La direzione artistica Ravenna Nightmare Film Fest è orgogliosa di annunciare per la sua XIX edizione la collaborazione con la gallerista Alessandra Carini, direttrice della galleria e curatrice indipendente fondatrice di Magazzeno Art Gallery.
Dall’incontro di queste sinergie, l’idea di una mostra permanente lunga tutta la durata del festival, e accessibile gratuitamente a chiunque. Appassionati d’arte, spettatori del Nightmare o semplici curiosi, sono dunque invitati ad un appuntamento imperdibile che arricchisce e impreziosisce l’offerta che il Festival riserva al suo pubblico.
Alessandra Carini, una vita spesa tra Ravenna e Venezia è una curatrice indipendente e organizzatrice di eventi presso la galleria d’arte Ninapì-nesting art gallery, il Lucca Digital Photo Fest e la Biennale di Venezia.
Lungo il suo percorso si è formata con alcune delle figure più popolari nel mondo dell’arte contemporanea come Francesco Bonami, Gilberto Zorio, Stefano Arienti, Angela Vettese e Frank Boehm e, nel 2017 ha fondato Magazzeno Art Gallery a Ravenna.
Carini, da sempre impegnata in un percorso sulla rigenerazione urbana attraverso la public art, ha fortemente voluto la costituzione di una galleria privata dedicata alla promozione dell’arte contemporanea, tra cui la street art, e incentrata nel sostegno di artisti emergenti e nella valorizzazione del territorio.
Presso il Palazzo Dei Congressi di Ravenna, dal 30 ottobre al 6 novembre dunque, in contemporanea con lo svolgimento del Ravenna Nightmare, sarà possibile ammirare le varie opere selezionate e proposte della gallerista ravennate, che stimoleranno il miglior mood possibile per il festival dedicato al lato oscuro.
L’esposizione di Carini si ripropone di illustrare la ricerca di artisti e artiste emergenti della zona o comunque formatisi sul territorio tramite studio e lavoro. Proposti temi vari, non necessariamente legati al mondo del cinema, ma che abbiano un segno stilistico riconducibile alla Entartete Kunts (arte degenerata).
La selezione proposta da Alessandra Carini, si basa appunto sulla ricerca di opere che raccontino un mondo orrorifico attraverso le diverse tecniche, come il disegno e la scultura e, che rappresentino l’immaginario artistico emergente con l’incursione di artisti più affermati come Alessandrini e Garolla.
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