Usciva nel 1977 Maledetto sortilegio, pellicola horror di ispirazione friedkiniana che negli anni si è ritagliata uno status di “quasi-cult” anche a dispetto della sua qualità oggettiva.

LA TRAMA

Una famiglia composta da madre, padre e giovane bambina al seguito, si trasferisce in una grande villa di campagna in Canada per aiutare la donna a superare un esaurimento nervoso. La cupa dimora custodisce in soffitta una bambola che, una volta trovata dalla bambina la farà cadere vittima di una maledizione nata anni prima in seguito ad una morte violenta…

BRIVIDI CANADESI

Maledetto sortilegio fa parte di quel nutrito gruppo di pellicole horror che trovarono terreno fertile nel Canada di fine anni ’70 – inizio ’80. Una avveduta politica di tax shelter infatti garantiva in quegli anni notevoli vantaggi a produzioni, anche straniere, che girassero nel suolo Canadese. Ciò ovviamente fece in modo che numerose pellicole di genere iniziassero a cercare una proficua ambientazione tra le innevate lande del grande nord. Tra queste opere troviamo film che poi divennero dei cult assoluti come Black Christmas, Changeling e Compleanno di sangue. Nell’ affare canadese delle produzioni cinematografiche videro la luce anche progetti minori, sicuramente meno brillanti, che però riuscirono con il tempo, e per svariati motivi, a guadagnarsi la curiosità del pubblico, finendo per diventare dei piccoli classici. Uno tra questi è sicuramente Maledetto sortilegio.

Maledetto sortilegio è un film che risente pesantemente l’influenza che L’esorcista di Friedkin ebbe sul genere horror a inizio anni ’70. Da quel momento in poi (anche in Italia) frotte di bambine e bambini posseduti, iniziarono a popolare gli schermi del pianeta con alterni risultati qualitativi. Il frettoloso inizio del film infatti, sembra propedeutico a creare le condizioni ottimali per poter dare un motivo alla possessione della giovane protagonista, cosa che sarà il vero fulcro del film.

LA SFIDA LOW COST

Con pochi soldi e poco tempo si possono fare film geniali e folli, si possono fare film semplicemente brutti, oppure si può fare Maledetto sortilegio. La pellicola di Eddie Matalon (francese, come buona parte della crew e della produzione) riesce a fare della pochezza dei mezzi un elemento palese che però infine non disturba lo spettatore. 

Bambole che vengono fatte volare con una canna da pesca e bambine che escono da un lago coi capelli asciutti si fanno perdonare da momenti visivamente efficaci come quelli nei quali la regia fa ricorso a serpenti, ragni e sanguisughe, per creare oniriche visioni della mente. Ad aiutare poi arrivano le interpretazioni efficaci dei protagonisti, ai quali si aggiunge un’esordiente non professionista nel ruolo principale.

DA VEDERE PERCHE’?

Maledetto sortilegio è il classico esempio di pellicola che negli anni è riuscita a suscitare curiosità in un pubblico sempre più vasto, fino a raggiungere lo status di piccolo cult. Probabilmente la produzione sgangherata e la poca visibilità del film (per anni reperibile solo in bootleg di bassissima qualità) hanno contribuito al montare dell’interesse di appassionati del genere da tutto il mondo. Difetti ce ne sono (e tanti) ma lo spirito arrembante della troupe e l’entusiasmo nella realizzazione del progetto traspare in molte situazioni, riuscendo ad elevare un plot non certo entusiasmante a prodotto d’intrattenimento che non manca di sollecitare i palati più nostalgici.

Classificazione: 2 su 5.