Lo scorso 20 settembre è uscito sulla piattaforma Prime Video l’ultimo film di Robert Rodriguez con protagonista Ben Affleck: Hypnotic. E noi di HorrorItalia24 non potevamo certo perderci la visione dell’ultima opera del regista di Sin City.
Trama
Daniel Rourke (Affleck) è un detective la cui vita è stata segnata dalla scomparsa della sua amata figlia Minnie (Hala Finley). Quando, durante una missione, ritroverà una foto della piccola, inizierà una corsa contro il tempo per riuscire a scoprire dove si trova. Quello che Rourke non sa, però, è che il Governo è invischiato e ha dalla sua un’arma totalmente innovativa.
Recensione
Quando leggi il nome di Robert Rodriguez è inevitabile provare un certo grado di curiosità. D’altronde stiamo parlando del regista di film cult come Dal tramonto all’alba, C’era una volta in Messico, Grindhouse – Planet Terror, Sin City… eppure questa volta Rodriguez non ce la fa e dirige un film senza sapore e, su certi aspetti, quasi al limite del plagio. Ma andiamo con ordine.
L’interpretazione
Ci sono tante, tantissime domande che mi sto ponendo, a seguito della visione di questo Hypnotic, ma la prima è sicuramente questa: perché Ben Affleck? Ora, senza nulla togliere al caro e vecchio Ben che nella sua carriera ha fatto un buon lavoro in certe situazioni (vedi Gone Girl – l’amore bugiardo), penso sia innegabile che la sua espressività sia praticamente inesistente. Questo aspetto, a mio avviso, è diventato più marcato da qualche anno a questa parte. In questo film Affleck è, a dir poco, monocorde. Che stia uccidendo un uomo o baciando una ragazza la sua mimica facciale resta inalterata rendendolo più simile a una maschera di cera che al protagonista di un film d’azione.
La scrittura
Dopo aver affrontato il primo grande elefante nella stanza passiamo al secondo: la scrittura. Ovviamente nessuno si aspetta o si sarebbe mai aspettato un film di Tarkovskij, parliamoci chiaro. Però questo è veramente troppo, soprattutto se il soggetto è proprio di Rodriguez. Il film parte in una situazione totalmente decontestualizzata, cosa che, di per sé, non è un errore. Il problema è che questa situazione continua a rimanere così illogica, da istillare subito nello spettatore il dubbio che qualcosa non quadri. Sono passati cinque minuti dai titoli di testa e tu (spettatore) hai già capito dove il film stia andando a parare. Quando poi viene introdotto il soggetto che dà il nome al film tutto diventa così chiaro da risultare di una banalità disarmante. E non bastano tre plot twist a migliorare la situazione. Ma il vero problema, in realtà, non è tanto quello ma l’idea che è quasi al limite del plagio. Purtroppo, per parlarne, dovrò fare spoiler pertanto se non avete visto il film vi consiglio di saltare il prossimo capitolo.
Il “plagio”
ATTENZIONE QUESTO CAPITOLO CONTIENE SPOILER
L’intero film si basa sul concetto di ipnotico (hypnotic), un particolare tipo di essere umano capace di “ipnotizzare” le altre persone tramite il solo uso della voce, della gestualità e dello sguardo. Nel mondo diegetico creato da Rodriguez, il Governo ha creato una squadra di ipnotici, di cui Dellrayne (William Fichtner) è il più potente. Man mano che la trama prosegue ci viene detto che gli ipnotici riescono a far fare alle persone ciò che vogliono perché creano nella loro mente un mondo in cui ciò che fanno è plausibile. Ricorda niente?
Tuttavia, questa cosa sarebbe solo apparentemente ispirata ad Inception se non fosse che ci viene anche mostrato ciò che vedono le persone sotto ipnosi. Non vorrei esagerare ma credo che gli ipnotici di Rodriguez e la squadra guidata da Cobb usino esattamente gli stessi architetti.
Conclusioni (NO SPOILER)
Giunti al termine di questa breve, ma intensa recensione non posso far altro che esprimere la mia profonda e netta delusione. Io adoro le opere di Rodriguez, soprattutto nelle sue varie collaborazioni con Tarantino. Questo Hypnotic non solo è un film brutto, ma è un film svogliato. Non c’è niente di salvabile se non la regia che, comunque, si attesta su un pallido sei e mezzo. La scrittura è fatta male, non riesce a creare nessun tipo di coinvolgimento. La recitazione è pessima, Affleck poteva tranquillamente essere sostituito con un manichino e nessuno avrebbe notato la differenza. Le idee sono trite e ritrite (e anche un po’ scopiazzate). Insomma, un film fatto tanto per fare. Ciò non toglie che io, come sempre, consiglio di vederlo per farvi una vostra idea. Magari in una di quelle sere un po’ spente… così da restare in tema Hypnotic.