Sono sempre di più gli psichiatri e gli psicologi che si dedicano ad una branca della psicologia assai controversa e misteriosa: la così detta Psicologia Nera. I temi principali che tratta tale disciplina sono la persuasione e la manipolazione mentale. Molti autori, in Italia, tra i quali potremmo citare Roberto Morelli, Vincenzo Colombo e Francesco Martini, si sono già cimentati nell’argomento. Nel seguente articolo proveremo a definire la Psicologia Nera e riveleremo il modus operandi del manipolatore.
Persuasione e Manipolazione: una differenza fondamentale.
È ricorrente confondere il termine ‘persuasione’ con ‘manipolazione’ e viceversa. Tra le due parti, invece, vi è una differenza sostanziale. Persuadere una persona, infatti, vuol dire indurla a fare o a credere qualcosa, modificando le sue convinzioni. Il persuasore più comune è quello che trae vantaggi economici dalle sue azioni; pensate, ad esempio, ad un agente di commercio. Ma persuadere, generalmente, non significa fare del male. La manipolazione, al contrario, consiste nel modificare il pensiero di qualcuno con mezzi scorretti e unicamente per fini personali.
Perché esiste la Psicologia Nera?
Hayden J. Power, studioso contemporaneo di persuasione e manipolazione, ribadisce più volte nel suo Psicologia Nera: Tecniche Relazionali e Comunicative per Persuadere chiunque come un Perfetto Manipolatore, che le tecniche da lui illustrate non hanno il fine di trasformare il lettore in una persona ignobile. Piuttosto, suggerisce di approfondire la materia per imparare a riconoscere i veri manipolatori, così da evitarli. Pare infatti che tutti, nel corso della propria esistenza, siano destinati ad imbattersi in certi individui col ‘potere‘ di manipolare. Gli esempi più frequenti riguardano le donne: accade spesso che uomini spietati si impadroniscano della capacità decisionale delle loro consorti. Le probabilità d’essere manipolati aumentano in base alla personalità della vittima – personalità debole e scarsa autostima sono gli ingredienti perfetti per essere sbranati da un manipolatore.
Il modus operandi del manipolatore.
Proprio come per i serial killer, le azioni dei manipolatori si potrebbero definire seriali. Pare cioè che un manipolatore compia ripetutamente gli stessi gravi reati. Inoltre, agisce sempre nello stesso modo: dopo aver scelto la vittima, si mostra a lei come una persona comune; quindi inizia a studiarla, imparando ad imitarne le movenze e gli atteggiamenti. Quando si ritiene pronto, riproduce i movimenti della vittima davanti a lei, ma senza essere indiscreto. La sensazione della vittima è di trovarsi difronte ad uno specchio e dunque prova fiducia. Il manipolatore continua a mostrarsi simile a lei per farle provare una sensazione di familiarità. Per acquisire la fiducia totale, poi, utilizza la tecnica del ‘dare per ricevere‘: compie un’azione per dimostrare alla vittima che lui si fida ciecamente di lei. Se il piano va a buon fine, il manipolatore può ritenersi soddisfatto d’aver appena soggiogato un essere umano.
Il comportamento del manipolatore.
Gli obiettivi di un manipolatore possono essere molteplici (economici, sessuali, finalizzati a ‘potenziare’ il proprio ego), ma per raggiungerli si comporta sempre in modo da disorientare la vittima. Per riuscirci varia il proprio umore, mente spudoratamente, nega l’evidenza, rovescia la verità, cambia spesso argomento, ridicolizza la vittima e tenta di isolarla per portarla a tagliare i contatti con le persone a lei care. In tutto ciò, non mancano grida e insulti da parte del manipolatore, miste a critiche distruttive e, nei casi peggiori, aggressioni fisiche. Altra tecnica utilizzata è quella di sfruttare la paura dell’abbandono della vittima. Si attua pronunciando frasi come: “Resterai sola per sempre” o “Non riuscirai a vivere senza di me”.
Pare che conoscere la Psicologia Nera sia davvero utile per preservare noi stessi. Non si può negare, tuttavia, che tale disciplina apra degli squarci su alcuni dei lati più perversi dell’animo umano. Con la diffusione che queste ‘tecniche per manipolare‘ hanno conosciuto su internet e in libreria, sempre più persone vengono a scoprire nuove modalità per nuocere agli altri: in quanti, dopo aver letto dei testi sull’argomento, agiranno in buona fede?