I delitti del gatto nero – 10 curiosità su un’antologia indimenticabile

I delitti del gatto nero – Il testamento delle antologie

Il 4 maggio 1990. esattamente 30 anni orsono, usciva nelle sale statunitensi I delitti del gatto nero, diretto da John Harrison . Si tratta di un film horror antologico, tipologia molto in voga negli 80’s, ma non lo si può di certo considerare l’ “ennesimo” della lista. Saranno forse le magistrali penne di Sir Arthur Conan Doyle, Stephen King, George A. Romero e Michael McDowell, qui tutti riuniti in un connubio geniale, a regalare al film episodi dal dal tono vagamente gotico pensati per spaventare e impressionare lo spettatore. Saranno anche le creazioni mostruose, gli effetti speciali prostetici e artigianali. Saranno i tre racconti che si inseriscono nella cornice dell’antologia, intitolati Lotto 249, Il gatto nero, La promessa degli amanti a costituire un bellissimo materiale capace di integrarsi alla perfezione nell’armonia antologica, sia per eterogeneità che minimo comun denominatore. Sarà la cornice stessa, con un ragazzino, Timmy, incatenato nella dispensa della donna, Betty, alla quale racconta le tre storie per cunctare e impedire a Betty, interpretata dalla popstar Blondie, di ucciderlo e cucinarlo come cena per i suoi ospiti, a incuriosire ma anche depistare le aspettative dello spettatore da ciò che effettivamente vedremo dopo. Sarà la colonna sonora, che esalta le scene più terrorizzanti e accompagna i momenti dal sapore più drammatico, ansiogeno, talvolta romantico. Sono sicuramente tanti i motivi che rendono I Delitti del gatto nero più che “uno dei tanti horror a episodi“..

Oggi vi proponiamo 10 curiosità (+ 3 extra) per  approfondire gli aspetti più misteriosi quest’opera, se l’avete già vista ed apprezzata, o per invogliarvi alla visione se non l’avevate mai sentita prima o ne eravate sempre rimasti alla larga…   Pronti ad addentrarvi nell’oscurità? Si parte!!!

• “I delitti del gatto nero” è il titolo italiano del film. Ma qui vanno subito fatte le dovute premesse e precisazioni. D’altronde parlavo di film pieno di misteri.. e un primo segreto si nasconde già nel suo nome! Il titolo originale infatti, con cui è uscito negli USA e in molti paesi del mondo, è “Tales from the Darkside: The Movie“. Perchè questa precisazione “The Movie”? Perchè in origine “Tales from the darkside” è una serie tv, bellissima per altro, composta da 4 stagioni con avvio nel 1983. La serie è di formato antologico e, con ogni episodio che racconta una storia oscura diversa, ed il film è proprio il tributo, con coerente stile antologico, di questa serie. Pochi lo sanno ma la serie di Tales from The Darkside è arrivata in realtà anche in Italia, andando in onda sotto il nome di “Un salto nel buio” (e in un’occasione anche come Codice Mistero) con primo episodio trasmesso il 4 aprile 1988 su Odeon Tv. Per coerenza di corrispondenze ci si sarebbe potuti aspettare di vedere presentata la pellicola in Italia come “Un salto nel buio: Il Film”. E invece il nostro paese, come Germania, Spagna e altri, hanno finito col cedere al fascino del “black cat” di poeiana memoria..

  

• I delitti del gatto nero è considerato da molti fan e dallo stesso Tom Savini il vero “Creepshow 3“. Dopo il successo di Creepshow di Stephen King e George A. Romero, Laurel Entertainment (la società di produzione di Creepshow & Creepshow 2) ipotizzò l’idea di una serie televisiva di Creepshow. Dopo diverse trattative e modifiche (dovute ai titolari dei diritti, ecc.), si decise di cambiare il titolo della serie in “Tales from the Darkside” (che sarà diretto da nientemeno che dal regista di Creepshow e dallo sceneggiatore di Creepshow 2, George A. Romero). Dopo il grande successo della serie, circa tre anni dopo il lancio di Creepshow 2 nelle sale, Tales from the Darkside: The Movie è arrivato a compimento nel 1990 come successore dei due precedenti film di Creepshow, condividendone molti membri della crew.

  

• Il secondo racconto de I  delitti del gatto nero, intitolato “The Cat From Hell” (scritto da Stephen King e adattato per lo schermo da George A. Romero), era originariamente destinato a Creepshow 2 (1987). La storia è stata successivamente abbandonata per motivi di bilancio.

  

• La storia del terzo segmento, “La Promessa degli amanti” (titolo originale: Lover’s Vow) è basata su un folklore giapponese chiamato Yuki-onna, ma lo scrittore del film ha deciso di trasformare il personaggio di Chong in un gargoyle anziché in un fantasma come nella leggenda giapponese.

  

• Durante una scena in “Lotto 249“, Zombi (1978) può essere ascoltato mentre suonava dalla TV. Il suo scrittore / regista, ‘George A. Romero’, ha scritto la sceneggiatura per il segmento “Cat From Hell”.

  

• Nell’episodio “Cat from Hell”, una TV mostra una scena di Wampyr (1977), anch’essa scritta e diretta da George A. Romero .

  

• Tre membri del cast di questo film sono anche apparsi nella serie televisiva Un salto nel buio (Tales from the Darkside) (1983): “Deborah Harry”, Christian Slater e “William Hickey”.

  

• Il film segna il debutto sul grande schermo di Julianne Moore.
• Il film è da anni fuori catalogo in Italia per quanto riguarda l’home-video. Nell’ultima edizione che ha ricevuto, in Dvd, c’è un errore nel titolo del terzo segmento, nominato “Le promesse degli amanti”..

  

  ..invece del corretto “La promessa degli amanti”, traduzione al singolare più letterale dell’originale “Lover’s Vow”, riportato anche nella prima edizione VHS che il film ha ricevuto in Italia, con copertina diversa da quella DVD.

  

• Il personaggio di Halston, interpretato da David Johansen , è in cucina dopo la sua prima battaglia con il gatto e si rimprovera se stesso dicendo: “Non posso scaldarmi. Non puoi lasciarti scaldare, mai. Fai errori quando sei caldo “. David Johansen è anche noto come Buster Poindexter, un musicista con molte canzoni famose, tra cui il successo “Hot! Hot! Hot!” in cui il cantante professa quanto sia “caldo, caldo, caldo”.

• È stato pianificato un sequel ma non è mai passato alla fase di pre-produzione.
• Betty, che nella cornice vuole cucinare il piccolo Timmy, è interpretata dalla popstar Blondie.. Ve la ricordate per sue hit mondiali come Maria?

  

• Il segmento “Il gatto dall’inferno” è adattato da un racconto di Stephen King , che ha anche scritto la sceneggiatura di L’occhio del gatto (1985), che comprende un segmento chiamato “Il generale”. Entrambi i segmenti presentano un gatto capace di rubare il respiro di una persona che dorme.

  

• Il film ha trionfato al  Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz vincendo il Grand Prix nell’edizione del 1991.