Storie vere, leggende urbane o fatti di cronaca che porteranno un po’ di brivido al vostro sabato sera.

Oggi ci addentriamo all’interno di uno dei miti del Sud America, ovvero la Patasola. Questa creatura ha le sembianze femminili e si aggira nella giungla. Sembrerebbe apparire ai cacciatori o ai taglialegna nel mezzo del nulla quando pensano a una donna. Il mostro, quindi, appare come una ragazza bellissima e seducente, spesso nel modo in cui preferiscono le povere vittime, e le trascina nel cuore della foresta. Lì, svela la sua vera natura, ovvero quella di una specie di feroce vampiro che brama la carne e il sangue degli umani, i quali vengono attaccati e divorati.

Le origini della Patasola

La storia sulle origini della Patasola parla di una donna infedele e denigrata. Alcuni, infatti, credono che fosse una madre che uccise i suoi figli, per poi essere bandita nella foresta come punizione dagli abitanti del suo villaggio. Altri, invece, pensano si trattasse di una malvagia tentatrice, crudele con uomini e donne, e per questo motivo fu mutilata con un’ascia. Leggenda vuole che le tagliarono una gamba e la gettarono nel fuoco. In seguito, morì e ora infesta la vegetazione. Una terza storia, infine, narra di una moglie infedele, la quale tradì il marito con un collega di lavoro. Dopo aver scoperto il tradimento, lo sposo geloso uccise moglie e amante. Nonostante questo, però, la sua anima si rifugiò nel corpo di una persona con una gamba sola.

Patasola

Patasola

Le sembianze della Patasola

Il nome deriva dal fatto che abbia una sola gamba, la quale termina con una specie di zoccolo bovino che la fa camminare in maniera plantigrada. Nonostante questo, però, riesce a muoversi molto agilmente. Nella sua vera forma ha un seno, occhi sporgenti, zanne da gatto, naso aquilino e grosse labbra.

Può, inoltre, assumere qualsiasi sembianza desideri. Comunemente prende la forma di una donna bellissima, per poi succhiare il sangue delle vittime con le sue zanne, Alcuni credono si possa trasformare anche in altri animali come un grande cane o una mucca. La creatura si arrampica in cima agli alberi cantando questa canzone:

I’m more than the siren /I live alone in the world: / and no one can resist me / because I am the Patasola. / On the road, at home, / on the mountain and the river, / in the air and in the clouds / all that exists is mine.

La traduzione letterale è:

Sono più di una sirena / Vivo sola nel mondo: / nessuno può resistermi / perché io sono la Patasola. / Sulla strada, a casa, / sulle montagne e nel fiume, / nell’aria e nelle nuvole / tutto quello che esiste è mio.

Variazione della leggenda

In alcune zone del Sud America la Patasola cambia nome e ha una storia un po’ diversa. Per esempio, in Colombia ha il nome di Tunda. Anche in questo caso si nutre di sangue e può assumere la forma che vuole, però, non può sbarazzarsi della gamba tagliata, sostituita da un bastone di legno.

Conoscevate questa leggenda sudamericana? Credete che esita davvero nel cuore della giungla? Continuate a seguirci per altre storie dal mondo dell’horror.