Non ne potete più di guardare film horror dalla trama scadente? Avete voglia di recuperare una pellicola terrificante di cui non ricordate il nome? O più semplicemente vorreste soltanto conoscere i titoli di alcuni tra i migliori lungometraggi dell’orrore degli ultimi anni? In ogni caso, ecco a voi la lista dei migliori horror dell’ultima decade distribuiti nelle sale italiane. Armatevi di crocifisso, acqua santa, preparatevi psicologicamente e… che la lettura abbia inizio!

It (2017)

Realizzare un adattamento cinematografico di un romanzo scritto da Stephen King, senza privarlo di terrore psicologico e sfumature di stile proprie dell’autore, non dev’essere facile. E sarebbe ancor più complicato per It: una delle storie più lunghe e articolate del maestro dell’horror contemporaneo. Il remake del 2017, realizzato dal regista Andrés Muschietti, tuttavia, sembra non aver troppo deluso le aspettative. In questo caso, ci troviamo di fronte ad un Pennywise (Bill Skarsgard) più spietato e sadico rispetto al Tim Curry del 1990, ma reso troppo artificioso dall’utilizzo degli effetti speciali.

La vicenda narra di un gruppo di adolescenti che scopre l’esistenza di un’entità malvagia. Essa si nutre delle paure degli esseri umani e ha le sembianze di un pagliaccio. L’essere, che dimora nelle profondità della rete fognaria, è solo uno dei volti della creatura millenaria nota come It: un mostro senza forma che si risveglia ciclicamente per mietere vittime tra i bambini della città. Per sconfiggerlo, i ragazzi devono restare uniti e mantenere vivo il sentimento di amicizia che li lega.

I capitoli di It diretti da Muschietti hanno l’aria di prodotti realizzati col fine di rendere commerciale il personaggio di Pennywise. E potrebbero risultare dei film horror oggettivamente apprezzabili, ma gli appassionati faticheranno a non storcere il naso.

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Insidious (2010)

Ormai esistono ben quattro capitoli di Insidious. Ma come si potrebbe scordare il primo, quello che ha dato inizio a tutto? Diretto da James Wan e scritto da Leigh Whannell (come tutti gli episodi), Insidious narra la storia di una famiglia che si trasferisce in una nuova casa, ma si imbatte in degli spiriti maligni. In particolare, ad essere posseduto, è uno dei figli. L’attrice Lin Shaye, nel ruolo della medium Elise Rainer, è diventata un’icona della serie. Insidious è un film horror che ripropone la classica vicenda della casa infestata, ma in chiave più moderna. Ci riesce attraverso l’abbandono di qualche cliché, pur non rinunciando ad alcuni elementi caratteristici dell’horror, come porte cigolanti o apparizioni improvvise.

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Orphan (2009)

Quando la loro terzogenita Jessica viene alla luce senza vita, Kate e John, per superare il trauma, decidono di adottare una bambina russa. Tuttavia, si tratta di una fanciulla molto particolare, che nasconde segreti terribili. Jaume Collet-Serra ha dato vita ad una pellicola dalla trama semplice, ma diretta in modo originale. Si tratta di un vero e proprio esempio di quanto, a volte, sia il ‘come’ ad importare più del ‘cosa’. Il modo del regista di mettere insieme gli eventi, infatti, desta inquietudine continua, già dalle prime scene. Una violenza visiva codifica tutto il resto del film. Il lungometraggio dura ben due ore, ma è comunque pieno di tensione e terrore. Strani eventi sono ben rappresentati per far luce, spesso anche in modo indiretto, sul disturbo psicologico della ragazza adottata. Inoltre, pare che il film sia ispirato ad una storia vera.

It Follows (2014)

In seguito a un incontro sessuale, un’adolescente è tormentata da visioni terrificanti e si convince di essere perseguitata da una presenza malefica. Ansia e oppressione pervadono la pellicola per tutta la sua durata. Uno dei punti forti di It Follows è sicuramente la singolarità dell’antagonista: di solito i demoni inseguono le loro vittime ‘spiritualmente’, ma qui, al contrario, il male è tangibile e cammina senza mai fermarsi. Per non incontrare lo spirito maligno e morire, la protagonista deve spostarsi in continuazione. It Follows è una pellicola scritta e diretta da David Robert Mitchell (alla sua prima esperienza col cinema horror), e realizzata con un budget molto basso. La critica ha accolto It Follows molto positivamente.

Ghostland – La casa delle bambole (2018)

Altro titolo di cui parliamo è Ghostland – La casa delle bambole. Dal regista Pascal Lugier, che ricordiamo per lo spregiudicato Martyrs (2008) e I bambini di Cold Rock (2012), il film in questione merita senz’altro un posto in questa classifica. Violento, impressionante e confusionario Ghostland segue due bambine che si trasferiscono in una nuova abitazione. Presto, però, ricevono la visita di alcuni individui bizzarri e sadici, che cambieranno per sempre il corso della loro esistenza. Il film è decisamente cupo e tormentante; incuriosisce e attrae anche grazie ai continui cambi temporali. Lo spettatore non può fare a meno di ricavarne spunti di riflessione e chiedersi: “Cosa è davvero reale?”

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Babadook (2014)

Chi non conosce Babadook? Che sia per lodarlo o per disprezzarlo, il film in questione è uno degli horror più discussi degli ultimi anni. C’è infatti chi ama Babadook, definendolo uno dei migliori film dell’orrore degli ultimi anni (come Stephen King), e chi lo odia.

