A sei anni dall’ultimo capitolo, torna in VoD la saga di Paranormal Activity, con il settimo film dal titolo: Parente Prossimo. Questa volta però le vicende narrate si discosteranno totalmente da tutto quello visto finora, tra streghe e viaggi temporali
William Eubank decide di cambiare totalmente le carte in tavola e proporre una vicenda che si discosta completamente da quella di Katie e Kristi Rey. Nei precedenti capitoli, dopo aver conosciuto nei primi tre film la famiglia molto particolare delle due protagoniste. Nei seguenti film avevamo capito da dove arrivassero le inquietanti presenze, attraverso nuove case e nuove possessioni, arrivando fino all’apertura di portali con l’esoterismo da parte dei membri della congrega. In Parente Prossimo ci troviamo nella profonda America rurale, seguendo la storia di Margot che vuole scoprire di più sulla sua famiglia.
Dall’inquietudine casalinga al folk horror
La giovane Margot viene contattata da un ragazzo amish, Samuel, che le rivela che durante un viaggio formativo fuori dalla sua comunità ha scoperto che lei è una sua parente. La ragazza fu abbandonata neonata da un padre mai conosciuto e Samuel le rivela che la madre visse nella sua comunità. Sarah era una donna ribelle, molto contraria ad alcuni dettami amish. La nascita della bambina significò non poterla tenere con sé ed abbandonarla. O forse questa è solamente la versione raccontata da Samuel!
Così Margot, insieme all’operatore Chris ed al fonico Dale, deciderà di partire alla volta dell’isolata comunità immersa nella campagna innevata. Da questo momento il film ha tutti gli stilemi del folk horror. Infatti, vivremo anche noi spettatori le esperienze fuori dal tempo vissute dai ragazzi. Rimarrà onnipresente però tutto il materiale tecnologico per filmare gli eventi.
Dopo alcune reticenze, Jacob, il capo famiglia, sceglie di permettere ai ragazzi di condurre le loro indagini, a patto di rispettare le loro tradizioni. Alcuni strani rituali notturni nei pressi del bosco e strani rumori provenienti dalla soffitta, convinceranno Margot che quella comunità nasconde oscuri segreti.
Più Blair Witch che Paranormal Activity
Oltre a raccontare fatti completamente scollegati a quelli della saga, che durante l’ultimo capitolo avevano visto l’incarnazione di Toby e la vittoria dell’oscurità, questo film non sembra per nulla collegato agli altri. Anche nelle modalità in cui la storia ci viene presentata. In Parente Prossimo sembra di assistere ad un storia sulla falsa scia del celebre Blair Witch, in particolare il sequel del 2016. Non comprendo il senso per cui i produttori abbiano approvato scelte di così forte cesura con il passato.
In tutti i precedenti capitoli c’erano costanti richiami volti ad ampliare la lore della saga. Perfino nel quinto film, Il Segnato, pur trattandosi di uno spin-off gli elementi che si incastravano per il proseguo della saga erano fondamentali. Con La Dimensione Fantasma si andavano a chiudere la maggior parte delle storyline, lasciando però aperta quella sul destino dell’umanità ora che Toby si era fatto carne. Dopo 6 anni, sarebbe stato l’ottimo starting point per rilanciare il franchise e non citarlo solo nel titolo di un film che è tutto fuorché Paranormal Activity.
Una storia comunque accattivante
Con questo non sto dicendo che Parente Prossimo sia un brutto film. Da grande fan della saga mi sarei aspettato, dopo tutti questi anni, un proseguo della macro-trama con nuove storie. Così non è stato!
L’ambientazione è efficace, complice anche una fotografia fredda che fa percepire il gelo intorno al villaggio. L’uso di lampade ad olio e candele, rende invece le scene in interno molto evocative. In tutto questo il costante utilizzo delle videocamere, utili per creare l’effetto mockumentary, rende meno se i personaggi sono costretti ad usarle anche in sequenze che non lo prevederebbero. Per quello, attraverso dispositivi per la sicurezza domestica ed altre attrezzature, gli altri film di Paranormal Activity erano sicuramente più verosimili.
Ci saranno nuove forze oscure da combattere, forse demoniache, che gli abitanti del villaggio ben conoscono. Il dubbio che si tratti di una setta balena nella mente dei ragazzi. Forse la verità è peggiore di quella di qualsiasi folk horror abbiate visto in precedenza! Filone, peraltro, che negli ultimi anni (anche grazie a capolavori come Midsommar) sta tornando prepotentemente alla ribalta nell’horror.
Alcune sequenze sono cariche di tensione e ben realizzate. Tra tutte voglio citare quella della misteriosa grotta sotto la chiesa del villaggio. Fondamentale per la risoluzione del mistero e di un pathos davvero incredibile per la sua claustrofobia costante. Insomma un film che sicuramente va visto, anche se gli appassionati della saga rischieranno di rimanere, almeno in parte, delusi.
Paranormal Activity: Parente Prossimo rimane un film abbastanza coinvolgente e con qualche buono spunto. Forse non sarà il sequel che tanti aspettavano, ma poteva andare molto peggio!
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