Qualche settimana fa sono stata invitata all’anteprima e domani, 1 luglio, finalmente, dopo 12 anni arriva nelle sale cinematografiche uno dei capolavori del regista sudcoreano Bong Joon-Ho sto parlando del film Madre.
Pellicola del 2009 Madre è un gioiellino del cinema, una grande opera come pochi sanno donarci.
Trama
Una vedova alleva il suo unico figlio Do-joon che è la sua unica ragione d’essere. Il giovane è un po’semplice e talvolta agisce in modo così ingenuo da diventare pericoloso. Un giorno, una ragazza viene trovata morta e Do-joon viene accusato dell’omicidio. Per salvare suo figlio, la madre muove cielo e terra, ma l’incompetente avvocato che ha scelto fa poco per aiutarla e la polizia ha rapidamente chiuso il caso. Affidandosi solo al suo istinto materno, non fidandosi di nessuno, la madre stessa va alla ricerca dell’assassino, pronta a tutto per provare l’innocenza del figlio.
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La scena iniziale è di una potenza rara, una donna si trova in un campo di grano dorato nel quale cammina guardando verso l’orizzonte. Parte una musica e la donna inizia a eseguire con precisione i passi di una danza bizzarra, che la vede alternare stati d’animo abbandonati a scatti di seria contrizione o di ferma risoluzione, in bilico tra comico e tragico.
Tutto il film è caratterizzato da una grande potenza e al contempo una grande intimità.
Il film si concentra sulla psicologia e sul comportamento della madre. Il film è più attaccato all’interiorità che allo spettacolo esteriore e il pubblico accompagna la madre fino alla fine nella sua lotta seguendo il flusso dei suoi sentimenti.
Il film è composto di due ingredienti essenziali: una madre e la sua lotta fra la vita e la morte.
Bong Joon Ho ci mette davanti al dolore di una madre. Una madre scossa, dolorante e incapace di arrendersi. Una lotta alla scoperta della verità, una corsa per provare l’innocenza del figlio.
Il regista ci pone davanti a una figura di madre tipica del suo cinema infatti lui stesso ha dichiarato:
“Innumerevoli romanzi, film e programmi televisivi si sono avvicinati alla figura materna, ma io volevo esplorarla in un modo che fosse mio peculiare, funzionale a scoprire dove potevo portarla a livello cinematografico, per poi spingerla fino all’estremo”
Pellicola che finalmente arriva in Italia è un thriller da vedere assolutamente. Uno di quei film che non ci si scorda facilmente. Un vero capolavoro. Andate tutti al cinema