Storie vere, leggende urbane o fatti di cronaca che porteranno un po’ di brivido al vostro sabato sera.
Questa sera ci spostiamo in Germania, ma non quella dei giorni nostri. Infatti, tra il 1575 e il 1581 per le strade tedesche girava un individuo incredibilmente feroce. Stiamo parlando del serial killer Peter Nirsch che, secondo i registri dell’epoca, fu accusato di aver ucciso più di 520 persone. Scopriamo insieme la sua terribile storia fatta di cannibalismo e rituali di magia nera.
La vita e i crimini di Peter Nirsch
Della vita di Peter Nirsch non si sa quasi nulla, infatti non conosciamo nemmeno la data della sua nascita. Le prime informazioni arrivano dal 1580, anno in cui si trasferì in Franconia. Qui l’uomo uccise brutalmente la moglie, in avanzato stato di gravidanza. Le brutalità che ha compiuto sul corpo della povera donna sono quasi indicibili: Nirsch le aprì il ventre e ne estrasse il feto. Dopodiché, non soddisfatto, incise il corpo indifeso del bambino e ne strappò il cuore, per poi mangiarselo.
Questo fu il primo atto di cannibalismo (tecnicamente detto antropofagia) e sembra che lo trovò molto soddisfacente. Purtroppo, però questo non è nemmeno l’inizio, ma a quanto pare aveva già ucciso parecchi persone in passato. Tuttavia, i documenti hanno molte lacune e tanti altri non si trovano, soprattutto a causa dei tanti secoli che ci separano dalla fine del ‘500.
Forse vi chiederete se Nirsch mangiava i poveri esseri non ancora nati per puro divertimento o per qualche altro strano motivo. Ebbene, nella sua mente malata da serial killer arrivò a credere (anche a causa dell’epoca in cui viveva) che i rituali di magia nera avrebbero avuto un effetto benefico su di lui. Infatti, secondo le sue convinzioni, uccidere una donna incinta e poi mangiarne il figlio gli avrebbe donato benessere e protezione.
Secondo quanto documentato, Peter Nirsch uccise 200 donne, tra cui nove in dolce attesa, vicino al Reno. In seguito, si spostò nel Württemberg, nell’Ulm e nell’Augsburg, arrivando fino nell’area del Danubio, uccidendone altre 123. Tuttavia, la scia di sangue non finisce qui. Arrivato in Austria, infatti, sacrifica il feto di altre cinque madri e quando giunge a Praga e in Boemia profana 140 corpi, di cui otto portavano avanti una gravidanza.
Non ancora soddisfatto, voleva altre vittime da sacrificare. Proprio per questo torna in Germania, a Ratisbona. Con l’idea di andare verso Norimberga si ferma a Neumarkt. In questa località Peter Nirsch sarà catturato e ucciso.
Le torture e la morte di Peter Nirsch
Quindi, giunto a Neumarkt affittò una stanza in un ostello per un paio di giorni e nel mentre cercò qualche altra vittima indifesa. Volendosi dare una rinfrescata, decise di andare in uno dei bagni pubblici, lasciando i suoi averi al proprietario dell’alloggio. La gente parlava soltanto dei terrificanti omicidi che stavano devastando quelle zone negli ultimi tempi. Nirsch rimase impassibile e continuò a lavarsi. Tuttavia, il suo corpo nudo portò alla luce le molte cicatrici, forse dovute a qualche donna che aveva provato a difendersi. Inoltre aveva due dita di una mano visibilmente storte.
Due uomini presenti all’interno dei bagni avevano notato che Peter Nirsch corrispondeva alla descrizione del serial killer. Perciò lo seguirono alla locanda e costrinsero il locandiere a mostrare il contenuto della borsa che gli aveva lasciato l’assassino. Dentro trovarono per lo più vestiti. A un certo punto, però, ecco comparire gli oggetti usati per i rituali di magia nera. I due avvertirono subito il sovrintendente della città, il quale lo fece arrestare.
Per farlo confessare, a partire dal 16 settembre del 1581, lo torturarono per due interi giorni. Gli vennero incise delle ferite e gli fu rovesciato addosso dell’olio bollente. Inoltre, gli fratturarono gambe e braccia tramite il supplizio della ruota.
Alla fine non poté far altro che cedere e confessò tutti gli omicidi a partire dal 1575, venendo ritenuto colpevole di ben 520 uccisioni. Il 18 settembre 1581 fu condannato a morte e ucciso. Il suo cadavere venne fatto a pezzi e poi appeso su dei pali in giro per la città.
Conoscevate questa terribile storia? Fatecelo sapere con un commento e continuate a seguirci per altre storie dal mondo dell’horror.