So cosa hai fatto – Scenari, pratiche e sentimenti dell’horror moderno è volume curato da Pier Maria Bocchi che analizza il cinema horror a partire dalla fine degli anni ’70, ovvero il momento che ha segnato la nascita dell’horror «moderno», campanello d’allarme e cartina al tornasole di istanze sociali, politiche e culturali.

Fin dalle sue origini, l’horror è stato tanto specchio del mondo quanto strumento per rappresentare un’idea (d’autore, di mercato, alla moda) di mondo. Lo è ancora: l’horror continua a essere un genere molto amato da studiosi e spettatori, che ne colgono l’importanza, le trasformazioni e le derive (i primi) e ne decretano il successo (i secondi). In Italia mancava un testo dedicato all’horror contemporaneo che ne contestualizzasse le strategie produttive, le intenzioni e le estetiche, anche alla luce dei profondi cambiamenti avvenuti negli ultimi vent’anni nel mercato della produzione delle immagini. So cosa hai fatto. Scenari, pratiche e sentimenti dell’horror moderno si propone di colmare questa lacuna attraverso l’analisi di titoli (spesso «minori» o poco conosciuti), correnti, forme e canoni, lontano da facili tentazioni autoriali ma anche da qualunque pretesa di fredda oggettività, nella consapevolezza che il dialogo in prima persona tra chi scrive e il tema affrontato arricchisca la prospettiva della ricerca.

Il libro è edito da Edizioni Lindau
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L’autore

Pier Maria Bocchi è studioso e critico cinematografico. Scrive per «Film Tv» ed è redattore di «Cineforum». Tra le sue pubblicazioni, Mondo Queer. Cinema e militanza gay (Lindau, 2005), Mauro Bolognini (con Alberto Pezzotta, Il Castoro, 2008), Woody Allen. Quarant’anni di cinema (Le Mani, 2010), Invasion Usa. Idee e ideologie del cinema americano anni ’80 (Bietti Heterotopia, 2016), Brivido caldo. Una storia contemporanea del neo-noir (Rubbettino, 2019), Michael Mann. Creatore di immagini (minimum fax, 2021). È stato per anni collaboratore del dizionario dei film Il Mereghetti. Ha curato le interviste e le ricerche per il documentario Made in Hong Kong. Dal 2007 al 2019 ha fatto parte del comitato di selezione del Torino Film Festival. Dal 2020 al 2021 è stato curatore della sezione «Le stanze di Rol» del Torino Film Festival. Insegna Scrittura critica per i media contemporanei all’Università di Pavia.

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