In molti criticano la pellicola per l’assenza di jump scares e la lentezza delle scene. Ma il lungometraggio di Jennifer Kent ha dei significati molto profondi, che non si trovano molto spesso in film di questo genere. Babadook, per l’appunto, tratta temi come quello di affrontare le proprie paure, la difficoltà di sopravvivere per una donna che perde il marito e il sottile confine tra razionalità e follia. Racconta la storia di una donna che, dopo la morte del marito, lotta contro un Uomo Nero che si palesa nella sua casa. Nel frattempo, però, deve anche badare al suo figliolo problematico. L’atmosfera è claustrofobica, la fotografia eccezionalmente cupa.

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The Conjuring (2013)

Altro titolo che non si può fare a meno di citare è l’opera più celebre di James Wan: The Conjuring. La famiglia Perron, molto numerosa, si trasferisce in una nuova casa. Ben presto, però, iniziano a verificarsi eventi misteriosi e strane apparizioni, che diventano pian piano vere e proprie manifestazioni paranormali. Anche se la trama non è delle più originali, la pellicola è diretta in modo impeccabile. E comunque… è inutile girarci intorno: Wan è un maestro del terrore e, se ciò che cercate è lo spavento, apprezzerete senz’altro la sua pellicola.

Qualche altro titolo che possiamo ricordare dello stesso regista è La Llorona (2019), Insidious (2010), Saw L’enigmista (2004) e Annabelle (2014). Esiste anche un secondo capitolo de L’evocazione (The Conjuring – Il caso Enfield, 2016), e ne è stato confermato un altro per il 2020. I film di tale serie cinematografica sono accomunati dalla presenza (diretta o indiretta) dei coniugi Warren: due demonologi realmente esistiti.

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The VVitch (2015)

Nel 1630, in Inghilterra, una famiglia di contadini accusa la giovane figlia di stregoneria quando il figlio più piccolo scompare misteriosamente. Non apprezzare The VVitch è davvero difficile: il film di Robert Eggers rispecchia il periodo coloniale inglese in modo inappuntabile (e non solo). Dai costumi alla sceneggiatura, risulta facile immergersi e comprendere in prima persona quel periodo oscurantista, in cui chi osava  oltrepassare la soglia delle regole stabilite da un cristianesimo decisamente ortodosso, poteva essere ritenuto un alleato di Satana.

Guardare The VVitch è un’esperienza singolare. Dividendosi in momenti di calma assoluta e altri di grande intensità, risulta arduo per lo spettatore prevedere quando (o se) il male si paleserà. Piccola curiosità: l’ortografia del titolo ‘The VVitch’ deriva dal modo in cui fu scritta nel periodo della prima isteria americana delle streghe nel Massachusetts. All’epoca, infatti, la lettera ‘W’ non era ancora in uso.

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Hereditary (2018)

Ari Aster, grazie alle pellicole girate negli ultimi anni (Hereditary e Midsommar), è destinato ad entrare nella lista dei grandi registi horror. Hereditary narra la vicenda di una famiglia che, alla morte della matriarca Graham, inizia a scoprire alcuni segreti misteriosi e terrificanti sulla propria discendenza. Comincerà così a tentare di fuggire dal destino maledetto che ha ereditato. Particolarmente rilevante è l’interpretazione di Toni Collette (Annie Graham): una recitazione ‘vera‘ e ‘pura’, che incute turbamento e angoscia.

Il film è ricco di elementi suggestivi. Il finale è sorprendente e richiede uno sforzo intellettuale per essere compreso. Nella prima parte si assiste alla messa in scena di un dramma di famiglia, in cui i tratti orrorifici risiedono proprio nelle dinamiche tra i suoi componenti. In particolar modo, essi sono visibili nei rapporti tra Annie e i suoi figli, e nell’impatto che la malattia mentale ha su chi ne soffre e su chi gli sta vicino. Avvicinandosi alla conclusione, al contrario, la pellicola vira verso l’horror più classico, con demoni, presenze… ecc.

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Scappa – Get Out (2017)

Preparatevi a guardare un film in cui la possessione non avviene da parte dei demoni, ma delle persone: in Scappa – Get Out, i bianchi possiedono i neri.

Scappa – Get Out è una pellicola non propriamente horror. Si tratta piuttosto di un thriller (che, in ogni caso, vi farà saltare dalla sedia). Chi conosce Jordan Peele, infatti, saprà senz’altro che il regista in questione ha molto a cuore temi come razzismo e capitalismo. E nel suo Scappa – Get Out, lo dimostra inequivocabilmente. Il protagonista del film, Chris, decide di far visita a Rose nella tenuta della sua famiglia. Quando incontra i genitori della ragazza pensa che il loro strano comportamento sia dovuto alla natura interraziale del proprio rapporto ma, invece, verrà a conoscenza di verità incredibilmente sconvolgenti. Jordan Peele è anche il direttore del più recente Us – Noi, altro lungometraggio meritevolissimo.

Una delle caratteristiche più lodevoli del cinema di Peele è sicuramente quella di riuscire a trattare argomenti delicati, pur restando sensibile e in un genere – come horror e thriller – in cui l’impresa può risultare particolarmente ardua.

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Altri titoli che non possiamo fare a meno di citare:

Le streghe di Salem (Rob Zombie, 2012),  Suspiria (Luca Gudagnino,2018), Midsommar (Ari Aster, 2019), Us – Noi (Jordan Peele, 2019), Sinister (Scott Derrickson, 2012), A Quiet Place (John Krasinski, 2018), Drag Me To Hell (Sam Raimi, 2009), La casa (Fede Alvarez, 2013), Annabelle (John R. Leonetti, 2014), Blair Witch (Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez, 2016), The Nest (Roberto De Feo, 2019), Quella Casa nel Bosco (Drew Goddard, 2011).