Se c’è un film la cui visione non stanca mai e che resta sempre attuale nonostante gli anni che si porta sul groppone, quello è Scream. Uscito nelle sale cinematografiche italiane esattamente 23 anni fa, questa pellicola slasher diretta da Wes Craven si è presto guadagnata lo status di cult: sicuramente il merito va ad un’intelligente sceneggiatura scritta da Kevin Williamson, ad un cast eccezionale che ha dato vita a personaggi memorabili e all’intrinseco sarcasmo che ne hanno fatto un’opera unica nel panorama cinematografico degli anni ’90.

Kevin Williamson insieme a Wes Craven e alla loro creatura.

“Qual è il tuo film horror preferito?”

Prendendo in considerazione già solo la scena iniziale, ci si rende contro di trovarsi di fronte ad un film mai visto prima che gioca con le aspettative dello spettatore, conscio – il film, non lo spettatore, povero ignaro – dell’esistenza di regole già codificate (e solo parzialmente infrante prima): quando Casey, interpretata dall’amatissima Drew Barrymore, ingaggia un botta e risposta telefonico con il killer che le fa domande riguardanti il genere horror, è chiaro che la situazione prenderà una piega inaspettata. Ma procediamo con ordine.

scream slasher

Trama.

La trama del film è quella di un qualsiasi slasher anni ’70 – ’80 ma con le atmosfere tipiche di un film di fine millennio. Un killer mascherato inizia a seminare il panico nella cittadina di Woodsboro con l’uccisione della giovane Casey e del suo ragazzo Steven. L’adolescente Sidney, ancora scossa dalla morte della madre uccisa un anno prima, teme che in qualche modo gli omicidi siano collegati; aiutata dal suo gruppo di amici, ognuno dei quali sembra incarnare un personaggio tipico del mondo slasher (il ragazzo per bene, lo stupido, l’amica leale…), Sidney dovrà cercare di sopravvivere alla furia del killer che sembra avercela proprio con lei.

I personaggi.

Sidney Prescott (Neve Campbell) viene presentata come il prototipo della perfetta final girl: timida e dal passato doloroso, ha un ragazzo bello e innamorato ma, dall’altro lato, ha una famiglia distrutta dall’uccisione della madre. L’omicidio della madre di Sidney è lo scoop di cui i giornalisti scandalistici si nutrono, come la spietata Gale Weathers (Courteney Cox), antitesi di Sidney, dotata di freddo raziocinio e poco cuore.

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Neve Campbell nei panni dell’eroina Sidney.

A indagare sugli omicidi troviamo il goffo vice sceriffo Linus Riley (Dewey in lingua originale, interpretato da David Arquette), rappresentante delle forze dell’ordine incapaci e inette, stereotipo portato all’estremo dal suo personaggio alquanto infantile e ingenuo, facilmente manipolabile da Gale che se ne servirà per i propri scopi.

“I’ll be there for youuuu”… ah, no.

Billy Loomis (Skeet Ulrich), il sopracitato ragazzo di Sideny, è misterioso e affascinante, ambiguo quanto basta per suscitare i dubbi sulla sue vere intenzioni. Sulla scia di Glen di Nightmare (e la somiglianza fisica con Johnny Depp è innegabile), Billy è un ragazzo solidale che supporta la sua fidanzata, ma che al tempo stesso non è immune dalla tentazione che i “maschietti” hanno di additare come pazza la propria metà e di lasciarsi guidare da primordiali istinti, anche quando ci sarebbero cose più importanti a cui pensare (tipo salvare la pelle…)

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Il romanticismo non è morto

Probabilmente, il personaggio più caratteristico e simbolico di questo slasher del nuovo millennio (senza nulla togliere a Mr. Ghostface) è Randy Meeks (Jamie Kennedy), lo sfigato amante del cinema horror che conosce le regole da seguire per sopravvivere nella situazione in cui un maniaco vuole farti a pezzettini.

Guidato da questo moderno Virgilio, lo spettatore entra nel mondo metacinematografico di Scream, inizia a comprenderne i meccanismi, a fare teorie sull’identità del killer e su chi sarà la prossima vittima, convinto del fatto di aver capito ogni cosa, ma…

La narrazione di Scream ribalta i ruoli di continuo e abbatte gli stereotipi: quella che era la final girl per eccellenza non ci sta a giocare il ruolo della donzella in pericolo e per di più sceglie di andare a letto col suo ragazzo nonostante le regole dello slasher lo vietino, se si vuole sopravvivere. I tempi sono cambiati non solo per la nostra eroina, ma anche per quello che sarà poi il suo aiutante e final boy, Linus, ben lontano dall’aspetto e dal comportamento di un macho.

Scream è stato capace di ridare vitalità ad un sottogenere fin troppo sfruttato proprio attraverso la messa in luce dei meccanismi e delle regole che si sono consolidate negli anni e, al contempo, impegnandosi nella loro sconfessione. Primo di una quadrilogia, Scream è un must-see per gli amanti dell’horror e uno dei film più importanti degli ultimi 20 anni che ha dato il via ad altre opere (auto)citazioniste e metacinematografiche come Il figlio di Chucky, Quella casa nel bosco, The Final Girls e Auguri per la tua morte.

A dimostrazione dell’influenza che Scream ha ancora dopo tutto questo tempo – o forse semplicemente della voglia di fare soldi facili con un franchise tanto amato – è in arrivo il quinto capitolo della saga!