Sydney Sweeney, nota al grande pubblico per la sua interpretazione di Cassie Howard nella serie HBO Euphoria, è la protagonista di “Immaculate – La prescelta” film diretto da Michael Mohan ( con il quale l’attrice aveva già collaborato in The Voyeurs) da oggi al cinema
Trama
Immaculate è ambientato in un convento isolato nelle campagne italiane.
Qui arriva Cecilia giovane novizia pronta a prendere i voti.
La solidissima vocazione è nata in lei in seguito a un incidente in cui ha rischiato di perdere la vita.
Il fatto di essere una sopravvissuta fa nascere, nell’allora giovanissima Cecilia, l’idea di essere stata salvata per un motivo superiore a lei sconosciuto.
La giovane americana arriva al convento per via dell’invito di Padre Sal Tedeschi (interpretato da Álvaro Morte, il “Professore” di “La Casa di Carta”).
Poco dopo il suo arrivo Cecilia inizia ad avere strani incubi e visioni inquietanti.
Non passa molto tempo che la giovane suora scopre di essere incinta.
Da questo momento in poi verrà venerata come “benedetta” e “santa” in quanto sia per Padre Sal che per il Cardinale (interpretato da un grandissimo Giorgio Colangeli) si tratta di un miracolo divino.
La pellicola si fa sempre più inquietante tra follia, morte.
A queste si aggiunge la sempre più pressante e inquietante presenza di Padre Sal, ex biologo che ha trovato la sua strada nella via del Signore.
La fede cieca di Sydney Sweeney viene pian piano sostituita dal sospetto e dal desiderio di evasione.
Incastrata in una realtà decisamente più disturbante di quanto potesse immaginare.
Immaculate è diviso in tre atti (dura 90 minuti). Passando da un atto all’altro, oltre ad accresere la tensione e la violenza, assistiamo anche a un cambianto nel temperamento di Cecilia. La giovane suora passa dall’essere delicata e pura ( simile alla Madonna) al diventare una final girl senza remori.
La pellicola si trasforma in fretta in un revenge movie violento e disturbante. Una pellicola a tratti coraggiosa. Una critica non solo alla Chiesa ma a una società che vuole imporsi sul corpo delle donne.
Nel film, Sydney Sweeney, non si riappropria solo del suo corpo ma anche del suo percorso di vita.
Una pellicola non priva di difetti ma che riesce a donare allo spettatore un po’ più attento e curioso vari spunti di riflessione.
La nascita di una nuova “Scream Queen”
Con questo film assistiamo alla nascita di una nuova Scream Queen.
Sydney Sweeney si approccia al genere con un’interpretazione veramente valida che ci ricorderemo per un po’ di tempo.
Immaculate, come spessissimo accade con gli horror, veicola messaggi politici e sociali. Una critica coraggiosa alla società odierna.
Da vedere.
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