Il 31 dicembre è uscita la quarta e ultima stagione di Le terrificanti avventure di Sabrina, serie tv statunitense prodotta dalla Warner Bros e trasmessa dalla piattaforma Netflix, è tratta dall’omonimo fumetto di Archie Comics il cui titolo originale è “Chilling Adventures of Sabrina“.
La Storia
Sabrina è un’adolescente che vive con le zie ed il cugino in una grande villa vittoriana che è anche l’attività di famiglia, le pompe funebri Spellman. Il giorno del suo sedicesimo compleanno scopre di essere una strega, per metà mortale, nata da madre mortale e da nientepopodimeno che Lucifero in persona. Grazie all’aiuto delle due ziette, potenti streghe, Hilda e Zelda, Sabrina inizierà una nuova e parallela vita. Liceo e Accademia di Arti Oscure, amici mortali e congrega di streghe e stregoni, la ragazza vivrà terrificanti avventure in entrambi i mondi che la porteranno ad accettare e abbracciare la sua vera natura, senza però perdere i suoi principi.
Interpreti e Personaggi
Kiernan Shipka è la protagonista di questa spumeggiante serie. Di una bellezza non folgorante ma particolare incarna credibilmente i panni della semplice adolescente che si trova a dover affrontare un mondo più grande di lei. Così come il suo personaggio anche lei è cresciuta nell’arco della programmazione aggiungendo complessità e spessore alla sua Sabrina e dividendosi in due ruoli differenti seppur simili. Il suo personaggio ha avuto una bella evoluzione nell’arco delle quattro stagioni. Di sicuro ciò che balza più all’occhio è la sua maturazione. Eppure al di là di tutti gli orrori visti e subiti e del suo abbracciare il lato oscuro ha mantenuto ciò che la caratterizzava, i forti principi di amore, famiglia e amicizia tipici della vita mortale.
La zia Zelda è favolosamente caratterizzata da una Miranda Otto in gran forma. Elegante, algida e altezzosa, solo all’apparenza freddina e nevrotica è senza dubbio uno dei miei personaggi preferiti. Con il procedere delle stagioni impariamo a conoscerne diversi lati e sfaccettature, tutte favolosamente definite dalla brava attrice. La sua perfetta contrapposizione è Lucy Davis, alias Hilda Spellman. Sorridente e positiva, apparentemente un po’ stupidotta, si affranca dalla sudditanza della sorella, affermando la propria posizione e confermandosi una strega molto forte, coraggiosa e di polso, quando serve.
Ambrose Spellman è senza dubbio uno dei personaggi più divertenti. Cugino di Sabrina la aiuta e cerca di consigliarla, supportandola ed a volte coprendola nelle sue avventure.
Il suo interprete, Chance Perdomo, ha una mimica facciale davvero spontanea che rende il suo stregone molto simpatico.
Nominare tutti i numerosi membri del cast sarebbe impossibile, la mia menzione speciale va alla bravissima Michelle Gomez, nel doppio ruolo di Lilith e della Professoressa Wardwell. Arrivista e senza scrupoli una, debole e timorosa l’altra, entrambi i suoi personaggi sono vivi e lei davvero intensa nella mimica facciale, nello sguardo e nelle caratterizzazioni. Un ottimo lavoro ed un ottima resa di due personaggi in realtà molto complessi.
La durata giusta
Ho seguito la serie sin dal primo episodio e, pur essendone una fan accanita, non sono stata delusa dalla scelta di sospenderne la produzione con la quarta stagione, anzi. L’ho trovata una scelta saggia ed una durata corretta per permettere un buon sviluppo della trama, una crescita dei personaggi ed una messa in scena piacevole e scorrevole senza correre il rischio di diventare, con lungo andare, ripetitiva noiosa e scontata come successo con altre serie diventata infinite. Le buone idee prima o poi finiscono ed abusare di personaggi e ambientazioni è un gioco rischioso e spesso controproducente.
Sabrina finisce invece con il botto, con un ultima serie scoppiettante e geniale grazie all’ottimo lavoro degli sceneggiatori ai quali, davvero, vorrei stringere la mano.
Fin dalla prima stagione questa serie ha mescolato folklore e mitologia, stregoneria e paganesimo, leggende e originalità, senza dimenticare di omaggiare il mondo cinematografico al quale strizza l’occhio, il nostro amato genere horror. Ma in questa ultima stagione tutti questi elementi sono stati sapientemente selezionati, gettati e mescolati nel calderone, ed infine serviti in una riuscitissima e deliziosa pozione che diverte, sorprende e soddisfa.
