Locke & Key – Prima della serie tv
“Locke & Key” è il titolo di una serie di fumetti di genere fantasy/horror arricchiti dalla presenza di vari assassini e mostri che renderanno la trama avvincente e perfetta per gli horror lovers. Parecchi di voi saranno a conoscenza o avranno già divorato da tempo la serie TV “The Locke & Key” e vi sarete chiesti quale fosse la sua fonte..
Ebbene, gli autori di questa serie non sono altro che Joe Hill (all’anagrafe Joe Hillstrom King, figlio del leggendario Stephen King) e il disegnatore cileno Gabriel Rodriguez. Joe Hill, già autore dell’altrettanto noto film dell’orrore su Netflix uscito lo scorso anno “In The Tall Grass”(in italiano: “Nell’erba alta”), crea insieme a G. Rodriguez un comic book fantasy mescolato con un po’ di macabro e sovrannaturale pubblicato in Italia da Magic Press il 10 novembre 2009, tuttavia diventato celebre solo di recente, grazie alla serie TV su Netflix. La serie di fumetti è composta da sei volumi che raccontano la vita della famiglia Locke, vittima di uno spiacevole lutto. Un settimo volume, invece, contiene tre storie inedite su varie vicende a loro legate.
Il primo volume intitolato “Benvenuti a Lovecraft” esordisce in modo spiazzante. Tre mesi dopo l’uccisione del padre Rendell Locke, la famiglia decide di trasferirsi nella vecchia casa ereditata da linea paterna. La nuova eccentrica dimora si trova a Lovecraft, nel Massachusetts e ha un nome: KeyHouse, la Casa delle Chiavi. Nessuno inizialmente si chiede il perché di tale nome, la casa ha molte porte, ma alcune chiavi che le aprono sono decisamente diverse dalle altre. È Bode, il membro familiare più piccolo ad accorgersene per primo, ma la fantasia dei bambini, si sa, non ha limiti.
Nessuno vuole credergli, tuttavia Bode, grazie al ritrovamento della prima chiave, compie i suoi viaggi astrali e scopre di poter andare ovunque lui voglia solo col suo spirito: chissà, forse un giorno potrà rivedere suo padre sotto forma di fantasma.Il fratello più grande Tyler è tormentato da un pensiero che non va più via dalla sua mente: “La morte di mio padre è solo colpa mia”. La sorella Kinsey non riesce più a ritrovare se stessa, cerca sempre di non dare nell’occhio e di tenersi a distanza da tutti gli altri: non è pronta ad affrontare ciò che è successo. Infine la madre, Nina, prende la scelta più facile per superare un grave lutto: ordina tante bottiglie di vino da aggiungere alle altre trecento già presenti in cantina.
Ma in questo clima ricco di personaggi che nonostante il dolore provano a darsi sostegno a vicenda, tanti nemici sono in agguato e tra loro il più pericoloso si cela, nascosto nell’ombra. Lui è già a conoscenza del segreto della casa e vuole prendere possesso di tutte le chiavi magiche. Già, perché è di questo che si tratta: KeyHouse è una casa magica dove chiavi dalle forme particolari possono realizzare cose impossibili: c’è una chiave che ti permette di andare ovunque tu voglia, un’altra chiave ti permette di cambiare il volto affinché tu possa assumere la forma che più ti aggrada e tante altre..
In ogni nuovo volume si scopriranno altre chiavi magiche che potranno essere smascherate soltanto dai ragazzi. Il mondo degli adulti non può entrarne a far parte e tramite un meccanismo di difesa connesso alle chiavi stesse, dimenticherà all’improvviso l’esistenza del mondo magico a cui era stato legato.
a cura di Monia Ruccione
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