Cosa sapere prima di leggere “Per mari..”
Si tratta di un racconto ambientato nel passato, ma un passato diverso dal nostro (perciò si tratta anche di un distopico).
Ciò spiega dunque il motivo di alcune “incongruenze” storiche, per quelli che faranno caso a certi dettagli.
“Per mari... ” tratta una storia che si trova all’interno di un enorme e assurdo filone distopic-horror, comprensibile perché fine a sé stesso, come molti altri racconti di Vincenzo Brando.
Un sogno e un anziano di nome Giuseppe Cerda entrano nella vita di un uomo torinese, Emilio Diaz, che come occupazione è sempre alla ricerca di persone semplici ma prive di un notevole passato da raccontare. Emilio infatti si occupa proprio di raccontare nel suo diario di questa gente, cercando di dare valore alla vita dei più umili e sconosciuti agli occhi della società.
Stavolta la ricerca lo porta in Sicilia, in una località sconosciuta del sud dell’isola, per cercare di comprendere il motivo per cui “Pinuccio” gli sia apparso in sogno. Ben presto però scopre che il mistero non si ferma lì e che va ad intaccare con l’interesse della gente del luogo, in special modo con quello della signora Caterina, una donna anziana che apparentemente sembra non sapere molto. Il segreto che cercherà di svelare Emilio però sarà qualcosa che non ha mai voluto essere dissepolto dalla terra… o riemerso dal mare.
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