Trovate geniali
Le Terrificanti avventure di Sabrina non è la prima trasposizione televisiva che riguarda la strega sedicenne alle prese con il mondo magico e quello mortale. Nel 1998 arrivava in italia, con due anni di ritardo rispetto alla messa in onda americana, la situation comedy dal titolo “Sabrina, vita da Strega“. Sette stagioni dove la protagonista è interpretata da una simpaticissima Melissa Joan Hart, le due zie Hilda e Zelda da Caroline Rhea e Beth Broderick e Salem Saberhagen…beh Salem era un potente stregone condannato ad essere un gatto (di pezza) parlante, saputello e acidello, vera e indiscussa star della serie. Questa era comica, per nulla horror, e adatta ad essere trasmessa nel pomeriggio di italia uno. Eppure è rimasta nella storia (grazie e soprattutto al mitico gatto Salem) ed era inevitabile che venisse menzionata e, seppur differentissima, paragonata alla serie attuale.
E qui, signori e signore, la genialità! In un universo parallelo Sabrina si ritrova in quello che è il set televisivo della prima serie tv, con le zie originali e lui, sì proprio lui, il fantastico Salem Saberaghen!
In scena troviamo contemporaneamente le quattro zie ed il mondo della situation comedy degli anni 90, con annesse risate registrate, si mescola alla serie attuale che risulta essere la realtà (o forse no?)
Insomma…quel paradosso che poteva essere una possibile catastrofe è stato invece reso, giustificato e ideato in modo geniale!
Mitologia e religione
A divertire ulteriormente chi come me è appassionato di mitologia e folklore, gli innumerevoli riferimenti, oggetti personaggi e artefatti, che arricchiscono la storia. Dal vaso di Pandora alla lancia di Longino, da Lazzaro al Baron Samedi, da Lovecraft al paganesimo celtico. Sono cosi tanti i riferimenti alle varie culture di molti paesi diversi che forse è impossibile coglierle tutte ad una prima visione. Quel che è certo è che dietro c’è un gran lavoro di ricerche e studio, a partire dalla simbologia utilizzata sino alle statue che troneggiano nell’atrio dell’accademia.
La prima, quella in nome di Lucifero, è copia di quelle realmente posizionate nelle varie sedi del Tempio Satanico. Questo ha causato anche una controversia tra la suddetta organizzazione religiosa e la produzione della serie che si è poi risolta amichevolmente con l’accordo di citare nei titoli di coda degli episodi interessati la proprietà intellettuale della creazione della statua.
La seconda statua, che nell’ atrio dell accademia sostituisce il Baphomet quando l’ordine si converte alla madre oscura è la classica rappresentazione di Hecate, la triplice dea.
Pentacoli, simboli pagani, sigilli, riferimenti ai re magi, ai gironi danteschi, al folklore ebraico ed a quello africano…Un pot-pourri sapientemente confezionato ad accumunare credenze di ogni tempo e ogni dove.
Citazioni e Omaggi
Il Rocky Horror Picture Show con la sua canzone più famosa viene omaggiato durante la battaglia delle band, e mentre la bellissima Sweet Child of Mine dei Guns N’Roses viene interpretata da Sabrina, Ambrose, Nicolas e Prudence, una defunta reginetta della festa piena di sangue attraversa la stanza per vendicarsi di chi l’ha uccisa bruciandoli vivi ed omaggiando così Carrie di Brian de Palma. Fantastico.
Lovecraft viene citato più e più volte assieme ai suoi antichi dei, gli orrori di Eldritch, che padre Blackwood vuole richiamare.
Da Nightmare a La notte dei morti viventi, sono diversi i film horror citati nelle quattro stagioni di questa serie TV. Uno in particolare che vorrei portare alla vostra attenzione è Haxan, film svedese del 1922 sulla stregoneria attraverso i secoli. Potete vederne il poster appeso nella camera da letto di Sabrina.
Anche Riverdale viene citata più volte. La due serie tv fanno infatti parte dello stesso universo. Le Terrificanti Avventure di Sabrina doveva essere un suo spin off ma quando poi è stata programmata per Netflix è diventata uno show completamente a parte. Tuttavia la vicina città di Riverdale viene nominata spesso ed uno dei suoi personaggi compare in un episodio della serie. Alcuni rumors parlano di un possibile crossover ma nulla è confermato.
Una splendida fine per questa serie TV che, per quanto mi riguarda, non ha avuto una parabola discendente, anzi. Ottima musica, qualche scena splatter, riferimenti cinematografici e letterari, teen drama. Le terrificanti avventure di Sabrina ha tutto ciò che serve, e qualcosa di pìù: un finale giusto. Anche se avrebbe potuto essere perfetto, senza lo zuccherino dell’ultimo minuto ma…questi sono gusti.
Curiosità:
- Il nome di Padre Blackwood, Faustus, è un chiaro riferimento a Faust, personaggio letterario che vendette l’anima al diavolo in cambio di conoscenza, potere e nuova giovinezza;
- Il familio Salem ha un ruolo più marginale in questa trasposizione rispetto alla prima. Il motivo è la forte allergia ai gatti di Kiernan Shipka;
- La serie è volutamente fuori dal tempo. Non viene mai menzionato l’anno in cui si svolgono gli eventi e vi sono vari elementi di epoche diverse dagli anni ’50 ai tempi moderni;
- Oltre alle due serie tv il fumetto ha avuto anche quattro diverse trasposizioni in serie animate.