Silent Night, pellicola di Camille Griffin, uscito nel dicembre del 2021 negli Stati Uniti, si introduce nelle commedie natalizie a gamba tesa. Una critica graffiante e severa alla borghesia, in questo specifico caso inglese, ma che si adatta con facilità a qualsiasi società occidentale.
Il film vede tra i protagonisti Keira Knightley, Lily Rose Depp, Matthew Goode e Roman Griffin Davis ( già visto nel meraviglioso JoJo Rabbit diretto da Taika Waititi).
Trama
È Natale e un gruppo di amici si sta riunendo per festeggiare. Quello che però a primo impatto può sembrare un classico natale borghese, con il rischio del dramma dietro l’angolo, risulta essere (o perlomeno così sembra) l’ultimo natale in assoluto della popolazione terrestre. Una nube carica di inquinamento, veleno e tossine si sta per abbattere sul pianeta e tutti moriranno. Per questo motivo il governo inglese ha dato a “tutti” i cittadini britannici una pillola per morire con dignità.
È proprio da qui, e con gli occhi del giovane Art, che nasce la critica alla società borghese e britannica. La pillola in realtà non è stata distribuita né ai senza tetto né ai migranti, i quali, per questa scelta del governo e a detta di questo moriranno tra atroci dolori. Art, nonostante la sua giovane età o forse proprio per la sua innocenza non concepisce come non tutti possano essere trattati e aiutati allo stesso modo. Vorrebbe fare qualcosa in più ma si trova bloccato da adulti che gli dicono che il mondo va così.
Al dramma della morte imminente che passa dall’essere parte centrale del film a sfondo svariate volte nel corso della pellicola si alternano i drammi di tutti i personaggi: i dispiaceri, le sconfitte, le lotte personali, l’incapacità di accettare la fine.
Il film è ambientato nella villa di una dei protagonisti con poche riprese all’esterno. Villa che è essa stessa parte integrante della vicenda.
Una casa che dovrebbe trasmettere idea di protezione e di riparo ma che in questa occasione non servirà a proteggere nessuno perché la morte sta incombendo.
La fine dell’esistenza umana sta davvero arrivando o il governo non sa davvero tutte le possibilità? Questo è un’altra delle tematiche che il film vaglia sempre attraverso gli occhi del curioso, arrabbiato e innocente ragazzino Art che si vede costretto a morire per colpa del menefreghismo generale di generazioni passate.
Il film intende muovere una pesante critica alla società occidentale capitalista e ci riesce benissimo fondendo in maniera perfetta il black humor al dramma.
Silent Night è un film da vedere assolutamente. Visione davvero consigliata.