Domiziano Cristopharo rende omaggio al maestro Lucio Fulci con Nightmare Symphony, tra metanarrativa e piume di pavone. Un film che vuole essere un thriller psicologico, ma torna al fascino passato del gore italiano
Il regista de La Casa dei Manichini di Carne omaggia colui che fu ‘Terrorista dei Generi’ con un film che gioca continuamente con il passaggio tra finzione e realtà. Nightmare Symphony è il film che lo spettatore guarda, ma anche il film di cui si sta ultimando la post-produzione. Una storia ambientata nel nostro presente ma che, piano piano, verrà contagiata dal fascino di un passato impossibile da dimenticare. Il tributo non è solamente a Lucio Fulci, ma anche ad un modo di fare cinema che oggi in Italia non abbiamo più.
Un film maledetto
La storia inizia con l’arrivo di Frank LaLoggia in Kosovo per ultimare la produzione del suo prossimo film. L’attore, e non sarà il solo, interpreta sé stesso, regista desideroso di fare un thriller psicologico, ma viene ostacolato forse anche da alcune sue stesse idee. La sua collaboratrice a Pristina è Isabella (Antonella Salvucci), capace di aiutarlo nei momenti di sconforto. Infatti, saranno molti gli ostacoli per Frank: uno sceneggiatore non soddisfatto e un produttore svogliato ed interessato solo al denaro. Sceneggiatore interpretato niente meno che da Antonio Tentori, che lavorò davvero con Fulci ma anche Argento, Mattei e D’Amato. Nightmare Symphony risulta quindi straniante ma al contempo affascinante per lo spettatore, che non capisce bene se quello che vede è solo finzione oppure realtà.
Un killer dalle piume di pavone
In Nightmare Symphony è presente un serial killer mascherato che ucciderà una dopo l’altra le persone che ruotano attorno alla produzione del film. Il riferimento può essere a L’Uccello dalle Piume di Cristallo di Dario Argento ma ancora di più a quello presente nel finale di Suspiria.
Un assassino spietato che uccide e si diverte nel farlo, torturando le vittime. A partire dalla prima vittima, Catherine, massacrata nel suo bagno dopo aver pestato un pupazzo di Paperino. Sin da subito, quindi, capiamo l’omaggio che vuole essere fatto a Fulci con Non si Sevizia un Paperino (1972). Dopo che il killer, armato di rasoio, la colpisce, inizierà a mutilarla. Il tutto partendo dai seni, altro riferimento questa volta a Lo Squartatore di New York (1982).
Siamo tutti personaggi in cerca d’orrore
Si nasce nella vita in tanti modi, in tante forme: albero, sasso, acqua, farfalla o donna. E si può nascere anche personaggi di una commedia.
La citazione pirandelliana è la chiave per far capire allo spettatore quale sia davvero la prospettiva della realtà. Il film risulterà davvero un thriller psicologico oppure la mente di Frank lo ha trasformato in un macabro teatrino di personaggi in cerca d’autore.
La morte è una costante che accompagnerà tutti i personaggi che troviamo in Nightmare Symphony. Le loro morti, più o meno atroci, sono il desiderio intimo di Frank, come dello spettatore amante del cinema di genere, di tornare ad assaporare il gusto del gore intinto nel giallo. Il tutto magistralmente accompagnato dalle musiche di Fabio Frizzi, un altro che con Fulci lavorò parecchio.