Finalmente anche in Italia dal 23 febbraio su Star, all’interno di Disney+, Helstrom: serie tratta da un fumetto minore della Marvel degli anni ’70. Una storia cupa ed horror che non vi aspettereste dalla casa editrice americana
Originariamente trasmessa da Hulu negli Stati Uniti, la serie live action si discosta molto da quelle in precedenza rilasciate da Netflix o le più recenti ed apprezzate serie su Disney+. Helstrom racconta la storia di una famiglia: una madre rinchiusa in un ospedale psichiatrico, un padre serial killer scomparso anni prima e i due figli della coppia, ormai cresciuti. Daimon, professore di etica all’università con poteri paranormali ed Ana, titolare di una casa d’aste con altrettante qualità nascoste. Il Male, però, ancora non ha finito con loro e presto tornerà a tormentarli.
Un’oscura eredità di famiglia
I due fratelli Helstrom furono separati quando erano molto piccoli, si ritroveranno a distanza di anni quando il Male tornerà nelle loro vite. Daimon, grazie ai suoi poteri, aiuta vittime di possessioni demoniache, oltre ad insegnare. Ana, invece, sfrutta la casa d’aste per punire chi si è macchiato di crimini pur di possedere antichi manufatti. A vegliare sui fratelli ci sono: Louise Hastings, responsabile dell’ospedale dove è curata la madre dei due e il Guardiano, che ha insegnato alcuni trucchi sull’occulto ad Ana. La madre Victoria Helstrom, invece, dimostra da anni di essere sotto il controllo di un’entità malvagia e misteriosa.
Ad aiutare Daimon ci sarà anche Gabriella Rossetti, una novizia mandata dal Vaticano per supervisionare il contributo del giovane al salvataggio delle anime. Chris Yen è l’assistente di Ana con le aste e non mancherà di dare a tutti loro una mano quando la minaccia si farà incombente.
Un esperimento riuscito a metà
La serie è composta da 10 episodi, che concluderanno una storia che non avrà ulteriori stagioni. Paul Zbyszewski, lo showrunner di Helstrom, ha ricevuto molte critiche negative per il fatto che la trama fosse poco interessante e i personaggi non tutti ben caratterizzati. Personalmente mi ha convinto ma solo in parte, infatti avrei limato un paio di episodi per dare più brio alla serie. Ho trovato invece gli attori molto in parte e le ambientazioni suggestive. Forse la parte centrale della stagione prende dei tempi troppo dilatati, facendo accusare il colpo allo spettatore. Sono invece convincenti gli effetti speciali, mai troppo abusati ed inseriti realisticamente nella narrazione. Il tono cupo della fotografia riesce a far immergere lo spettatore. Merito anche di una regia studiata e senza particolari sbavature.
Il lato occulto di casa Marvel
Il personaggio di Daimon Helstrom fu creato sui testi di Roy Thomas e i disegni di Gary Friedrich nel 1973 all’interno del mensile di Ghost Rider. In Italia dovemmo aspettare fino al 1990 per leggere le storie di magia ed esoterismo conosciute con il titolo originale: Il Figlio di Satana. Facile capire la motivazione! In realtà il padre di Daimon è il demone Marduk Kurios e non il Diavolo in persona. Satana è invece il nome della sorella, che nella serie si chiama solamente Ana. I giovani decidono di ripudiare gli oscuri insegnamenti paterni, cosa che porterà la loro madre umana alla pazzia con conseguente reclusione psichiatrica.
Giusto anche ricordare che nell’universo fumettistico Marvel, l’essere diabolico per eccellenza è Mefisto e non Satana. Daimon ha tra le sue abilità la pirocinesi, uso della magia nera e la guarigione delle anime perdute. Satana o Ana, se preferite, oltre a padroneggiare anche lei le arti oscure riesce a risucchiare le anime delle persone, uccidendole.