi come una diretta prosecuzione del primo film della saga. Abbiamo inoltre il ritorno di Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Strode e di Nick Castle (in alcune delle scene) in quelli del killer Michael Myers.
TRAMA
Sono passati 40 anni dalla tragica notte in cui Michael Myers sconvolse la tranquilla cittadina di Haddonfield uccidendo quattro persone. Laurie Strode, che era riuscita a sfuggire al killer, non si è mai ripresa da quel trauma. La donna vive infatti in una sorta di bunker nella periferia di Haddonfield, preparandosi ogni giorno ad un eventuale ritorno di Myers. Il caso vuole che il bus adibito a trasferire l’assassino in un nuovo ospedale psichiatrico venga coinvolto in un rovinoso incidente, permettendo all’“Ombra della Strega” di tornare a seminare terrore nella cittadina…
OPINIONI
Non ci sono dubbi: questa “nuova notte delle streghe” è stata una delle pellicole horror che più hanno diviso i fan negli ultimi anni. Vi è infatti sia chi lo ha trovato il miglior sequel della saga, sia chi ha preferito dimenticarsene una volta uscito dalla sala. E’ possibile trovare un compromesso fra queste due posizioni? Non è semplice, ma si può fare un tentativo. Partiamo dai pregi ponendo l’accento sulla scelta di non considerare i precedenti sequel. Benché possa inizialmente sembrare un atto di presunzione da parte di Green e soci, non si può negare che essa riporti la figura di Michael Myers alle sue origini facendolo tornare ad essere quell’ “Uomo Nero che è ovunque e sta venendo a prenderti”, per citare le parole di John Carpenter. E’ infatti innegabile che la decisione di rivelare la parentela fra Laurie e la sua nemesi durante le ultime scene di “Halloween II” (1981) avesse privato la figura di Myers di buona parte del suo fascino. In questo nuovo film abbiamo nuovamente un killer che può colpire in qualsiasi luogo e in maniera del tutto indiscriminata. La scena che meglio incarna questo aspetto è lo splendido piano sequenza (infarcito peraltro di citazioni alla saga) che segue il killer durante le sue prime uccisioni dopo quarant’anni. Il “body count” molto alto, fattore che ha fatto storcere il naso a qualcuno, è in verità perfettamente spiegabile considerando appunto che l’Ombra della Strega stia di fatto andando a sfogare una ferocia che era stata tenuta a freno per ben quattro decenni. Un’altra nota di merito è il ritorno di John Carpenter alle musiche, che ci ha regalato, con “The Shape hunts Allyson”, una delle tracce più inquietanti nel panorama dell’horror contemporaneo. Venendo ai difetti, quello che più ha fatto discutere è un clamoroso colpo di scena nelle battute finali. Sebbene esso sia funzionale a riempire un precedente passaggio irrisolto nella trama, la sua messa in atto risulta alquanto esagerata e poco convincente. Sarebbe bastata una recitazione meno “teatrale” da parte dell’attore coinvolto per rendere il tutto assai più digeribile. Alquanto superflue sono poi le note di umorismo disseminate qua e là dagli sceneggiatori, quasi ci fosse stata la necessità di dare qualche istante di “sollievo” al pubblico. Infine possiamo dire che la caratterizzazione di Laurie Strode, che ricorda a tratti la Sarah Connor di “Terminator 2”, appare in alcuni casi eccessiva. Siamo insomma di fronte ad una pellicola godibile, con diversi pregi che vanno a controbilanciare dei difetti che purtroppo si sarebbero potuti facilmente evitare.
Nel Luglio 2019 sono stati annunciati due sequel: “Halloween Kills” (in uscita ad Ottobre 2021) e “Halloween Ends” (in uscita ad Ottobre 2022), entrambi diretti da David Gordon Green.
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