Alla sua uscita nelle sale nel 1941, L’uomo Lupo diretto da George Waggner si rivelò un successo clamoroso ed entrò prepotentemente nel pantheon degli Universal Classic Monsters. Un grande classico del cinema horror d’annata, che ha conosciuto diverse reinterpretazioni nel corso degli anni e che ora rivive nel volume a fumetti pubblicato da Edizioni NPE: «L’uomo Lupo», con le evocative tavole di Sergio Vanello e i testi di Luca Franceschini.
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Protagonista è il giovane Larry Talbot, tornato in Galles per riunirsi al padre dopo la scomparsa del fratello maggiore. Ben presto si innamora di una ragazza, Gwen, figlia di un antiquario dal quale acquista uno strano bastone. Dopo una serata trascorsa a farsi predire il futuro da un gruppo di zingari, Larry si imbatte in un lupo e, nel tentavo di ucciderlo, viene morso sul petto. In preda a incubi e visioni di rituali aberranti, l’indomani si accorgerà di aver lottato contro un lupo mannaro. Da quel momento, la sua vita cambierà per sempre.
A partire dal canovaccio del famoso film, la storia è stata rinarrata e adattata al linguaggio del fumetto enfatizzando la dimensione “horror”, la visionarietà e il costante irrisolto dualismo uomo-bestia. Un metaforico viaggio nella psiche umana alla scoperta di un latente aspetto animalesco, spaventoso e affascinante al tempo stesso. In libreria dal 16 settembre.
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