Il leggendario regista Ruggero Deodato è uno dei registi della prossima antologia horror di DREAD Deathcember. È noto (e tristemente) famoso per il suo scioccante intransigente e controverso, Cannibal Holocaust (rilasciato nel 1980).
Nell’edizione odierna di Dread X, Deodato racconta i suoi primi 10 film preferiti. Dai un’occhiata sotto al trailer e la sinossi di Deathcember.
Nelle altre news di Deathcember, il film si sta godendo la sua prima irlandese oggi nell’ambito dell’IFI Horrorthon a Dublino!
Un bellissimo thriller ambientato in uno spazio non claustrofobico. Un film pieno di colpi di scena e inventiva; per esempio: il bambino sul suo triciclo percorre i corridoi dell’hotel. E un grande Jack Nicholson. Tutto ciò costituisce un superbo film di Stanley Kubrick.
Il film di Kubrick che molti registi, incluso me stesso, hanno cercato di imitare. Tutti i giovani dovrebbero vedere questo film perché li rappresenta molto bene.
Rosemary’s Baby
Questo è particolarmente impressionante a causa della scena con il bambino con demoniaci occhi di fuoco. Un film che paralizza lo spettatore fin dai primi minuti.
The Others
Un film che ti spaventa dall’inizio alla fine. L’ho guardato con mia moglie e abbiamo dovuto tenerci tra le braccia perché eravamo entrambi terrorizzati.
L’ho visto insieme al mio collega Lamberto Bava e al regista del film, Pascal Laugier. Alla fine del film eravamo gli unici rimasti in sala. È brutale.
Il sesto senso
Questo film sarà ricordato per molti anni a venire. È un esempio di buon cinema.
Cannibal Holocaust
Ha creato un seguito fedele di fan che ancora lo adorano e continuano a commentarlo online. Dopo quasi 40 anni. Immagino che debba significare qualcosa.
Mi considero un regista realistico e rosselliano. Questo è il motivo per cui adoro l’esorcista. Blatty è stato ispirato da un caso di possesso avvenuto nel 1949 a Cottage City, nel Maryland. Il protagonista della tragica storia era un ragazzo di 14 anni la cui identità era tenuta segreta e per la quale veniva usato uno pseudonimo.
Psycho
Si dice che mentre lavorava al suo remake di Psycho, Gus Van Sant portò con sé il film originale di Hitchcock del 1960 per rivedere le scene. Quando ha notato un errore (ad esempio una porta aperta senza chiave), Van Sant ha deciso di ripetere lo stesso errore nel suo film. Van Sant ha copiato bene!
Non posso non includere un film del mio grande “avversario” Dario Argento nella mia lista. Nella sua carriera artistica, Deep Red è il film che segna il passaggio dal thriller alla fase horror iniziata con Suspiria. Sono stato sorpreso dai terrificanti effetti speciali di Carlo Rambaldi e mi è piaciuta la musica rock dei Goblin.