“Questa non è una storia di fantasmi rifinita bene, e nulla viene spiegato, e sembra non esservi una ragione per cui tutti i fatti debbano essere accaduti”.
L’ombra e altri oscuri racconti è un volume edito da Caravaggio Editore, che raccoglie cinque racconti della scrittrice Edith Nesbit. Curato da Enrico De Luca e con le illustrazioni di Daniele Serra, il libro si presenta ben rifinito dal punto di vista grafico e si aggiunge alla collana dei Classici Ritrovati.
Chi è Edith Nesbit?
Edith Nesbit fu una poetessa, narratrice e attivista politica vissuta dal 1858 al 1924. É principalmente conosciuta grazie ai suoi romanzi e racconti per l’infanzia, tra i quali ricordiamo 5 bambini & It (da cui è stato tratto un film omonimo nel 2004), ma anche molti altri come I cercatori di tesori e La storia dell’amuleto.
Animatrice di un salotto frequentato da G. B. Show, H. G. Wells e Oscar Wilde, Edith Nesbit fu una donna molto attiva su vari fronti. Era infatti una seguace del socialismo marxista. Lei e suo marito Hubert Bland furono tra i fondatori della Fabian Society nel 1884, e pare che il loro figlio Fabian prese il nome dalla società.
Edith Nesbit nacque nel 1858 a Kennington, in una contea dell’Inghilterra sud-orientale. Suo padre, John Collis Nesbit, morì poco prima del suo quarto compleanno. La cattiva salute di sua sorella Mary fece sì che la famiglia di Edith viaggiasse per alcuni anni, vivendo a Brighton, Buckinghamshire, ma anche in Francia, Spagna e Germania.
A diciotto anni, Nesbit incontrò l’impiegato di banca Hubert Bland.
Il loro fu un matrimonio tumultuoso: dopo che si sposarono, la scrittrice scoprì che un’altra donna credeva di essere la fidanzata di Hubert e che con lui aveva dato alla luce un bambino. Ma non era tutto, poiché Edith intuì che anche la sua buona amica, Alice Hoatson, era incinta di un’altra figlia di Hubert. L’uomo minacciò di lasciare Edith se avesse ripudiato il bambino e sua madre. Hoatson diventò quindi la loro governante e segretaria, e rimase incinta di Bland per una seconda volta. Edith fu costretta ad adottare tutti i figli nati dal tradimento.
Perché una scrittrice per ragazzi ha dato vita a dei racconti del terrore?
Non esiste una risposta univoca a tale domanda. Probabilmente la bestialità del marito intaccò la personalità genuina di Edith. Pare infatti che una volta Hubert Bland fece un discorso intitolato Disabilità naturali delle donne ad un pubblico sconvolto del gruppo femminile della Fabian Society, che l’aveva invitato a parlare di donne e lavoro. Ma questo fu solo uno degli episodi grazie ai quali venne a galla la degenerazione mentale di Hubert.
O forse Edith Nesbit aveva solo bisogno di esprimere il suo lato oscuro?
In ogni caso, le storie contenute nell’Ombra e altri oscuri racconti fanno accapponare la pelle. Atmosfere lugubri, ombre e fantasmi sono resi magnificamente dall’autrice, che gioca spesso con il ‘detto e non detto’, spronando il lettore all’immaginazione e incutendo in lui un senso di curiosità e angoscia.
Lo stile semplice e chiaro di Edith è l’unico ponte di collegamento tra i racconti del terrore e la propensione dell’autrice alla letteratura per l’infanzia.
Edith non si fece scrupoli a descrivere un rasoio che taglia una gola, proprio come avrebbe fatto con un fanciullo che si dondola su un’altalena. I temi trattati nelle storie – morte, aldilà, segreti, fede – potrebbero ricordare opere di autori come Edgar Allan Poe. A differenza di questi, però, la scrittura di Edith Nesbit risulta limpida e permette dunque una lettura più scorrevole.
Nella letteratura di genere, in questo caso quella dell’orrore, parrebbe inconsueto uno stile come quello di Edith Nesbit, soprattuto se associato ad un periodo storico come l’inizio del ‘900. Ciononostante, funziona. Ed è proprio la chiarezza espressiva che rende unici i racconti del terrore di Nesbit: un punto forte dell’autrice, che ripaga una leggera mancanza di originalità. Le trame delle storie, non a caso, si sviluppano spesso nello stesso modo: seguono le vite di personaggi troppo curiosi o reticenti alla superstizione che si imbattono in creature maligne.
La Casa Infestata
La Casa Infestata, uno dei racconti più lunghi, narra la vicenda di un uomo che, rimasto senza amici, riprende i contatti con un vecchio compagno di gioventù. Quest’ultimo abita in un castellaccio gotico e si muove lasciando dietro di sé un alone di mistero. Il protagonista va a trovarlo, per venire a conoscenza di alcune verità che lo sconvolgeranno. Anche se il padrone di casa si mostra accogliente, infatti, la sua vera identità si rivela ambigua e controversa.
È un racconto che, per certi versi, potrebbe ricordare Dracula di Bram Stoker; in particolare i capitoli in cui Johnathan Harker si trova a cospetto del conte: Dracula è affabile, ma Johnathan inizia ad avere la sensazione che nel castello regni qualcosa di malvagio.