Ravenna Nightmare Film Fest, il festival dedicato al lato oscuro del cinema si appresta al quinto giorno della sua ricca programmazione.
In linea con la giornata precedente l’apertura dei battenti di giovedì 4 novembre è dedicata alle scuole.
Protagoniste della mattinata tre differenti Masterclass volte a approfondire alcuni temi centrali del cinema. Gli incontri inizieranno con Carlo Montanaro che approfondirà il cinema di uno dei fondatori dell’arte, Georges Méliès in “Il cinema delle meraviglie: Méliès a colori”.
A seguire, sempre Carlo Montanaro in dialogo con Donato Guerra, sulla possibilità di riscoprire Dante attraverso il cinema muto in “Dante senza parole”.
Nel primo pomeriggio l’ultimo appuntamento con “Cinema e Filosofia: il senso della vita secondo Soul” condotta dalla Prof.ssa Emanuela Serri e Prof.ssa Rossella Giovannini.
Terminata questa formazione da brivido, alle 16.30 il penultimo appuntamento del Ravenna Nightmare Film Fest con Ottobre Giapponese, rassegna dedicata al cinema orientale, con la proiezione di “Every day is a good day” di Tastushi Omori, omaggio alla sacra cerimonia del tè.
All’interno del Concorso Internazionale Lungometraggi, alle 18.30, verrà proiettato “Infinite Sea” di Carlos Amaral. Il regista in sala spiegherà com’è nato il viaggio di Pedro verso un nuovo pianeta e il suo incontro con Eva.
In conclusione, alle ore 21:00 avrà luogo un evento speciale. Il regista Stefano Mordini sarà presente in sala ad introdurre il suo ultimo film “La scuola cattolica”, che verrà proiettato nell’ambito della sezione Contemporanea e sarà preceduto dal Making Of realizzato sul set del film da Maria Martinelli. Presentato fuori concorso a Venezia 78, la storia basata sul libro di Edoardo Albinati, riporta sullo schermo il purtroppo celebre massacro del Circeo.
Per seguire ancora più da vicino le proiezioni e gli incontri con gli ospiti del Ravenna Nightmare vi consigliamo di seguire su yotutube i video di MadRog Cinema, nostri inviati al festival di cui, di seguito, trovate una interessante intervista al regista di A Classic Horror Story, Roberto De Feo:
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