Ginger Snaps Back: the beginning è il titolo originale di questa pellicola.
Licantropia, il titolo italiano, è un film del 2004 diretto da Grant Harvey. Terzo capitolo di una trilogia di culto in America di cui fanno parte anche Licantropia Evolution (2000) e Licantropia Apocalypse (2004) segna le origini della storia delle due sorelle Ginger e Brigitte. Tra il fantasy e il gotico ci ripropone la maledizione dei wendigo, gli uomini lupo della tradizione dei nativi americani.
La trama
1815, Canada. Ginger e Brigitte, due sorelle, vagano in una foresta innevata dopo che la loro canoa è affondata. Impaurite e affamate trovano rifugio in un fortino, ultimo avamposto civilizzato e presidiato da un gruppo di uomini che custodiscono un terribile segreto. Il forte è attaccato dai lupi mannari, i wendigo, ed una delle due sorelle viene morsa. Con l’aiuto di un nativo americano cercheranno di capire come combattere la maledizione…
Licantropia porta il mondo dei lupi mannari nel filone dei film da teen-ager anni prima che diventessero di moda, ma lo fa in maniera egregia senza snaturare la figura del licantropo che, di amichevole, non ha proprio nulla. Al contrario dei primi due capitoli, ambientati ai giorni nostri, The begininng è ambientato nel 1800, il che ci riavvicina alle atmosfere gotiche dei primi racconti sui lupi mannari. La fotografia degna di nota e le prove delle due protagoniste ne fanno un buon prodotto, privo dei soliti jump scare, ma è interessante soprattutto perchè porta la maledizione del lupo su due protagoniste femminili, il che è insolito per la sterminata filmografia di questo sottogenere. Il rapporto tra le due sorelle è il fulcro non solo di questo film, ma della trilogia intera. La licantropia è analogia del risveglio sessuale è l’incremento della loro capacità attrattiva, che viene sempre accentuata nelle opere riguardanti le donne lupo. Fascino, sensualità e una forte carica sessuale sono gli elementi distintivi delle femmine mannare a differenza degli uomini lupo dove vengono esplicitate e aumentate forza, velocità e prestanza fisica.
Insieme per sempre
La sceneggiatura ha qualche lacuna ma anche tracce di genialità. Le due ragazze diventano le due (anti)eroine, i licantropi seguono la loro natura ed i veri mostri, in fondo, sono sempre gli uomini. Tra razzismo, sessismo e comportamenti votati all’autodistruzione il genere umano non ne esce di certo felicemente. La regia è un pò piatta e forse discontinua e non riesce sempre a sfruttare a pieno la potenzialità della storia. Ma riesce a rendere chiaramente il tipo di legame delle due sorelle, così forte da andare al di là della maledizione. Insieme per sempre è il loro mantra, ed effettivamente così sembra essere.
Katharine Isabelle ed Emily Perkins rivestono credibilmente il loro ruolo e donano un pò di spessore in più a questo film che, pur essendo sopra la media dei prodotti teen non riesce a donare l’inquietudine e l’atmosfera che ci si aspetta. Belle le ambientazioni e i trucchi dei lupi mannari old style e, rigorosamente, senza effetti digitali. Il tema caro a Carpenter del gruppo di uomini rinchiuso in un posto a combattere contro la minaccia esterna, purtroppo, non rende come dovrebbe. E’ la tensione emotiva a mancare di più. Una piccola spinta nella regia che, forse, avrebbe donato un pò di horror a questo fantasy gotico che, tuttavia, si lascia guardare.