Il 27 Maggio 1988 usciva nelle sale statunitensi “Killer Klowns from Outer Space”. La pellicola può essere considerata in tutto e per tutto frutto della fantasia dei fratelli Charles e Stephen Chiodo, che ne curarono la produzione, la sceneggiatura e la regia. Il film non ebbe un ottimo responso a livello di incassi, ma è stato riscoperto nel corso degli anni fino a divenire uno dei più celebri cult del cinema horror.

La trama è piuttosto semplice: la cittadina di Crescent Cove si trova ad avere a che fare con l’arrivo di un gruppo di strani extraterrestri con le sembianze di clown, atterrati a bordo di un’astronave simile ad un enorme tendone da circo.

Con questo film i fratelli Chiodo volevano realizzare una parodia-omaggio all’epoca d’oro (anni ’50/’60) del cinema di fantascienza. A dimostrazione di questo intento possiamo prendere innanzitutto il titolo. Inizialmente la pellicola doveva difatti intitolarsi semplicemente “Killer Klowns”, ma i fratelli Chiodo decisero di aggiungere “From Outer Space” in modo da allontanare la loro opera dal genere slasher e conferirle un sapore da “fantascienza di serie B” (l’associazione con il folle “Plan 9 from Outer Space” di Ed Wood sorge spontanea).

In effetti siamo di fronte ad un film che non vuole prendersi troppo sul serio, assumendo a più riprese dei tratti quasi cartooneschi. Il budget di lavorazione fu di circa due milioni di dollari, una cifra non elevata ma neppure bassissima. In virtù di queste caratteristiche possiamo già andare a capire come i Chiodo non volessero fare un semplice film di serie B, volevano fare IL film di serie B.

Ci riuscirono? Assolutamente.

“Killer Klowns from Outer Space” ha infatti un unico difetto, piuttosto evidente, che risiede nella recitazione zoppicante di pressoché tutto il cast. Sotto tutti gli altri aspetti, la pellicola si mantiene invece su livelli quantomeno buoni. Non può passare inosservato il lavoro a livello di trucco ed effetti speciali. Questo era peraltro il principale ambito di competenza dei fratelli Chiodo, che li supervisionarono senza però curarli direttamente (tranne in un caso, come vedremo in seguito). I Killer Klowns, come accennato, hanno un design che sembra uscire da uno sgangherato cartone animato. Nonostante tutti gli alieni condividano uno stile comune, è giusto mettere in evidenza lo sforzo compiuto nel cercare di conferire caratteristiche atte a rendere riconoscibile e distinguibile ciascuno di essi. Le trovate geniali a livello di trama sono praticamente innumerevoli. Per citarne solo alcune, abbiamo l’astronave a forma di tendone, dei fucili spara pop-corn (che influirono moltissimo sul budget), dei bozzoli di zucchero filato…e un Klown-Zilla. Quest’ultimo, unico contributo materiale dei Chiodo agli effetti speciali del film,venne “interpretato” dallo stesso Charles Chiodo.

Sì, siamo sicuramente di fronte ad un film folle, ma non per questo completamente privo di passaggi in tutto e per tutto horror. In particolare, è alquanto disturbante la scena in cui uno dei Killer Klowns utilizza il cadavere di un ufficiale di polizia come un pupazzo da ventriloquo, forse l’unica in cui il gusto per l’assurdo lascia completamente il posto ad un genuino senso di inquietudine. Si potrebbe poi citare anche una scena (ovviamente molto strampalata) di decapitazione, per non farsi mancare nemmeno un po’ di splatter.

Il film può poi godere dell’azzeccatissimo tema musicale della Killer Klown March ad opera di John Massari. Alla luce di tutti questi pregi, possiamo quindi tornare alla recitazione scadente: siamo così sicuri che non fu voluta? Dopotutto, si stava cercando di realizzare un atto di amore per un tipo di cinema che vedeva in essa uno degli ingredienti principali…

Si è parlato per anni e anni dei piani per un possibile sequel, purtroppo mai realizzato.

Concludiamo con due curiosità:

-Il personaggio del wrestler Doink The Clown, celebre all’inzio degli anni ’90, venne ispirato da questo film. A confermarlo è stato Bruce Prichard, principale creatore della “gimmick”, in un podcast del 2017, smentendo le voci che vedevano Pennywise come principale influenza.

-Ai Killer Klowns è stata dedicata una linea di Funko Pop uscita nel 2020.