Rilasciato direttamente in video-on-demand il nuovo adattamento sull’Uomo invisibile, diretto dall’esperto Leigh Whannell, che unisce suspense e brividi.
Si è fatto un gran parlare negli ultimi anni attorno alla realizzazione di nuovi adattamenti dei film Universal sui mostri classici di inizio secolo scorso. All’inizio si era perfino parlato di Dark Universe, un universo condiviso da più pellicole. Poi il progetto è naufragato in partenza e ci si sta concentrando su realizzare film stand-alone. L’Uomo invisibile ne potrebbe essere un ottimo esempio: adattamento del romanzo di H.G.Wells, già trasposto magistralmente nel film del 1933 con Claude Rains. Nel nostro caso la regia è andata al bravo Leigh Whannell: regista, sceneggiatore ed attore di numerose pellicole horror in partnership con James Wan. Il risultato è un film di grande tensione, che propone un approccio diverso al personaggio invisibile.
Violenza domestica e persecuzione dall’aldilà
Protagonista della storia è Cecilia Kass, giovane donna che convive da qualche tempo con il genio dell’ottica Adrian Griffin, nonostante gli evidenti disturbi psichici e le manie di controllo di quest’ultimo. Elementi che ci verranno spiegati solo durante la visione, perché il film inizia proprio la notte in cui Cecilia decide di scappare da Adrian. Si rifugerà a casa di un amico della sorella, nonché poliziotto e padre dell’adolescente Sydney. Un giorno, verranno informati che Adrian si è tolto la vita ed ha lasciato una cospicua eredità a Cecilia. I problemi inizieranno quando accadranno degli strani fenomeni che faranno credere alla donna che Adrian non sia morto ma solo diventato invisibile. Le reazioni di stupore di chi vive con Cecilia, faranno dubitare anche della salute mentale della donna. Il film continuerà regalando emozioni, colpi di scena e non lasciando nemmeno un attimo di tregua.
Calare l’orrore in un contesto reale
La più grande innovazione di questa versione dell’Uomo invisibile è il contesto assolutamente verosimile in cui si svolge il tutto. Questa però può essere un’arma a doppio taglio. Se da una parte attualizza certe tematiche come la violenza domestica e lo stalking, dall’altra fa perdere la sospensione della realtà e diventare lo spettatore molto più critico su ciò che viene messo in scena. La tensione rimane alta per tutta la pellicola, anche se la prima parte risulta molto più meccanica e ripetitiva rispetto ad una seconda parte più interessante e dinamica. Buona la regia, mai confusionaria ed assistita da una fotografia che tende ad usare tagli dell’inquadratura volti ad aumentare la suspense di sentirsi costantemente osservati. La sceneggiatura di Whannell si regge bene, peccato qualche svarione dovuto proprio al realismo dato al film, che rende molte situazioni quantomeno inverosimili. I cinque attori principali sono tutti in parte, anche se Elisabeth Moss riesce a spiccare, confermandosi la straordinaria attrice già apprezzata in diverse produzioni. La sua Cecilia riesce a passare dall’essere spaventata ed insicura ad ottenere una vendetta nei confronti dell’ex, completando un ottimo percorso di crescita narrativa.
Quando la paura abita con noi
Il focus dell’Uomo invisibile si basa appunto sulla paura generata dalla violenza domestica di cui sempre più spesso le pagine di cronaca sono piene. Whannell è stato molto furbo e bravo a parlare di una tematica di stretta attualità, senza doverla appiccicare per forza nel suo film, ma facendone il motore primario di tutta l’azione. Da una parte ha modificato il soggetto classico, modellandolo però al nostro presente ed inserendolo nella nostra contraddittoria società. Il risultato convince e dimostra la straordinaria duttilità di questo cineasta all’interno del cinema di genere. Il grosso peccato rimane non averlo potuto vedere in sala, soprattutto per la forte tensione su cui è strutturata la pellicola. Universal ha deciso di rilasciarlo in video-on-demand, senza aspettare un posticipo causa Covid-19, dato che il marketing era già partito negli scorsi mesi. Un’occasione sfruttata a metà del suo pieno potenziale.