Compie 10 anni Spring Breakers, film di Harmony Korine con protagoniste Selena Gomez, Ashley Benson, Vanessa Hudgens e Rachel Korine.
La pellicola racconta la settimana dello spring break delle quattro ragazze tra sesso, droga, crimini e eccessi.
Le giovani una volta arrivate in Florida precipitano in una spirale criminale.
Il film si propone di analizzare in chiave pop alcuni degli aspetti marci della società americana.
Spring Breakers è una pellicola che utilizza le quattro ragazze, reduci da una narrazione totalmente diversa ovvero quello tipica di Disney Channel per distruggerne e stravolgerne l’immagine patinata e innocente.
Trama
Brit, Candy , Cotty e Faith sognano di partire per lo Spring Break ma corto di soldi le prime tre decidono di rapinare un fast food.
Giunte in Florida, perdono tutti i freni inibitori e tra feste a base di sesso, alcol e droga le quattro amiche vengono arrestate e accusate di possesso di droga. La loro permanenza in carcere ha breve durata grazie all’intervento dello criminale locale Alien (James Franco), che paga loro la cauzione.
L’uomo propone alle ragazze protezione e un’esperienza unica tra gli eccessi più sfrenati. Faith, poco incline a credere che Alien non abbia un secondo fine, abbandona il gruppo mentre le altre ragazze accettano la proposta.
Poco dopo tutto si trasforma in seguito allo scontro con il capo della banda rivale durante il quale Cotty viene ferita con un colpo d’arma da fuoco e decide quindi di tornare a casa, le altre due sono invece totalmente dipendenti da questa vita così diversa dalla quale erano abituate.
Critica all’American Dream
Korine prende lo spring break, una settimana di vacanza durante la quale gli studenti si dedicano a feste senza freni, tradizione tipicamente americana e molto amata dagli americani stessi, per costruire un’importante critica a un certo tipo di pensiero americano e al sogno americano. Il regista sfrutta un certo tipo di estetica e di messa in scena tipico di molti “filmetti” americani per criticare proprio quello che vanno a rappresentare.
Una gioventù ormai allo sbando, senza vere passioni o punti di riferimento. Giovani disillusi pronti a tutto per il piacere e per provare emozioni diverse rispetto alla solita routine.
Dall’estetica fortemente pop, tra scene di nudo e violenza la pellicola diretta da Harmony Korine può essere o amata o odiata. Una lettura semplicistica lo potrebbe incasellare nella classica categoria dei film commerciali sui giovani americani, invece è molto più di questo.
La ricerca di nuove sensazioni ed esperienze ” come se fossimo in un film” senza limiti di alcun tipo e di moralità. Con una visione nichilista Korine riprende tramite luci al neon un’America marcia e allo sfascio.
Un film da vedere assolutamente con occhio attento.